Intervistato da Daniele Barilli su “Il Resto del Carlino - Reggio Emilia”, Attilio Caja ha definito senza giri il suo periodo alla UNAHOTELS: “Bellissimo. E aggiungerei bellissimo in modo esagerato. La cavalcata di questi 12 mesi è stata straordinaria. Al mio arrivo rischiavamo la retrocessione in A2, abbiamo dovuto vincere partite complicate e scontri diretti. C'è stata tanta sofferenza, poi grande gioia per la salvezza. In questa stagione, invece, ci stiamo togliendo molte soddisfazioni e sono contentissimo”.
I biancorossi sono quarti in campionato e si apprestano a giocare le semifinali di FIBA Europe Cup: “Tutto questo è una sorpresa anche per me. Perché parliamo di una squadra nuova, con tanti giocatori esordienti in Serie A. In queste situazioni c'è chi va in difficoltà. In più noi abbiamo avuto diversi infortuni, giochiamo da due mesi senza Candi, la nostra guardia titolare, e ora siamo senza Olisevicius e Diouf. Insomma, non c'è stato niente di facile, ma siamo andati oltre ogni aspettativa”.
Caja riserva anche elogi a Cinciarini, inclusi dal coach tra i 10 migliori giocatori che ha allenato: “Sicuramente. Io ho avuto giocatori formidabili. Nel mio primo anno in panchina trovai il brasiliano Oscar poi ho avuto la fortuna di allenare giocatori del calibro di Myers, Danilo Gallinari, Magnifico, Naumoski, Vukcevic... Andrea, però, al di là della sua bravura, mi aiuta tantissimo perché io sono un allenatore esigente e lui è un giocatore esigente per cui diventa un esempio per gli altri”.
Infine l’allenatore ribadisce che questa stagione è definibile già ora come decisamente positiva: “Lo è già indimenticabile, considerando da dove siamo partiti. Quando arrivai a Reggio, un anno fa, non dico che c'erano le macerie, ma la situazione era critica. Poi in estate abbiamo dovuto fare i conti con il budget e mi era stata chiesta una salvezza tranquilla. Per di più in Coppa avevamo un girone eliminatorio fortissimo con squadra più da Champions League che da Fiba Cup. Per questo visto dove siamo ora, credo sia già indimenticabile. Poi, sia chiaro, non è che si va in vacanza. Caja continuerà ad essere esigente, ce la metteremo tutta e lavoreremo al massimo fino alla fine”.