Intervistato su “La Tribuna di Treviso” e "Il Gazzettino - Treviso" in occasione della sfida da ex contro la NutriBullet, Matteo Imbrò ha parlato dei motivi che lo hanno portato a lasciare la Tezenis Verona ed accettare la sfida della Givova Scafati: “Non c'erano più i presupposti per restare, in definitiva non mi sentivo preso troppo in considerazione. Allora coach Attilio Caja mi ha chiamato dicendo che la società era molto interessata a me, per cui a quel punto cambiare squadra mi è sembrata la soluzione più opportuna”.
Affrontare Treviso sarà un’emozione: “Chiaramente non lo posso immaginare adesso, però certe cose, come tutte le altre, ad un certo punto finiscono e ne cominciano di differenti. Altrettanto sicuramente le emozioni vissute a Treviso non si cancelleranno, anche se poi una volta in campo si pensa solo a chi ti sta di fronte ed alla gara che devi vincere”.
Givova e NutriBullet sono appaiate in fondo alla classifica a quota 4 punti: “È una partita che riguarda la salvezza, due formazioni che in classifica hanno gli stessi punti, quindi vincere vorrebbe dire tanto. Come già negli ultimi campionati, con due punti in più sei in zona playoff, con due in meno ti giochi la retrocessione. Proprio per questo motivo, si tratta di una sfida importante, perché, oltre a vincere contro una diretta concorrente, può farti fare una bella risalita”.
Infine una prima opinione che si è fatto sulla sua nuova squadra, Scafati: “Compagni, staff e tutte le altre persone qui mi hanno accolto molto bene, non ho avuto alcun problema ad entrare nei meccanismi e nella squadra. Poi c'è stata una vittoria importante con Reggio Emilia e questo può dare morale. In difesa molta aggressività e concentrazione: ad ogni minima disattenzione si rischia di essere puniti, per cui bisognerà sfruttare al massimo ogni minima opportunità. Un po' di tensione all'inizio ci sarà ma naturalmente man mano si scioglierà ed ogni squadra cercherà di praticare la propria pallacanestro”.