Taylor Smith è stato finora uno dei punti in fermi della stagione della Tezenis Verona e, verosimilmente, continuerà ad esserlo anche nella parte conclusiva della regular season, quella che, in casa gialloblu, si augurano possa portare alla salvezza.
Il centro di Schertz ha confermato tutta la sua utilità e tutta la sua affidabilità domenica quando, nella trasferta contro l’Openjobmetis Varese valida per la ventitreesima giornata della Serie A UnipolSai 2022/23, nel tentativo di ricondurre al successo la Scaligera dopo i k.o. contro Bertram Yachts Tortona e Umana Reyer Venezia, ha confezionato la sua miglior gara nel massimo campionato nostrano risultando il secondo miglior marcatore tra le fila venete.
Con 18 punti (uno in meno del totale prodotto da Karvel Anderson) in 33 minuti d’impiego, il prodotto degli Austin Lumberjacks ha eguagliato il suo career nella prima lega nazionale siglato contro l’UNAHOTELS Reggio Emilia lo scorso novembre, guarnendo tale performance realizzativa con i suoi nuovi massimi in carriera in Serie A in tiri dal campo (e da due punti) tentati (13), valutazione (26) e assist (8).
Quest’ultimo valore, sintomo di come il numero 00 possa essere funzionale alla causa veronese in molteplici modi, rappresenta il secondo più alto fatto registrare da Smith in tutto il suo percorso da cestista professionista dopo i 10 messi assieme in Francia nel maggio del 2019, con la maglia del Gravelines, nella gara di Pro A vinta 97-85 contro il Boulogne-Levallois.
In quella circostanza Smith, aggiungendo 14 rimbalzi, concluse addirittura l’incontro in tripla doppia, un vero e proprio unicum nella sua carriera a differenza delle uscite da 18 o più punti, prestazioni queste che però l’ex Nanterre, autore fino a questo momento di una regular season da 11.5 punti, 7.4 rimbalzi, 2 assist e una stoppata di media, non metteva assieme più volte all’interno della stessa stagione dal 2016/17.
Bisogna infatti risalire all’esaltante seconda esperienza vissuta a Ravenna in A2, sei anni fa, per scorgere nei tabellini di Smith più partite in serie oltre quota 18 punti segnati, abitudine questa che il lungo statunitense classe 1991 ha rispolverato quest’anno proprio in Italia, duecento chilometri più a nord, a Verona con una formazione a cui, a suon di exploit offensivi ma non solo, spera di dare a inizio maggio la certezza di disputare un’altra stagione nel primo campionato tricolore.