Le sorprese più belle sono sempre quelle che non ci aspettiamo di trovare, ma è proprio questo a renderle le più apprezzate. Gianluca Della Rosa (Estra Pistoia) è stato votato come il miglior italiano del decimo turno di campionato superando nelle preferenze gli avversari Davide Denegri (Vanoli Cremona) e Alessandro Zanelli (NutriBullet Treviso).
Non si parla quasi mai del contributo che può fornire un giocatore in uscita dalla panchina, finché non mette a referto almeno 20 punti o non gioca la partita perfetta. Controllare il tabellino delle statistiche è diventato un modo spasmodico per giudicare la performance degli effettivi sul campo da gioco, ma pochissime volte si fa riferimento a tutto il contorno. Partendo a monte servirebbe fare un discorso ampio sulla Estra Pistoia: quattro vittorie nelle ultime cinque partite; gli scalpi dell'Umana Reyer Venezia, dell'EA7 Emporio Armani Milano e nell'ultimo turno anche quello di una Generazione Vincente Napoli in piena striscia positiva. Le mani su questi successi sono di un gruppo solido che ruota attorno a cinque certezze e ad altri tre “mestieranti”, tutti italiani e con una voglia di fare gigantesca. L'autore principale però è Nicola Brienza, un capo allenatore con le idee chiare e che sta facendo un'autentica impresa sulla panchina della compagine toscana. Tra quelli precedentemente definiti “mestieranti” - nel senso di meno appariscenti e chiamati a mettere tanta sostanza – c'è il nostro uomo copertina, ovvero Gianluca Della Rosa. Il classe 1996 ha realizzato 10 punti in 13 minuti realizzando 3 triple su 4 tentativi; il suo obiettivo era quello di aiutare la squadra a conquistare quella che sarebbe stata una vittoria sudata, perciò anche il fatto di aver commesso 4 falli ha contribuito nello spezzare il ritmo ad un attacco napoletano che sa fare molto male se lasciato libero di esprimersi. Pochi numeri, ma utili; pochi minuti, ma tutti giocati al massimo dell'intensità. Il tipo di sforzo che un allenatore non dimentica e sa come premiare, proprio in virtù del fatto che alla sirena finale il punteggio recita 81-76 Estra Pistoia.
“Sappiamo che Napoli è una squadra fortissima, lo sta dimostrando, era prima in classifica. È venuta qua da capolista. Noi con tutte le difficoltà della situazione: senza Jordon [Varnado, ndr], Derek [Ogbeide, ndr] con problemi di falli, Ryan [Hawkins, ndr] che ha scavigliato, ma si è fasciato ed è entrato in campo. Io ci ho dovuto provare, mi sono detto “o la va o la spacca” e ci sono riuscito, ma ovviamente la vittoria è della squadra. Solo ed esclusivamente della squadra, della difesa e di questo meraviglioso pubblico” queste le dichiarazioni di Gianluca Della Rosa a DAZN al termine della partita vinta contro la Generazione Vincente Napoli. Parole che esprimono in pieno la volontà del capitano di portare alla vittoria una squadra in difficoltà, un gruppo che deve fare a meno di elementi cardine e che dall'inizio della stagione continua ad essere bersagliato dalla sfortuna e dagli infortuni, ma che nonostante ciò si è sempre rialzato conquistando ben più di semplici vittorie. Quando l'inizio dell'ultimo quarto stava premiando gli ospiti (53-58 entrando negli ultimi dieci minuti di gioco), il numero 2 della Estra Pistoia ha dato tutto se stesso contribuendo al parziale che ha dato il via alla vittoria dei toscani: tripla del sorpasso sul 59-58, tripla del -1 sul 62-63 e successivo assist per la schiacciata di Ogbeide che è valsa il 64-63; infine l'assist per la tripla di Hawkins a mettere due possessi di distacco tra i padroni di casa e i partenopei.
Gianluca Della Rosa questo spazio se l'è guadagnato senza pretese. Il nativo di Pistoia ha un legame strettissimo con l'ambiente e la piazza non solo per le origini, ma perché è proprio con loro che ha sempre e solo disputato la Serie A (stagioni 2017-18, 2018-19, 2019-20, 2023-24). Poter aiutare la propria squadra a conquistare due punti per salire al settimo posto in classifica è decisamente importante, ma farlo registrando il proprio massimo in carriera è qualcosa di impagabile. I 10 punti e le 3 triple messe a referto sono il dato più alto messo a referto dal classe 1996 nelle sue quattro stagioni con la compagine toscana.