Il protagonista meno atteso sbuca fuori al giro di boa per spingere la sua squadra a raggiungere il primo obiettivo stagionale. Michal Sokolowski (Generazione Vincente Napoli) supera nelle preferenze Xavier Sneed (Happy Casa Brindisi) e Kevin Hervey (UNAHOTELS Reggio Emilia), aggiudicandosi il premio di miglior giocatore del quindicesimo turno di campionato.
Per uscire definitivamente dal momento non particolarmente felice servivano due risultati importanti: la vittoria sul parquet dell'Umana Reyer Venezia e la qualificazione alla Frecciarossa Final Eight di Torino. Sono arrivati entrambi, un premio per la prima parte di stagione giocata a livelli davvero alti dalla squadra di coach Igor Milicic; tra gli uomini che hanno contribuito a rendere la Generazione Vincente una delle compagini più divertenti ed efficaci della Lega c'è Michal Sokolowski. L'esterno nativo di Varsavia era partito come uno schiacciasassi, poi ha subito una leggera flessione in linea con i risultati dei partenopei: quattro sconfitte consecutive per Napoli e una sola partita in doppia cifra per il classe 1992; tuttavia, il posticipo di domenica ha rimesso tutto sui binari giusti con la vittoria dei campani e una prestazione decisiva del numero 24. Il talento polacco ha giocato per trenta minuti contro gli orogranata ed è ritornato ad indossare i panni del cecchino: 22 punti segnati – top scorer della partita – tirando con il 75% da due (3/4), con il 57.1% da tre (4/7) e con il 100% dalla lunetta (4/4); una presenza solida sotto le plance dove sono arrivati 5 rimbalzi e 2 assist per accendere il ritmo dei compagni, 21 di valutazione e +10 di plus/minus risultando un fattore per la vittoria finale.
Michal Sokolowski si è guadagnato la palma di MVP grazie ad un primo tempo super in cui ha messo a referto 20 dei 22 punti totali, un'autentica macchina da canestri abile nel trasformare in canestro qualsiasi pallone passasse dalle sue parti. È la sua tripla del 7-10 ad ispirare il parziale di 4-12 con cui Napoli tenta la prima fuga, poiché da quel momento arrivano in serie: un rimbalzo e il conseguente assist per la bomba di Zubcic, un tiro dai 6.75 metri in transizione ben apparecchiato da Ennis, l'assist numero due per il tiro da dietro l'arco realizzato da Brown che chiude in bellezza un momento di onnipotenza cestistica dei partenopei. Il suo ingresso in campo nel secondo quarto regala sostanza alla Generazione Vincente che sente il fiato sul collo degli orogranata in piena rimonta, così il numero 24 subisce subito un fallo per due tiri a cronometro fermo; successivamente connette con il jumper del +10 sul servizio di Ennis – con cui si trova alla perfezione per tutto il lasso di tempo in cui condividono il parquet – e risponde presente all'ennesimo tentativo di rimonta dell'Umana Reyer Venezia, quando raccoglie un rimbalzo offensivo e ritorna in lunetta convertendo entrambi i tiri. Infine, la personale ciliegina sulla torta arriva con le due bombe in rapida successione valide – sui suggerimenti di Ennis e De Nicolao – per il nuovo break di Napoli.
Seconda prestazione con almeno 20 punti segnati per Sokolowski dopo i 23 realizzati contro il Banco di Sardegna Sassari; terza gara dove registra almeno 20 nel dato della valutazione (24 contro Sassari e 20 contro Milano); sesta partita consecutiva con almeno 5 rimbalzi catturati, striscia attiva dal 2 dicembre quando ne catturò 7 contro la Estra Pistoia. Il classe 1992 è uno dei sei giocatori della Generazione Vincente Napoli in doppia cifra di media nelle realizzazioni, ma i suoi numeri in questa stagione lo lanciano di diritto tra i migliori della squadra: 11.3 punti tirando con il 50.7% da due (2.3/4.5), il 39.3% da tre (1.6/4.1) e l'82.9% dalla lunetta (1.9/2.3); in aggiunta arrivano 5.1 rimbalzi (1.3 offensivi), 2.9 falli subiti, 2.2 assist, 1.3 recuperi, 11.9 di valutazione e +5.5 di plus/minus in 32.7 minuti di media (giocatore più utilizzato da coach Igor Milicic), dimostrazione di come sia una delle pedine fondamentali nella scacchiera del suo capo allenatore. Nonostante sia meno imponente di Zubcic, meno atletico di Owens e decisamente meno appariscente di Pullen o Ennis, l'esterno polacco rimane uno degli insostituibili e tra i profili più affidabili della Serie A UnipolSai.