Quello che tocca si trasforma in oro e da quando è arrivato, Nicolò Mannion (Openjobmetis Varese) ha saputo solo vincere. Il classe 2001 conquista la palma di miglior italiano del quindicesimo turno di campionato superando nei voti Tommaso Baldasso (Bertram Derthona Tortona) e Giordano Bortolani (EA7 Emporio Armani Milano).
Il percorso intrapreso tra Mannion e Varese è parallelo: entrambi venivano da un periodo chiaro-scuro, un viaggio sulle montagne russe che ha avuto i suoi picchi e poi stava piano piano scendendo sempre più giù, ma aiutarsi è servito senza dubbio alle due parti per rialzare la testa. Dalla firma del prodotto di Arizona University, la compagine allenata da coach Tom Bialaszewski ha conquistato tre successi in fila superando in trasferta la Carpegna Prosciutto Pesaro e la Nutribullet Treviso, mentre all'interno della Itelyum Arena è arrivata la vittoria contro la UNAHOTELS Reggio Emilia. Finito il girone di andata con un record di 6-9, la squadra lombarda può ripartire da qui e guardare il bicchiere mezzo pieno – la zona play-off – invece del bicchiere mezzo vuoto – la zona calda della classifica – per proseguire e confermare quanto di buono fatto sin qui. Il playmaker nativo di Siena ha sposato la causa biancorossa per avere un ruolo da leader, ma dimostrando soprattutto come le scelte operate da Varese siano vincenti e abbiano solo bisogno di ingranare, esattamente come un diesel. Aggiudicandosi un profilo come quello di Nicolò Mannion, la Openjobmetis ha seminato e raccolto già i primi frutti di questo colpo; lui non è stato da meno, avendo fin da subito ripagato la fiducia che la società gli ha concesso. Nella sfida vinta contro Treviso sono arrivati 30 punti – 8/15 dal campo e 13/15 dalla lunetta – con 4 rimbalzi e 4 assist, registrando così 24 alla voce valutazione e +26 di plus/minus.
“È davvero una bella sensazione. L'ambiente stasera era bellissimo. Abbiamo giocato con energia, dobbiamo fare più attenzione in difesa, ma siamo stati aggressivi; non abbiamo tirato benissimo, ma attaccando il ferro abbiamo fatto bene, abbiamo guadagnato soprattutto tiri liberi, quindi nel complesso è andata benissimo. Giochiamo in maniera differente rispetto ad altre squadre europee, quindi è un po' più difficile per le avversarie studiarci e fare scouting su di noi. Vediamo, saranno due partite molto difficili [Umana Reyer Venezia e Virtus Segafredo Bologna, ndr], ma le attaccheremo nello stesso modo in cui abbiamo attaccato quella di stasera e quelle delle due settimane precedenti” queste le dichiarazioni di Nicolò Mannion a DAZN dopo la vittoria della sua Openjobmetis Varese sul parquet della Nutribullet Treviso. Parole consapevoli, parole da leader e parole che trasmettono tutta la voglia di tornare ad essere una delle squadre più pericolose del campionato; affinché tutto questo succeda servirà determinazione e focalizzarsi giorno dopo giorno sullo stato di forma del gruppo. Sono arrivate tre vittorie consecutive – due delle quali contro avversarie dirette nella bagarre che coinvolge le zone calde della classifica – e ora servirà fare uno step successivo per tenere testa a due delle migliori compagini della Serie A.
Nelle tre partite disputate con la divisa della Openjobmetis Varese, Mannion ha registrato 25.0 punti di media tirando con il 56% da due (4.7/8.3), il 52.6% da tre (3.3/6.3) e l'89.5% dalla lunetta (5.7/6.3); alle medie e percentuali da capogiro sta aggiungendo 5.0 falli subiti, 4.3 assist, 3.0 rimbalzi, 22.0 di valutazione e +19.3 di plus/minus a partita in 28.7 minuti. I 30 punti realizzati sabato sera contro la Nutribullet Treviso sono stati il massimo in carriera del classe 2001 nel nostro campionato, così come i 13 tiri liberi convertiti dei 15 tentati rappresentano un career high per il playmaker. Il numero 4 dei lombardi ha anche messo a referto i propri massimi stagionali nel dato dei falli subiti (6) e nel dato della valutazione (24), oltre ad aver messo piede sul parquet per 30 minuti a dimostrazione di quanto coach Tom Bialaszewski conti su di lui. Nonostante sia ritornato da poco ad essere parte della Serie A UnipolSai, i numeri messi in piedi e la volontà mostrata sul parquet sono quelli di un giocatore che vuole concorrere certamente per posizioni più prestigiose in classifica, ma anche per entrare nella corsa al premio di miglior giocatore e/o a quello di miglior italiano della Lega.