Intervistato da Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano”, Giampaolo Ricci ha parlato del suo ritorno in campo dopo l’infortunio e della sua sintonia con il pubblico meneghino: “L'affetto che sento è clamoroso, l'empatia col pubblico di Milano è la cosa più bella. Quando sono rientrato col Bayern Monaco, dopo tre settimane fuori, ho sentito le vibrazioni positive dal momento in cui mi sono seduto sul cubo dei cambi. Mi dà entusiasmo e una grande spinta sentire il sostegno per quello che faccio, anche le piccole cose. Ho fatto fatica a trovare minuti in campo, ma ho sempre lavorato tanto e avuto fiducia in quello che stavo facendo anche perché, quando ho giocato di più, le cose per la squadra sono andate bene. Per questo ho rosicato un po' quando mi sono fatto male proprio dopo le vittorie con Virtus e Barcellona, dove ho avuto tanto spazio. Ma può aiutare anche guardare le partite e gli allenamenti dal di fuori, per capire meglio di cosa ha bisogno la squadra. E adesso, sono contento di stare bene nel momento in cui si decide la nostra stagione”.
L’Olimpia sta anche migliorando nel computo delle vittorie: “Stiamo vivendo un periodo relativamente positivo, vincere aiuta a vincere e a tornare a lavorare in palestra con il sorriso. Stiamo raddrizzando una stagione che, fino a un mese fa, andava male. Siamo quarti in campionato, presenti in Coppa Italia e risaliti Eurolega che è il nostro obbiettivo: siamo consapevoli che, entrati nella zona play-in, abbiamo il potenziale per giocarcela. Il prossimo mese sarà quello cruciale, dobbiamo vincere partite importanti. Ritrovare l'efficacia in difesa è stata la chiave della nostra solidità delle ultime gare”.
Ormai Ricci è uno dei veterani cardine nello spogliatoio: “Credo nelle piccole cose, nell'impegno in allenamento, nella disponibilità verso i tifosi. All’Olimpia conta soltanto vincere, chi viene all'Armani lo sa ed è sempre molto motivato, ma magari ha bisogno un po' di tempo per comprendere bene la situazione. Come negli ultimi anni, all’inizio abbiamo fatto un po' di fatica ma questo è il momento della stagione in cui cambiamo marcia e ognuno capisce meglio il suo ruolo e le responsabilità