Intervistato da Jacopo Bianchi su “Teletutto” e “Il Giornale di Brescia”, Semaj Christon ha parlato della sua leadership a tutto campo sia come realizzatore che come assistman: “Nella nostra squadra ci sono tanti giocatori che possono segnare, per cui io metto meno pressione, dal punto di vista realizzativo, su di me. Il mio lavoro diventa più facile perché posso passare la palla e mettere in ritmo i miei compagni, come quando vado in post o in area e attiro la difesa su di me per creare un vantaggio alla squadra. Penso che faccia tutto parte dell'essere un playmaker e del dover gestire la squadra. In alcune partite serve che sia tu a segnare 15-20 punti per vincere, in altre invece non c'è bisogno. E io non ho alcun problema riguardo a questo. Anzi, non ho nulla di cui lamentarmi, perché in questo modo per me è tutto più facile, mentre per le difese che di volta in volta incontriamo è sempre più difficile”.
Christon ha anche parlato dell’imminente sfida della sua Germani nell’anticipo di sabato sul par quet della Dolomiti Energia Trentino: “Dobbiamo essere pronti a fare quello che servirà per vincere la partita, ci hanno battuti nella gara d'andata a casa nostra la squadra di Galbiati, infatti, è l'unica ad aver violato fino ad ora il PalaLeonessa in 8 gare . Ma sappiamo bene cosa vogliono fare e come vogliono giocare, per cui dobbiamo solo essere pronti a competere dal primo all'ultimo minuto e seguire il nostro piano partita. Se saremo in grado di farlo, riusciremo a portare a casa i due punti”.
A Trento ci sarà l’importante assenza di John Petrucelli: “Dovremo aiutarci l'un l'altro, perché John ci dà una grossa mano in difesa e si prende carico del miglior attaccante avversario. Non possiamo sostituirlo, ma provare a distribuirci il suo lavoro”.