Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, il centro dell’Umana Reyer Venezia, Amedeo Tessitori, ha parlato della sua prima esperienza da capitano di un club: “È un motivo di orgoglio, lo ero stato qualche volta in Nazionale, mai in una società. È un bel ruolo, sono molto contento che la Reyer abbia scelto me e che mi abbia dato questa opportunità e molta fiducia e responsabilità. Mi piace aiutare la squadra, anche dal punto di vista emotivo e vocale. Ha sempre fatto parte del mio modo di essere e giocare. Dovrò farlo ancora di più”.
La Reyer non ha stravolto il roster durante l’estate: “Dare continuità al lavoro fatto l'anno scorso è il piano attuato dalla società. Facendo una strategia del genere, non cambiando più di tanti giocatori aiuta. Quelli che sono rimasti, sanno già giocare quella maniera e aiutano i nuovi innesti a inserirsi nel gioco”.
Quale sarà l’obiettivo di Venezia? “Il nostro obiettivo è dare fastidio, alle big, a tutte. Portare in campo sempre e comunque la nostra massima espressione. Dobbiamo crescere ogni settimana. Non ci vogliamo porre limiti per combattere e migliorare. In Eurocup? Dipende tutto da noi, dal lavoro che faremo in questi mesi, non escludiamo niente, non sto a fare proclami, mi piace più dimostrare che parlare”.
A 30 anni Amedeo vuole continuare il suo percorso di consolidamento: “La mia filosofia di vita è che se smetto di migliorare, significa che o non ho più voglia, dunque che dovrò smettere. Sono sempre molto curioso di vedere cose nuove e aggiungere al gioco. Posso lavorare ancora sull'atletismo, cercando di velocizzare i movimenti, per esempio”.