Di Matteo Puzzuoli
Raggiunto il grande traguardo delle “Sweet 16” di Basketball Champions League dopo aver superato per 2-0 i greci del Lavrio Megabolt nel play-in, la Nutribullet Treviso vuole continuare a sognare in campo europeo. Gli avversari dei veneti nel gruppo J saranno gli spagnoli del BAXI Manresa e i turchi del Tofas Bursa e del Darüssafaka Istanbul. Il livello del girone è decisamente alto ma poter giocare senza avere nulla da perdere potrebbe essere la chiave per la formazione di coach Menetti.
Il secondo turno doveva prendere il via lo scorso martedì 25 gennaio sul campo della corazzata Manresa ma, causa focolaio Covid all’interno della Nutribullet, le sfide si giocheranno lunedì 7 al PalaVerde (come da programma) e giovedì 10 marzo in Catalogna. In Liga ACB il BAXI è momentaneamente addirittura al 3° posto (13-6) alle spalle solo delle ben più quotate Real Madrid 3 Barcellona (battuto recentemente al Palau Blaugrana). L’esperto coach Pedro Martinez ha dato un’impronta intraprendente alla propria squadra, capace di far male soprattutto in contropiede e giocando ad alto ritmo. Il pilastro attorno a cui si regge la squadra è Ismael Bako, centro belga di 208 cm svezzato dall’ASVEL Villeurbanne dotato di un atletismo e di una rapidità di piedi decisamente fuori scala per la competizione. Oltre ad essere un eccezionale rim protector, in attacco sta costruendo un sempre più solido gioco in post-basso e dalla media. Davanti ai suoi 10.2 punti e 6.8 rimbalzi siglati in neanche 22 minuti di impiego medio, ci sono Sylvain Francisco (12.2 punti) e Joe Thomasson (13.2 punti), coppia di esterni dotato di gioco arrembante, a volte schizofrenico e che prevede tanto tiro da tre punti (insieme prendono 11 tentativi a partita). Anche in difesa si parla di atleti per nulla facili da superare, con l’istinto per la palla recuperata, seppur non siano sempre impeccabili per attitudine. La pericolosità perimetrale di Thomasson e Francisco è imprescindibile per aprire l’area a Bako, Yankuba Sima (centro di riserva anche lui atleta tostissimo sui cambi difensivi ma con gioco offensivo limitato) e soprattutto Chima Moneke: quest’ultimo gioca da ala piccola, è un’autentica dinamo di energia, non ha un tiro affidabile ma è letteralmente pestifero sulle due metà campo (seppur azzardato e giocando in ruolo differente, potrebbe starci il paragone con John Brown III). Nello spot di ala grande si alternano Elias Valtonen, ventiduenne finlandese tuttofare con ottimo IQ cestistico, e Luke Maye, visto lo scorso anno a Trento e altro tiratore terrificante. A completare un roster profondissimo ci pensano Juampi Vaulet, ala argentina specialista in difesa, e due role players spesso sottovalutati, ossia gli esterni Dani Perez e Guillem Jou: entrambi sono degli ottimi playmaker aggiunti, non sbagliano quasi mai una scelta nella propria metà campo e sanno piazzare delle giocate importanti proprio quando il pallone pesa di più.
L’altra squadra del gruppo J che non è dovuta passare tramite le forche caudine del play-in è il Tofas Bursa, club turco da anni protagonista in svariate competizioni europee e attualmente al sesto posto nel campionato nazionale (12-7). Le sfide della Nutribullet contro i verdeblu sono in programma per martedì 8 febbraio a Treviso e mercoledì 16 marzo in trasferta. La stella della squadra è Paco Cruz, guardia/ala messicana con spettacolari abilità dal palleggio e capace di far male in mille modi diversi con la palla tra le mani. In BCL in questa stagione viaggia a 16.1 punti, 4 assist e 2.1 rimbalzi di media, mantenendo anche una spettacolare percentuale da tre punti (51.4% su 5.3 tentativi a gara) e nonostante venga spesso anche raddoppiato. Sarà fondamentale per la Nutribullet attaccarlo in difesa, metà campo in cui non dà sempre il 100%. Coloro che usufruiscono principalmente del talento di Cruz sono i lunghi Tomislav Zubcic e Jeremy Simmons: il primo viaggia a 13.1 punti e 4.7 rimbalzi di media, è un’ala grande con “doppia dimensione”, essendo pericoloso sia da tre punti che in post-basso. La sua tecnica, anche dal palleggio e nel passaggio, è davvero sopraffina per essere alto 211 cm; anche lui, tuttavia, in difesa è abbastanza imprevedibile, specie quando coach Ahmet Caki decide di schierarlo da 5 in un quintetto piccolo. Il secondo, invece, è stato recentemente esploso a Varese ed è il classico centro protettore del ferro, con insospettabili movimenti in post e un tiro dalla media sempre più affidabile (produce 9.3 punti e 5.2 rimbalzi a partita). Spesso - ma non sempre - utilizzato in uscita dalla panchina c’è l’altro esterno americano con potenzialmente tanta produzione offensiva nelle mani: Kasey Shepherd. L’ex Nizhny Novgorod è più una guardia che un playmaker, ama soprattutto prendere tiri dal palleggio, anche se spesso eccede forzando qualche conclusione di troppo. L’altruismo verso i compagni va un po’ a giorni alterni. A dare equilibrio al quintetto base del Tofas, perciò, ci sono Elgin Cook, ala piccola possente fisicamente, specialista difensiva e tiratore di striscia, e Berk Ugurlu, playmaker puro, mastino nella propria metà campo e abbastanza imprevedibile da tre punti. A completare un roster non così profondo ci sono il centro di riserva Muhsin Yasar, lungo dotato di tecnica e discreto tiro dalla media, Yigit Arslan, guardia turca che ha il solo obiettivo di tirare da lontano ogni pallone che gli passa per le mani e l’ultimo arrivato Tyler Ennis, playmaker americano davvero imprevedibile ma che è appena rientrato da un lungo stop post infortunio al tendine d’Achille. Insomma, squadra ostica ma non si parla dello stesso Everest di Manresa. Arginare le principali bocche da fuoco avversarie e sfruttare i (molti) blackout del Tofas potrebbe essere la chiave della vittoria.
Il Darüssafaka Istanbul è l’altra squadra del gruppo J che ha superato il play-in, eliminando addirittura i bi-campioni in carica di San Pablo Burgos. I neroverdi erano nello stesso girone della Happy Casa Brindisi durante la regular season. I destini della formazione allenata da coach Selcuk Ernak si fondano sull’asse play-pivot Troy Caupain-Gabriel Olaseni: il primo è un playmaker mancino, rapido e leggero che ama giocare il pick and roll per eseguire floater, triple o scarichi per i compagni (viaggia a 11 punti e 5.3 assist a partita); il secondo, ex Sassari tra le altre, sta crescendo di partita in partita, dimostrando un’esplosività non così comune per un centro della BCL. Olaseni - ossia il miglior marcatore della squadra con 13.4 punti e 6 rimbalzi di media (di cui 3.1 offensivi) - ha molte soluzioni nei pressi del ferro e i miglioramenti anche difensivi sono notevoli. A far coppia con il lungo inglese c’è Nathan Boothe, ala grande vista anche a Pistoia e una sorta di playmaker aggiunto dei neroverdi soprattutto dalla punta e dal post-basso. Accanto al numero 45, un altro giocatore chiave nei successi del Darüssafaka è Isaiah Piñiero, ala piccola portoricana, dotata di fisicità, presenza a rimbalzo (ben 4.8 catturati di media) ed esplosività. Eccelle nei movimenti senza palla e, se ben coinvolto da Caupain, può diventare un fattore anche dal punto di vista emotivo. Il suo storico tallone d’Achille è stato il tiro da tre punti ma quest’anno, seppur su “solo” 2.2 tentativi a partita, viaggia con il 59.1% in BCL. A completare il quintetto base c’è Deniz Özdemiroglu, guardia utilizzata principalmente come specialista nella propria metà campo sulla star avversaria (può marcare tranquillamente dal playmaker all’ala piccola); il giocatore turco sa poi rendersi pericoloso anche in palleggio e nel tiro da tre punti, se in giusta serata. Attenzione alla sua leadership in caso di finale punto a punto. La panchina della squadra di Istanbul non è così folta come quella di Manresa ma può offrire qualche alternativa di buona caratura come il super veterano Sinan Güler (playmaker mancino tuttofare se utlizzato con parsimonia), il tiratore Wayne McCullough (giocatore molto altalenante ma se “on fire” può far male e Brindisi ne sa qualcosa) e il giovane centro di riserva Ragip Atar. I neroverdi sono quarti nella lega turca all’inseguimento della capolista Fenerbahçe di Achille Polonara e affronteranno la Nutribullet Treviso martedì 1° febbraio alle 18.00 in casa e seguentemente martedì 22 marzo al Palaverde per terminare questa seconda fase.
Insomma, ora la situazione per la formazione di coach Menetti inizia a farsi insidiosa ma giocare senza nulla da perdere potrebbe fare la differenza (la prestazione di Pesaro della scorsa domenica docet). Passano ai quarti di finale (che si svolgeranno con una serie al meglio delle tre partite) le prime due classificate di ognuno dei quattro gironi. Se Manresa sembra di un’altra categoria, contro le due squadre turche la Nutribullet potrà certamente provare a giocarsela per far proseguire il proprio sogno europeo.