di Filippo Stasi
Il primo rinforzo del mercato estivo – seguito da quelli di Ismael Bako e Gabriel Lundberg - della Virtus Segafredo Bologna è di assoluto prestigio. Jordan Mickey ha giocato la sua ultima stagione nella VTB League russa, che ha alzato al cielo da MVP delle finali, dopo essere stato eletto miglior difensore della stagione 2021/22. Il tutto, con la maglia dello Zenit San Pietroburgo, con il quale ha disputato la sua quarta stagione consecutiva in Eurolega, chiusa a 10 punti di media a partita prima dell’esclusione delle squadre russe dalla competizione. In campionato ha fatto pure meglio, mettendone 15 a sera e dimostrando dunque, una volta di più, di non essere solamente un difensore d’élite, ma un giocatore capace di rendere ad alti livelli su entrambe le metà campo.
Questo è il biglietto da visita con il quale Jordan Grayson Mickey si presenta alla Lega Basket Serie A. Texano, nato a Dallas il 9 luglio 1994, viene selezionato con la 33ª chiamata al Draft NBA 2015 dai Boston Celtics, con i quali debutta tra i professionisti dopo due anni di college a Louisiana State University. In NBA però non trova molto spazio, giocando una sessantina di partite tra Boston e Miami in tre anni, venendo anche prestato alla G-League. Troppo poco, per un atleta delle sue ambizioni. Nell’estate del 2018, a 24 anni, Mickey decide così di intraprendere la carriera oltreoceano, misurandosi sin da subito con il livello dell’Eurolega. Due stagioni al Khimki, intervallate da un anno in Spagna al Real Madrid, prima dell’esperienza più recente a San Pietroburgo. Un curriculum di tutto rispetto, che rende Jordan una delle migliori ali forti della pallacanestro continentale.
Ecco, il suo ruolo in campo è ibrido tra la posizione di 4 - quella prediletta - e 5. I 203 cm di altezza fanno pensare che difensivamente l’ex Zenit possa patire avversari più lunghi e pesanti, ma i circa 107 kg di peso e soprattutto i 221 cm di apertura alare portano Mickey a compensare la differenza contro pariruolo più alti. Le lunghe leve, unite ad un atletismo decisamente sopra la media, aiutano infatti il texano a proteggere bene il proprio canestro. Negli spostamenti verticali è più reattivo che in quelli orizzontali, ma anche quando si trova costretto a cambiare contro un giocatore più piccolo e rapido sa essere un cliente difficile da superare. Le braccia lunghissime di cui è dotato gli permettono spesso di recuperare, anche quando viene inizialmente superato in palleggio. D’altronde, per essere stato eletto miglior difensore della VTB League 2021/22, ci deve essere non una, ma una serie di valide ragioni.
Per quanto riguarda l’attacco, invece, Mickey può rivelarsi un autentico rebus da risolvere per le difese avversarie. La sua bidimensionalità lo rende un lungo in grado di sfruttare vantaggi in ogni zona del campo e ha tocco per concludere vicino al ferro, dalla media distanza (suo spot prediletto) e anche da 3 punti. In quest’ultima specialità può essere un pericoloso tiratore di striscia, capace di aprire il campo per concludere da situazioni di pick and pop o sugli scarichi dei compagni. Considerata la stazza, ha un ball-handling decisamente buono anche per costruirsi in autonomia un tiro dal palleggio, soluzione che adotta con buona confidenza ed efficacia anche dal post basso. Inoltre, il fisico prestante gli permette di assorbire contatti senza risentirne particolarmente e la buona elevazione gli consente di rilasciare la sfera ad altezze dove gli avversari faticano ad arrivare per contestargli il tiro. Mentre se gli si lascia spazio per avvicinarsi a canestro, i difensori dovranno fare attenzione a non finire nel poster di una delle sue tremende schiacciate.
A proposito di gesti atletici, durante la stagione 2019/20 al Real Madrid - con il quale ha vinto una Supercoppa spagnola e una Copa del Rey - Mickey è diventato virale sul web per essersi reso protagonista di una clamorosa schiacciata in contropiede, realizzata staccando direttamente dalla linea del tiro libero! Un prodigio atletico al quale si assiste veramente di rado e quasi mai durante una partita ufficiale; basti dire che un altro Jordan - Michael, ovvero colui che viene universalmente considerato il giocatore di pallacanestro più forte e iconico di tutti i tempi - rese celebre prima di lui la free throw line dunk, ma la fece in uno Slam Dunk Contest NBA. Un contesto ad hoc, decisamente diverso rispetto a quello selvaggio di una partita di campionato.
La Virtus Bologna si aggiudica dunque le prestazioni di un lungo che potrà permettere alla squadra di coach Sergio Scariolo di esplorare una nuova dimensione. Oltre alla profondità garantita dai centimetri e dai muscoli del tandem Jaiteh - Bako nel pitturato, unita al furore agonistico di una point forward come Shengelia, capace di aprire le scatole difensive avversarie giocando sia fronte sia spalle a canestro, Mickey potrà aggiungere al reparto lunghi di Scariolo un’opzione in più: quella del tiro da fuori. Ma non solo: per caratteristiche Mickey rappresenta il lungo moderno USA fatto e finito, capace di colpire con eguale naturalezza da 2 e da 3 punti; di rollare a canestro per ricevere dei lob, o di aprirsi oltre l’arco; di usare la sciabola o il fioretto, a seconda delle necessità.
Viene facile pensare che Jordan Mickey si spartirà buona parte dei minuti che avrà a disposizione con Shengelia nello spot di ala forte. Ma non è da escludere che Scariolo possa ricorrere - specialmente nei finali di partita - a schierare un quintetto meno stazzato, più agile, che vedrebbe il georgiano impiegato da ala grande e lo statunitense da centro. Mouhammadou Jaiteh e l’altro volto nuovo in casa Virtus Ismael Bako, con i loro centimetri e muscoli, garantiscono una presenza massiccia nel pitturato e una forte dimensione interna ai bianconeri; qualora però ci fosse bisogno di non dare punti di riferimento agli avversari, con Mickey da centro tattico la Virtus Bologna potrà permettersi di spaziare il campo in maniera divina in attacco, senza perdere troppa rim protection in difesa. Oltretutto, nella propria metà campo le V Nere potrebbero così permettersi di cambiare sui blocchi senza concedere evidenti mismatch ai diretti avversari.
Con quattro trofei in palio (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa italiana ed Eurolega), tutti di altissimo livello, la Virtus Segafredo Bologna ha trovato quel rinforzo che le permetterà di mutare la propria conformazione a seconda dell’evenienza e di farsi trovare pronta a competere su ogni fronte.
Lunga, alta, profonda e… poliedrica. Ecco la quarta dimensione, quella che Jordan Mickey porta alla Virtus.