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La scheda – Con Semaj Christon la Bertram Yachts Tortona ha il suo metronomo

L’americano torna in Italia dopo l’avventura a Pesaro di 7 anni fa

La scheda – Con Semaj Christon la Bertram Yachts Tortona ha il suo metronomo

Di Matteo Puzzuoli

La bontà di un progetto è testimoniata spesso dalle personalità che lo contraddistinguono e da coloro che decidono senza dubbi di sposare un percorso a lungo termine e con obiettivi ben precisi. La Bertram Yachts Tortona punta in alto e, in attesa di disputare una competizione europea nell’annata 2023/24 e di inaugurare la Cittadella dello Sport, se un giocatore del talento di Semaj Christon sceglie il Derthona rinunciando momentaneamente al palcoscenico internazionale, allora vuol dire che la strada intrapresa dal club del presidente Picchi è sicuramente quella giusta.

Classe 1992 e nativo di Cincinnati, Christon si mette subito in mostra nell’high school tra Winton Woods e Brewster Academy, avendo la fortuna di giocare immediatamente accanto a futuri professionisti come l’ex Reggio Emilia Jalen Reynolds, l’ex Virtus Bologna JaKarr Sampson e altri protagonisti venturi in NBA come TJ Warren e Mitch McGary. Come college, Semaj sceglie nel 2012 Xavier (lo stesso frequentato successivamente dall’attuale compagno di squadra JP Macura), diventando immediatamente il go-to-guy della squadra e viaggiando a oltre 15 punti e 4 assist di media. Al debutto, vince una serie di premi di rookie dell’anno della propria conference e si guadagna ulteriore reputazione tra i colleghi. L’anno successivo le cifre migliorano ulteriormente ma i risultati di squadra, soprattutto nel torneo NCAA non sono quelli desiderati. Al termine del biennio a Xavier, Christon si dichiara elegibile per il draft NBA e viene chiamato con la 55ª chiamata assoluta dai Miami Heat.

Dopo una serie di trade, i suoi diritti vengono acquisiti dagli Oklahoma City Thunder, i quali però lo relegano nella propria affiliata G-League, gli Oklahoma City Blue. Qui in 44 partite fa registrare 18.6 punti e 5.7 assist a partita, ma dal piano superiore continuano a non arrivare chiamate. Christon decide così di varcare l’Oceano Atlantico e di approdare nella Pesaro targata Consultinvest, facendo compagnia ad Austin Daye, Trevor Lacey, Jevohn Shepherd, Tautvydas Lydeka e per un breve periodo a Shaquielle McKissic. Nonostante i 23 anni di età e un basket FIBA per lui tutto nuovo, l’allora numero 8 si carica subito la squadra sulle spalle, giocando tutte e 30 le partite e mancando la doppia cifra nella voce punti realizzati in sole 4 occasioni. Le sue medie sono state di 14.3 punti, 3.7 assist, 3.3 rimbalzi e 1.6 palle recuperate.

 

Quella Pesaro agguantò la salvezza per un paio di punti e tale annata gli permise di guadagnarsi un’altra opportunità negli USA, sempre grazie ai Thunder. Stavolta, però, coach Billy Donovan lo utilizza come vice Russell Westbrook e gli concede 62 presenze in NBA. Nonostante il buon lavoro in uscita dalla panchina, Oklahoma City lo taglia comunque nella preseason della stagione successiva, la 2017/18, e Christon decide così di guardarsi intorno. Accetta l’offerta dei Guangzhou Long-Lions in Cina, mette su cifre da capogiro (27 punti a partita), tenta ancora qualche strada alternativa in America tra Summer League e Porto Rico ma ormai in NBA non c’è più spazio per lui.

Semaj quindi si rimette in gioco e torna a giocare in Europa, cercando di crescere in Israele all’Hapoel Be’er Sheva. Qui, considerando il contesto poco competitivo, Christon mette a referto quasi 19 punti di media, comincia a sognare la chiamata di qualche big del Vecchio Continente, ma un infortunio gli fa interrompere la stagione a dicembre. Opta così per una tappa intermedia a Limoges in Francia, campionato sufficientemente di livello per dimostrare leadership, playmaking e grandi doti nell’uno contro uno. Con il CSP inizia l’annata 2019/20 scavalcando anche quota 30 punti in un match contro Boulogne-Levallois e queste prestazioni convincono il Baskonia a rimpiazzare l’infortunato Pierria Henry con il nativo di Cincinnati. Il passaggio ufficiale al club basco avviene il 27 gennaio 2020 e, dato lo scoppio della pandemia avvenuto poco dopo, Christon non ha neanche il tempo per dimostrare di valere l’Eurolega. Il suo viaggio, quindi, continua in Turchia con il Tofas Bursa e ad Ulm in Germania.

 

Proprio in quest’ultimo paio di stagioni (soprattutto considerando l’avventura in terra teutonica) si è potuta ammirare la versione migliore di Semaj, esterno quasi 30enne che ha messo anche in difficoltà la Virtus Segafredo Bologna nel recente quarto di finale di Eurocup (è stato lui, tra l’altro, a subire una spettacolare e decisiva stoppata in contropiede da Kyle Weems). È principalmente un playmaker ma date le spiccate abilità di 1vs1 potrebbe anche essere etichettato come comboguard. Dotato di una parte superiore del corpo molto robusta, Christon può rendersi pericoloso anche portando il più basso pariruolo spalle a canestro. Ha perfezionato costantemente il tiro da tre punti nel corso degli anni, migliorando soprattutto la shot selection e forzando sempre meno conclusioni nei primi secondi dell’azione. A maggior ragione ora che non è più al suo peak dal punto di vista atletico, l’americano predilige impostare dei ritmi bassi alla partita, attaccando a metà campo e usando sapientemente il pick and roll.

Proprio tale arma tattica è la prediletta. Contro la difesa schierata e utilizzando anche bloccanti molto intelligenti e abili a muoversi "al suo ritmo" come Tyler Cain e Leon Radosevic, Christon potrà esaltare la capacità di giocare con il difensore alle spalle per finire soprattutto con il jumper dai 4-5 metri – di elevata efficacia che sia andando a destra o sinistra. Se il pick and roll viene giocato molto alto, non disprezza la soluzione da tre punti (sebbene in Europa abbia avuto in media un 34% di realizzazione) e sa servire magnificamente i compagni nel giusto attimo. Alcuni eccellenti taglianti come Macura, l’altro neoarrivato americano Harper ma anche Candi o Severini potranno poi sfruttare i vantaggi creati da Christon per concludere al ferro. Soprattutto ad Ulm, inoltre, il nativo di Cincinnati aveva letteralmente la squadra in mano, decidendo volutamente di prendersi molte più responsabilità offensive nella seconda metà di partita e nel clutch time. Considerando le tante bocche da fuoco a disposizione della Bertram Yachts, è probabile che il playmaker americano si autogestirà al meglio nei primi 20’ innescando compagni che amano subito prendersi il palcoscenico della partita (Macura e Daum su tutti).

In difesa, Christon può sfruttare le braccia lunghe, la coordinazione e l’intelligenza cestistica sia per rubare palloni dal palleggio sia per intercettare i passaggi che per, semplicemente, rendere la manovra offensiva il più difficile possibile agli avversari. Predilige la difesa sulla palla rispetto a quella off the ball ma nel sistema di Tortona potrà anche affinare quei vuoti di concentrazione che hanno contraddistinto la fase iniziale della sua carriera. Accanto a una specialista come Leo Candi e ad atleti intelligenti come Harper e Macura, sarà difficile per chi affronterà la Bertram avere la meglio di questi esterni così versatili.

Salutato Chris Wright in estate, il Derthona ha rilanciato l’offerta ed è pronta per confermarsi ai massimi livelli del campionato di Serie A grazie al suo nuovo condottiero e metronomo.

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