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5 domande a ... Ike Iroegbu: “La partita con Tortona è stata pazzesca. L'Italia è un Paese fantastico e la Serie A un ottimo torneo”

Con 34 punti realizzati nel match contro Tortona l’esterno di Treviso è stato il miglior realizzatore in Serie A nel 12° turno

5 domande a ... Ike Iroegbu: “La partita con Tortona è stata pazzesca. L'Italia è un Paese fantastico e la Serie A un ottimo torneo”

Chiudendo in doppia cifra 8 delle 11 gare fin qui disputate in Serie A quest’anno, Ike Iroegbu (14.9 punti di media) si è guadagnato di forza i gradi di secondo violino offensivo della Nutribullet Treviso alle spalle di Adrian Banks.

Alla prima esperienza in Italia, il numero 2 biancoazzurro contro Tortona ha dato il meglio di sé e, sfoggiando tutto il proprio talento, ha finito col mettere a referto una sontuosa doppia doppia da 34 punti e 10 rimbalzi che ha permesso alla sua squadra di ottenere il secondo successo consecutivo dopo quello conseguito la settimana prima contro Brindisi.

Da prestazioni come queste (non una novità per il nativo di Elk Grove) passeranno da qui a fine stagione molte delle fortune del club trevigiano, società che in estate si è convinta a puntar forte su Iroegbu dopo averne apprezzato le qualità messe in mostra nelle stagioni spese in Germania con Medipolis Jena e Rasta Vechta, in Francia con Rouen e Chalon, in Lituania col Liektabelis, in G-League coi Capital City Go-Go in G-league e in Israele, lo scorso anno, con l’Hapoel Galil Elyon.

A lui, prodotto di Washington State e alfiere della nazionale nigeriana, abbiamo rivolto questa settimana le nostre 5 domande.

Quali sono state le tue sensazioni dopo aver ottenuto una vittoria importante come quella contro Tortona?

Belle sensazioni direi. Ripensando alla partita con Tortona, ero davvero concentrato sul fare la giocata giusta. Non importava se era un uno contro uno o qualunque altra cosa, mi sono solo detto di trovare un modo per segnare e questo è continuato ad accadere. Sì, la partita di lunedì è stata pazzesca e in match del genere, quando sei così caldo, non pensi troppo. Io non pensavo, ero semplicemente impegnato a giocare e divertirmi: questo è ciò che è successo.

Qual è la tua routine prepartita? Ascolti una playlist particolare o cambi ogni mese?

Solitamente, da quando salgo sull'autobus fino alla partita, mi piace ascoltare e sintonizzarmi su una playlist. Una volta terminata, mi vesto e faccio tutto quello che occorre per scendere in campo. Quindi, quando sono sul parquet, eseguo una sessione di tiro che comprende conclusioni dalla media distanza, da tre punti ed esercizi di ball handling. Dopodiché lascio tutto segua il normale flusso degli eventi. Non mi preoccupo troppo che le cose possano cambiare. Non voglio essere superstizioso e cose del genere: ripeto solo la mia sequenza di tiri perché così riesco ad approcciarmi bene alla gara. Nella mia playlist ho canzoni di Meek Mill, dei Migos, brani che mi caricano, aiutano a prepararmi e a motivarmi per la partita.

Hai giocato in Lituania, Israele, Germania, Francia e oggi sei in Italia: cosa ti ha sorpreso maggiormente del nostro Paese?

L'Italia, oltre al basket, è un Paese fantastico: la gente viene sempre qui in vacanza, ci sono tante città diverse in cui è bello stare. Sono stato alcune volte a Milano: grazie al fatto che il sistema ferroviario qui è ottimo, mi è bastato semplicemente salire su un treno per andarci. È davvero un Paese bellissimo e poi c’è il cibo...il migliore al mondo. Per quanto riguarda la pallacanestro, la Serie A è un ottimo torneo. Qui ci sono molte grandi squadre e molti grandi giocatori. Proprio questo è il punto: Italia a parte, la concorrenza qui è di altissimo livello quindi sapevo che venire a Treviso e osservare tutte queste grandi squadre e tutti questi grandi giocatori mi sarebbe stato molto utile.

Cosa ci puoi dire dei tuoi momenti passati con la nazionale nigeriana? E qual è il tuo legame con la Nigeria?

Abbiamo i nostri momenti in cui giochiamo davvero bene, e credo che se indirizzati dalla giusta leadership possiamo fare molti danni e continuare a progredire. Il mio legame con il paese è buono. Sono in una chat di gruppo con tutti i giocatori del passato e anche con quelli nuovi e parliamo sempre di come supportare il nostro Paese, di come aiutare la pallacanestro nigeriana a salire di livello come è stato fatto negli ultimi anni: l'obiettivo principale è quello di aiutare il Paese a crescere e di fare in modo che la gente sappia che la pallacanestro nigeriana è in ascesa.

Come passi il tuo tempo libero? Quali sono i tuoi hobby? Raccontaci qualcosa di inaspettato su di te.

Nel mio tempo libero di solito guardo film. Mi piace anche creare diverse playlist musicali, ne ho diverse sul mio telefono: R&B, playlist di canzoni lente, canzoni veloci, per gli allenamenti...Ovviamente mi piace uscire e mangiare con gli amici ma per la maggior parte del tempo sono molto casalingo. Non so se sia insolito visto che sono un'atleta, ma mi piace fare yoga d'estate. È la cosa principale che mi viene in mente. Poi sono un pessimo giocatore di golf, ma adoro comunque praticarlo.

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