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La scheda – Marcquise Reed, il prolifico mister 'doppia cifra' sta prendendo per mano la Happy Casa Brindisi

Dai parquet del Maryland al tandem con Victor Wembanyama

La scheda – Marcquise Reed, il prolifico mister 'doppia cifra' sta prendendo per mano la Happy Casa Brindisi

Quando nasci a venti minuti dalla capitale degli Stati Uniti d'America è difficile nascondere il senso di appartenenza. Se nell'area in cui cresci, quella di Landover nel Maryland, ci sono meno di trentamila anime ma sei circondato dalla cultura sportiva, viene complicato pensare di crescere senza tenere una palla tra le mani. Laddove sorge lo stadio dei Washington Commanders (franchigia NFL) e si ergeva la casa dei Washington Wizards (franchigia NBA) e dei Washington Capitals (franchigia NHL), si sviluppa la routine della famiglia Reed di cui fa parte il piccolo Marcquise che cresce con il desiderio di poter sentire il pubblico gridare il suo nome. Tuttavia, all'interno di una famiglia cristiana e devota come la sua, non esiste mancare alla messa della domenica e presentarsi di fronte al Signore senza il dovuto rispetto. Ancora oggi nel pre-partita non può mancare il momento delle preghiere, una costante che ha aiutato il classe 1995 ad arrivare fino a Brindisi dopo un lungo percorso partito dalle superiori. Il suo avvicinamento alla pallacanestro inizia alla St.Vincent Pallotti High School, una scuola cattolica privata di cui fa parte anche il coetaneo Tariq Owens – oggi in forza alla Openjobmetis Varese – e in cui Reed trascorre tre anni prima di trasferirsi alla Capitol Christian Academy. Gli addetti ai lavori già avevano notato le sue abilità con la palla arancione, ma il suo fisico leggero non aveva convinto fin dal principio; all'interno del nuovo programma Marcquise mette in mostra tutte le sue doti di realizzatore chiudendo il senior year a 31.2 punti di media, quanto basta per ricevere offerte da cinque atenei sparsi per la nazione. È la sua dedizione al lavoro, la sua propensione a rendere migliore se stesso e i compagni che sta catturando i consensi del pubblico brindisino, fiero sostenitore della squadra che nell'ultimo turno ha superato la meglio piazzata Carpegna Prosciutto Pesaro con il punteggio di 70-100 e con il nativo di Landover tra i protagonisti con 14 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e 14 di valutazione.

La scelta per il college ricade su Robert Morris, modesto programma della Horizon League situato nella città di Moon Township in Pennsylvania con cui nel 2015 conquista il torneo della NEC (Northeast Conference) e partecipa alla March Madness. Nel frattempo viene insignito con il premio di NEC Rookie of the Year e inserito nell'All-NEC Second Team; successivamente segna 19 punti nella prima gara del torneo nazionale eliminando North Florida, ma i Colonials vengono sconfitti nel turno successivo da Duke, il quale – due settimane più tardi – si laureerà campione NCAA. L'ambizione di Reed lo porta ad inserire il suo nome nel portale trasferimenti con il desiderio di giocare all'interno della più competitiva Atlantic Coast Conference; per le regole vigenti è costretto a saltare tutta la stagione 2015/16 dopo aver accettato l'offerta di Clemson, ma già dall'anno successivo si dimostra pronto per diventare un elemento imprescindibile della squadra: nei 21.5 minuti di media in uscita dalla panchina, Reed va in doppia cifra per punti segnati e mantiene alto il suo standard come recupera palloni. Il compagno Jaron Blossomgame saluta i Tigers per la carriera da professionista, così per la guardia da Landover arriva il momento di splendere come promesso da coach Brad Brownell. Nell'anno da junior trascina Clemson dentro la Top 25 dopo quasi dieci anni di assenza; in seguito si laurea miglior scorer della squadra con 15.8 punti di media portando i suoi al torneo nazionale. Il 2018 dei Clemson Tigers si conclude alle Sweet Sixteen contro i Kansas Jayhawks (76-80) dopo aver eliminato nell'ordine New Mexico State (79-68) e Auburn (84-53); Reed viene inserito nell'All-ACC Second Team e si dichiara per il Draft NBA pur mantenendo l'eleggibilità per il college. Da senior registra i suoi massimi in carriera con l'ateneo: 19.4 punti, 5.5 rimbalzi e 2.1 recuperi in 35.4 minuti di media che gli valgono una menzione nell'All-ACC Third Team; nonostante una stagione ad alti livelli non viene scelto al Draft del 2019, perciò decide di spostarsi nel vecchio continente.

Ad accoglierlo dopo la traversata oceanica sono i transalpini del Chorale Roanne con cui trova subito ottimo feeling; prima della sospensione dei campionati dovuto alla pandemia, continua da dove aveva terminato registrando 16.4 punti a partita e confermandosi anche in Europa come uno dei realizzatori più interessanti da osservare. A luglio del 2020 si trasferisce al Prometey, ma il matrimonio con la compagine ucraina dura solo un paio di mesi e a dicembre fa il suo ritorno in Francia per sposare la causa del Nanterre. Qui si testa per la prima volta con il doppio impegno dato dalla combo campionato nazionale ed EuroCup; i risultati di squadra non sono esaltanti – decimo posto in classifica non qualificandosi per i play-off e in Europa non vanno oltre il primo turno ad eliminazione diretta – tuttavia lo sono quelli personali, poiché in entrambe le competizioni Reed arriva in doppia cifra (rispettivamente 14.7 e 10.0 punti a partita) e continua la sua ascesa come guardia difensiva recuperando 2.3 e 2.4 palloni di media. La stagione successiva gioca per il BCM Gravelines mantenendo alte percentuali al tiro da tutte le zone del campo (53/44/81), registrando 13.8 punti a partita e consacrandosi come uno dei migliori realizzatori a discapito del suo ruolo sull'altra metà del campo. Marcquise Reed e il compagno Brandon Taylor trascinano una squadra modesta al dodicesimo posto della LNB, ma a fare notizia è il cammino in Coppa di Francia: dopo aver eliminato l'ASVEL ai quarti di finale, il sogno del Gravelines si interrompe in semifinale contro il Pau-Lacq-Orthez (88-85) che andrà poi a vincere il trofeo. Nel luglio del 2022 firma un accordo con la Happy Casa Brindisi, il suo apporto fin ora sta aiutando i pugliesi alla scalata per un posto ai play-off; l'attuale record di 11-9 – condiviso con altre quattro squadre – è frutto delle cinque vittorie consecutive ottenute da fine gennaio ad oggi e vale l'ottavo posto in campionato.

Lo spot di guardia tiratrice sembra cucito su misura per il prodotto di Clemson, il quale ha dimostrato di avere parecchio feeling per il canestro e sebbene sia difficile impiegarlo in un altro ruolo, rimane un tassello imprescindibile per la Happy Casa. L'importanza di avere Marcquise Reed a roster significa sgravare Nick Perkins dei numerosi possessi offensivi che era abituato a gestire, ma la sua presenza serve principalmente a garantire innumerevoli soluzioni in attacco dove con il suo estro e la sua abilità palla in mano può mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Le sue percentuali al tiro parlano di un giocatore che converte con il 53.8% le conclusioni all'interno dell'area – tra appoggi a canestro e soluzioni dal mid-range – e con l'81.4% i tiri a cronometro fermo; invece il tiro dai 6.75 metri sta riscontrando qualche problema poiché il 29.8% registrato è il dato più basso in carriera, sebbene alcune delle sue prestazioni al tiro da oltre l'arco abbiano regalato la vittoria ai pugliesi. La presenza nella propria metà campo negli anni si è limitata alla difesa sul portatore, il quale viene sorpreso dalla rapidità con cui Reed può andargli a strappare la sfera; tuttavia, mancando di una fisicità importante, il nativo di Landover ha difficoltà ad aggirare un blocco e quindi a prevalere su avversari più dotati dal punto di vista muscolare. L'importanza del numero 2 all'interno del roster guidato da coach Vitucci però è sotto gli occhi di tutti, specialmente per essersi guadagnato fin da subito il rispetto della piazza e del capo allenatore che lo ha schierato nel quintetto iniziale in tutte e venti le gare di campionato. Il suo utilizzo sul parquet è andato sotto i 20 minuti in due occasioni, ma si parla di un giocatore con un impiego di 25.5 minuti di media (terzo dietro a Jason Burnell e Nick Perkins) in cui segna circa 15.0 punti a partita (secondo solamente al compagno Nick Perkins con 15.2).

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