INUTILE per la Kinder l´ultimo passo prima delle Final Four di Eurolega, ma andare a Perm è un po´ come andare a New York, anche se solo per la distanza. I bianconeri si sono imbarcati ieri mattina all´alba, con una carico di pasta e grana, per la sfida con l´Ural, che si giocherà alle 15.30 italiane, con diretta radio su Lattemiele. Non sarà in campo Griffith, ma è partito anche lui, dato che la squadra ritornerà a Bologna solo venerdì e quindi svolgerà gli allenamenti principali della settimana, in Russia, nella trasferta più lunga dell´anno. La storta di Roseto non sembra aver creato enormi complicazioni al centro. «L´ecografia di controllo ha avuto esito negativo - ha detto il dottor Roberto Rimondini - escludendo complicazioni per Rashard Griffith che ha riportato una distorsione tibiotarsica alla caviglia destra». Rashard è rimasto a riposo, e in questi giorni ricomincia il lavoro. Oggi ci saranno più minuti per Bonora, Brkic e Becirovic.
La Skipper invece aspetta Treviso per domani sera: sarà un tentativo simbolico di provare a prendere le Final Four che sono invece a portata di mano per la Benetton. In prospettiva play-off, per Goldwire ci sarà il cliente peggiore in assoluto, Edney.
Intanto Sasha Djordjevic in un´intervista a Superbasket, oltre a nominare la Kinder come squadra numero uno del continente, ha ripassato, polemicamente, il suo addio alla Fortitudo. «Mandarmi via è stato l´errore più grande che abbiano mai fatto. Era una squadra in crescita, arrivata alla sua prima finale, io negli anni migliori della mia carriera. La colpa è stata di Cappellari, che voleva fare tutto ciò che voleva. E lo ha fatto, mandandomi via. Rimasi due mesi a Bologna a spese mie per parlare con Seragnoli. Ma non ci fu niente da fare. In Nba non mi trovavo bene: a dicembre mi cercarono e io volevo tornare, ma al momento prefissato nessuno chiamò. Lo fece il Barcellona. È stato il momento più brutto per me e l´inizio dei grandi errori della Fortitudo, che ha sempre cercato di spiegare le sue sconfitte incolpando sempre una persona sola».
Francesco Forni
La Skipper invece aspetta Treviso per domani sera: sarà un tentativo simbolico di provare a prendere le Final Four che sono invece a portata di mano per la Benetton. In prospettiva play-off, per Goldwire ci sarà il cliente peggiore in assoluto, Edney.
Intanto Sasha Djordjevic in un´intervista a Superbasket, oltre a nominare la Kinder come squadra numero uno del continente, ha ripassato, polemicamente, il suo addio alla Fortitudo. «Mandarmi via è stato l´errore più grande che abbiano mai fatto. Era una squadra in crescita, arrivata alla sua prima finale, io negli anni migliori della mia carriera. La colpa è stata di Cappellari, che voleva fare tutto ciò che voleva. E lo ha fatto, mandandomi via. Rimasi due mesi a Bologna a spese mie per parlare con Seragnoli. Ma non ci fu niente da fare. In Nba non mi trovavo bene: a dicembre mi cercarono e io volevo tornare, ma al momento prefissato nessuno chiamò. Lo fece il Barcellona. È stato il momento più brutto per me e l´inizio dei grandi errori della Fortitudo, che ha sempre cercato di spiegare le sue sconfitte incolpando sempre una persona sola».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica