TEL AVIV — Ataman è piuttosto sereno e ne ha motivo appena finita la partita che ha fatto guadagnare una finale storica alla Montepaschi: «Sul più 12 subito all'inizio abbiamo un po' mollato, questo anche perché praticamente ho cambiato tutto il quintetto. Poi si è anche infortunato Naumoski e il secondo quarto è stato l'unico in cui gli israeliani sono riusciti a tenerci un po' in scacco. Ma sinceramente il primo, il terzo e il quarto parziale li abbiamo giocati e gestiti a nostro piacimento. Sia naumoski sia Gorenc si sono leggermente infortunati, tant'è che Boris l'ho fatto uscire prima del tempo, ma non credo che i problemi siano seri. Mi è piaciuto Rossetti: di solito gioca poco, ma l'ho tenuto in campo per dodici minuti piuttosto concreti, mentre Bulatovic ha avuto difficoltà a tenere il ritrno dei compagni di squadra».
E ora? «Il nostro obiettivo — chiarisce Ataman — è vincere la Coppa, naturalmente. Siena comunque ha già dimostrato di avere una dimensione internazionale e questo non è davvero un punto di arrivo. E lo dimostreremo a Lione».
Ovviamente euforico il gm, Ferdinando Minucci: «E' un evento storico per la nostra squadra e per la città. E di questo dobbiamo rendere merito e ringraziare tutte le istituzioni che fin dall'inizio hanno creduto nel nostro programma e ci sostengono, dal Comune al Monte dei Paschi; ora aspettiamo la grande spinta dei tifosi biancoverdi il 30 aprile a Lione».
Rossetti è molto soddisfatto della sua prestazione: «Avevo una grande voglia di entrare e di gettarmi su ogni pallone e questo mi sembra naturale per chi come me non gioca molto spesso. Mi è stata data questa occasione e ho cercato di dare il massimo. Gli israeliani solo nel finale si sono lasciati andare, ma per diversi minuti hanno giocato una partita vera perché volevano vincere. Ma anche da parte nostra c'era la stessa grande voglia di vincere: noi non siamo scesi in campo per gestire il vantaggio conquistato all'andata, ma anche qui a Tel Aviv volevamo fortemente arrivare al successo».
Patrizio Forci
E ora? «Il nostro obiettivo — chiarisce Ataman — è vincere la Coppa, naturalmente. Siena comunque ha già dimostrato di avere una dimensione internazionale e questo non è davvero un punto di arrivo. E lo dimostreremo a Lione».
Ovviamente euforico il gm, Ferdinando Minucci: «E' un evento storico per la nostra squadra e per la città. E di questo dobbiamo rendere merito e ringraziare tutte le istituzioni che fin dall'inizio hanno creduto nel nostro programma e ci sostengono, dal Comune al Monte dei Paschi; ora aspettiamo la grande spinta dei tifosi biancoverdi il 30 aprile a Lione».
Rossetti è molto soddisfatto della sua prestazione: «Avevo una grande voglia di entrare e di gettarmi su ogni pallone e questo mi sembra naturale per chi come me non gioca molto spesso. Mi è stata data questa occasione e ho cercato di dare il massimo. Gli israeliani solo nel finale si sono lasciati andare, ma per diversi minuti hanno giocato una partita vera perché volevano vincere. Ma anche da parte nostra c'era la stessa grande voglia di vincere: noi non siamo scesi in campo per gestire il vantaggio conquistato all'andata, ma anche qui a Tel Aviv volevamo fortemente arrivare al successo».
Patrizio Forci
