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Kovacic incoraggia la Skipper

Il centro croato: "Pensiamo a vincere e a migliorare la condizione"

C'è Kovacic al Fortitudo Store. Emilio si esprime in un buon italiano anche se, dice lui, l'inglese è molto più semplice. Ci sono Emilio e la sua canotta personalizzata numero 13. Ci sono le sue speranze. Che cominciano da domani anche se, in Eurolega, l'impresa è tutt'altro che agevole.
“Vincere di 30 con la Benetton è difficile – ammette Kovacic -. Ma per noi, in questo momento, è importante vincere. Portare a casa i due punti e veder crescere la condizione. Mi sembra che la squadra lo stia facendo: dobbiamo finire nel migliore dei modi questa stagione”.
Parla a ruota libera, il centro di Zara, che conosce bene, sottolinea lui, il significato della parola scudetto. “E' una parola importante – insiste – soprattutto per questa città, dove ci sono Fortitudo e Virtus. Ma è importante anche per Treviso. Non sarà facile: solo chi riuscirà a giocare meglio, nel mese di giugno, potrà arrivarci. Noi, intanto, abbiamo tre partite fondamentali in sette giorni. Non solo la Benetton in Eurolega, domani, ma anche la Scavolini, e nuovamente la Benetton. Proprio la Scavolini, che ci ha già battuti due volte, ha tanti buoni giocatori. Ma in sfide di questo genere sono decisivi i dettagli. E io penso che se la Skipper riuscirà a ripetersi sui livelli di Pesaro allora avrà molte possibilità di vincere”.
Domani, intanto, ci sarà la prima tappa di questo intreccio a tre tra Skipper, Benetton e Scavolini. Perché se è vero che per qualificarsi per la final four di Eurolega la Fortitudo deve battere Treviso con uno scarto di 30 punti, è innegabile che un'impresa del genere non servirebbe a nulla (se non a fini statistici) se dovesse coincidere con una vittoria del Barcellona sulla Scavolini. “E' una stagione difficile – insiste -. Qua ho scoperto una grande pressione. Ma arrivati a questo punto conta una cosa. Continuare a esprimerci a un livello superiore”.
Anche se domani non ci sarà Basile e lo stesso Savic dovrà fare i conti con il suo ginocchio. Dovrebbe rientrare, ma solo per la ruota, capitan Pilutti che una mano concreta conta di darla poi a Pesaro, nel match che riporterà la Skipper a contatto con il campionato.
E infine un accenno a Mancinelli e Candido. La tripla sbagliata dal “Mancio” e l'errore da sotto del giovanotto sono costati cari: i vecchi della squadra li hanno costretti a presentarsi al PalaDozza con due cabaret di paste. Per rimediare ai loro errori, la spiegazione ufficiale della squadra. Per divertirsi alle loro spalle, mangiando a loro spese, il nostro sospetto.
Alessandro Gallo
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