FABRIANO — «Mi hanno fatto un grande effetto i caroselli di auto e i clacson dei tifosi che, a fine partita, si sentivano forte dallo spogliatoio e dalla sala stampa, perché sono la testimonianza di che tipo di impresa abbiamo compiuto».
A mente fredda Maurizio Lasi, coach della Banca Marche Fabriano, rivede alcuni flash della fantastica serata di domenica, in cui il team biancazzurro ha battuto 98-92 nientemeno che la Kinder Bologna campione d'Italia e d'Europa in carica. Per la neopromossa (e sorprendente) Fabriano superare i fenomeni di "basket city" è stato un po' come vincere un piccolo scudetto. Aver rifilato la bellezza di 98 punti a una formazione che notoriamente si contraddistingue per la sua difesa di ferro (ne subisce di solito la miseria di 74,6), poi, è cosa ancora più eccezionale.
«Sì, abbiamo lavorato molto bene in attacco». Puntualizza soddisfatto Lasi. Fabriano, infatti, ha alternato alla perfezione soluzioni dal perimetro (14-25 da tre) e conclusioni in avvicinamento a canestro in cui hanno spiccato un rivitalizzato Washington (tanto che coach Messina è stato costretto a mandare a lungo sulle sue tracce Griffith, benché non ancora al top) e soprattutto Chandler Thompson («non siamo riusciti proprio a limitarlo» ha detto nel dopogara il nocchiero della Kinder). Un grandissimo Chandler Thompson, ci teniamo ad aggiungere, che ha chiuso con 26 punti e 38 di valutazione: i tifosi impazziti di gioia ieri sui "forum" on-line, tra i tanti elogi rivoltigli, proponevano anche di dedicargli un monumento davanti al PalaIndesit! Nei momenti che contano è Chandler il grande trascinatore di Fabriano, come successo di recente anche nelle vittorie su Avellino, Biella e Trieste.
«Con la differenza che -precisa Lasi- rispetto a quella gare in cui ha giocato alla grande solo gli ultimi frangenti, stavolta contro la Kinder ha disputato ad altissimo livello tutta la partita». E gli elogi del coach proseguono giustamente per tutti gli altri biancazzurri. «Gattoni (8 punti, ndr) in regia ha interpretato benissimo la partita tatticamente, Washington (12) e Bonsignori là sotto hanno dato tanta sostanza, delle superbe prestazioni di Meeks (19) ormai non faccio più caso, Monroe (23) ha dato la stoccata iniziale, Mclinton (4) è stato lucido nel finale, quindi Vetra (6) molto prezioso in difesa, dove non è la prima volta che gli tocca l'avversario più pericoloso».
Insomma è un Fabriano in gran forma. Ora, raggiunto il nono posto solitario in graduatoria a quota 26, può dirsi virtualmente salva. E con l'interessante prospettiva dei play-off, visto che vi accedono le prime dodici. «Ma adesso non creiamo nuovi assilli di classifica, meglio vivere partita per partita -conclude Lasi- vedremo più avanti come sarà la situazione». Quel che è certo, in città l'entusiasmo è alle stelle per questa Banca Marche che non aveva volato mai così in alto prima d'ora.
Ferruccio Cocco
A mente fredda Maurizio Lasi, coach della Banca Marche Fabriano, rivede alcuni flash della fantastica serata di domenica, in cui il team biancazzurro ha battuto 98-92 nientemeno che la Kinder Bologna campione d'Italia e d'Europa in carica. Per la neopromossa (e sorprendente) Fabriano superare i fenomeni di "basket city" è stato un po' come vincere un piccolo scudetto. Aver rifilato la bellezza di 98 punti a una formazione che notoriamente si contraddistingue per la sua difesa di ferro (ne subisce di solito la miseria di 74,6), poi, è cosa ancora più eccezionale.
«Sì, abbiamo lavorato molto bene in attacco». Puntualizza soddisfatto Lasi. Fabriano, infatti, ha alternato alla perfezione soluzioni dal perimetro (14-25 da tre) e conclusioni in avvicinamento a canestro in cui hanno spiccato un rivitalizzato Washington (tanto che coach Messina è stato costretto a mandare a lungo sulle sue tracce Griffith, benché non ancora al top) e soprattutto Chandler Thompson («non siamo riusciti proprio a limitarlo» ha detto nel dopogara il nocchiero della Kinder). Un grandissimo Chandler Thompson, ci teniamo ad aggiungere, che ha chiuso con 26 punti e 38 di valutazione: i tifosi impazziti di gioia ieri sui "forum" on-line, tra i tanti elogi rivoltigli, proponevano anche di dedicargli un monumento davanti al PalaIndesit! Nei momenti che contano è Chandler il grande trascinatore di Fabriano, come successo di recente anche nelle vittorie su Avellino, Biella e Trieste.
«Con la differenza che -precisa Lasi- rispetto a quella gare in cui ha giocato alla grande solo gli ultimi frangenti, stavolta contro la Kinder ha disputato ad altissimo livello tutta la partita». E gli elogi del coach proseguono giustamente per tutti gli altri biancazzurri. «Gattoni (8 punti, ndr) in regia ha interpretato benissimo la partita tatticamente, Washington (12) e Bonsignori là sotto hanno dato tanta sostanza, delle superbe prestazioni di Meeks (19) ormai non faccio più caso, Monroe (23) ha dato la stoccata iniziale, Mclinton (4) è stato lucido nel finale, quindi Vetra (6) molto prezioso in difesa, dove non è la prima volta che gli tocca l'avversario più pericoloso».
Insomma è un Fabriano in gran forma. Ora, raggiunto il nono posto solitario in graduatoria a quota 26, può dirsi virtualmente salva. E con l'interessante prospettiva dei play-off, visto che vi accedono le prime dodici. «Ma adesso non creiamo nuovi assilli di classifica, meglio vivere partita per partita -conclude Lasi- vedremo più avanti come sarà la situazione». Quel che è certo, in città l'entusiasmo è alle stelle per questa Banca Marche che non aveva volato mai così in alto prima d'ora.
Ferruccio Cocco