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Mabo, il dovere di crederci

Banchi: «Prendiamo esempio dalla rimonta di Imola»

LIVORNO. Ci vuole una doccia di fiducia. Ci vuole una cascata di serenità. Ci vuole un sorriso. Come quello di Susanna, la moretta dal volto solare che ieri mattina alla Gemini ha acceso gli occhi e ha fatto l'in bocca al lupo a capitan Parente, a Giachetti, al preparatore Danesi, gli ultimi tre amaranto a lasciare la sala pesi di Coteto dopo la seduta di atletica del martedì. La Mabo entra nei dieci giorni più intensi e più importanti della sua vita. Quelli che valgono ben più di una stagione, quelli che valgono il futuro.
Come ha ripetuto più volte Luca Banchi nella sala stampa del PalaMacchia, c'è bisogno di ritrovare fiducia in se stessi, consapevolezza nei propri mezzi, voglia di lottare, di reagire a questi quindici giorni bui, di luna nera. Livorno ha le carte in mano per farcela. Basta crederci. Biella è stata sconfitta all'andata e può essere sconfitta di nuovo. Si deve ripartire da questo assunto. Semplice come un fumetto di Topolino. E come Biella si può battere Trieste (che nel match di gennaio, in casa, salvò la pelle dopo un supplementare, graziata due volte da Turgeman e una volta da Barlow) o la Scavolini, che in via Allende vinse con un tiro libero a 2" dalla sirena di Melvin Booker, dopo un fallo suicida del povero Papi.
Guardare Imola e prendere esempio. Nel senso che un mese fa la squadra di Mazzon sembrava spacciata e invece ha saputo ritrovare la forza per alzare la testa e ora è tornata a correre. «La Fillattice è stata l'unica squadra che nel girone di ritorno ha perso a Verona - dice Banchi - Sembravano defunti e invece è arrivato Heal, hanno recuperato Respert, hanno avuto la fortuna di trovare una Fabriano appagata dopo il successo nel derby con Pesaro e con quella vittoria sono riusciti a riprendere morale, fiducia, a tornare a sorridere. La partita di Biella per noi dovrà avere lo stesso effetto. Bisogna vincerla».
É il momento di fare quadrato, di crederci. Area tecnica, giocatori, tifosi, ma anche società. La serie A rappresenta un patrimonio sportivo, ma anche economico di assoluta importanza. La dirigenza, primo fra tutti lo sponsor Mabo, ha fatto intendere di avere ben chiara la questione. Non è escluso infatti che da qui a domenica arrivi un rinforzo importante, in grado di dare una mano a questa squadra, un uomo che in tre giornate sappia prendere per mano la Mabo, che di fatto ha solo bisogno di ritrovare il vento giusto e tornare a volare con le sue ali. Sicuramente l'uomo nuovo non sarà Miles Simon. L'ex amaranto infatti prenderà la strada di Varese, dopo aver già rifiutato una proposta proveniente da Biella. La Metis gli ha offerto un contratto molto alto, anche per la prossima stagione. E il bombardiere cresciuto ad Arizona, sotto la spinta del suo procuratore, sembra che abbia accettato. Per Livorno è un colpo al cuore. Vedersi sfuggire l'uomo simbolo della promozione, della rinascita, rappresenta un pugno nello stomaco soprattutto nell'ottica del prossimo campionato. Ma ora non è il momento di pensarci. Il radar è tutto orientato su Biella.
Giulio Corsi
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