PERM - Contava poco, per la Kinder, che cede a Perm nell'ultima giornata di Top 16. Il lungo viaggio ai confini dell’Europa si chiude domani; la Kinder sfrutterà le strutture messe a disposizione dall'Ural per allenarsi, e poi tornerà a casa venerdì pensando alla Final Four, conoscendo anche il nome dell’avversaria in semifinale.
L’Ural vince la partita nel terzo quarto, ma la Virtus ci ha provato fino in fondo, con difesa allegra, con il virgola di Ginobili (con cui l’argentino aprì se ben ricordate l’Eurolega dell’anno scorso), ma anche piazzando un 18-4 in 4 minuti che ha riaperto i giochi. Per poi crollare alla fine sulla tripla di Liadelis e sui punti di Avleev, vero mattatore di una serata inutile ma comunque vissuta insieme ad 8000 spettatori festanti.
87-78 il finale, Avleev l’uomo più indigesto: utile fare tirocinio in questo senso anche per chi verrà più avanti. Così come sarà utile lavorare su una delle costanti di quest’anno, i rimbalzi d’attacco concessi agli avversari (13 anche oggi).
In campo spazio a chi ne ha avuto, per amore o per forza, poco fino ad ora; c’è Griffith ma sta fuori Frosini, fermato dal mal di schiena. Messina spedisce Rashard nei primi cinque, e dal moro arrivano i primi due punti della Kinder. Partita a ritmi alti, la Kinder scappa avanti di 4 (3-7) ma poi incassa un 9-2 di parziale firmato da Liadelis e da Krassev (due triple). 14-14 a metà primo quarto, con Ginobili è già a sedere con due falli. Dentro Becirovic di qua, mentre Belov si gioca Bowie.
Messina dà anche spazio anche alla panchina: dentro Brkic con Smodis, che mette la tripla del sorpasso (20-21) e la Kinder chiude il primo quarto con il dai e vai Jaric – Becirovic sul 23-20. Massimo vantaggio Kinder (20-25), ma tre triple su qualche sbadataggine a rimbalzo della Kinder (8 offensivi per l’Ural, tendenza costante per la Kinder quest’anno) restituiscono il vantaggio ai padroni di casa (32-29).
Impatta Jaric da tre, allunga Smodis, ma arriva anche il terzo fallo di Ginobili (16’). Spazio per Bonora, ma Avleev si accende e segna il dodicesimo punto (tutti nel secondo parziale) per il massimo vantaggio (39-35). Bowie arrotonda dalla linea, l’Ural tenta la fuga e scappa a +8, mentre la Kinder spreca con Andersen stoppando l’emorragia con un contropiede di Becirovic. 6 punti di dote al thé (43-37) per i russi. Tre giocatori in doppia cifra per l’Ural (Karassev, Liadelis e Avleev) già dopo 21’, mentre la Kinder non ha niente da Ginobili.
Massimo vantaggio Ural, 53-41 sul canestro di Panov, la Kinder molla gli ormeggi ed il parziale continua; rompe il ghiaccio Jaric dopo un 12-4, ma Bologna perde la testa in campo e scivola sotto di 17 (65-48, sul fallo antisportivo di Jaric). Avleev continua a martellare la difesa, che subisce il gioco in velocità dei russi; in attacco la Kinder, che ha perso Smodis con la caviglia girata, soffre lucrando qualche punto sul finire del quarto, chiudendolo sotto di 11 (67-56).
Sembra finita, ma la Kinder ha un sussulto d’orgoglio ed a cavallo degli ultimi due quarti piazza un 14-2 che riapre i giochi (69-66 al 36’). Avleev mette due liberi, ma la tripla che fa male è quella di Liadelis, che balla sul ferro ed entra. Finisce qui, per davvero, dal 77-69 la Kinder non si rialza più. La testa è già a domenica. Contro Siena con il vento in poppa, fresca di finale di Saporta Cup.
L’Ural vince la partita nel terzo quarto, ma la Virtus ci ha provato fino in fondo, con difesa allegra, con il virgola di Ginobili (con cui l’argentino aprì se ben ricordate l’Eurolega dell’anno scorso), ma anche piazzando un 18-4 in 4 minuti che ha riaperto i giochi. Per poi crollare alla fine sulla tripla di Liadelis e sui punti di Avleev, vero mattatore di una serata inutile ma comunque vissuta insieme ad 8000 spettatori festanti.
87-78 il finale, Avleev l’uomo più indigesto: utile fare tirocinio in questo senso anche per chi verrà più avanti. Così come sarà utile lavorare su una delle costanti di quest’anno, i rimbalzi d’attacco concessi agli avversari (13 anche oggi).
In campo spazio a chi ne ha avuto, per amore o per forza, poco fino ad ora; c’è Griffith ma sta fuori Frosini, fermato dal mal di schiena. Messina spedisce Rashard nei primi cinque, e dal moro arrivano i primi due punti della Kinder. Partita a ritmi alti, la Kinder scappa avanti di 4 (3-7) ma poi incassa un 9-2 di parziale firmato da Liadelis e da Krassev (due triple). 14-14 a metà primo quarto, con Ginobili è già a sedere con due falli. Dentro Becirovic di qua, mentre Belov si gioca Bowie.
Messina dà anche spazio anche alla panchina: dentro Brkic con Smodis, che mette la tripla del sorpasso (20-21) e la Kinder chiude il primo quarto con il dai e vai Jaric – Becirovic sul 23-20. Massimo vantaggio Kinder (20-25), ma tre triple su qualche sbadataggine a rimbalzo della Kinder (8 offensivi per l’Ural, tendenza costante per la Kinder quest’anno) restituiscono il vantaggio ai padroni di casa (32-29).
Impatta Jaric da tre, allunga Smodis, ma arriva anche il terzo fallo di Ginobili (16’). Spazio per Bonora, ma Avleev si accende e segna il dodicesimo punto (tutti nel secondo parziale) per il massimo vantaggio (39-35). Bowie arrotonda dalla linea, l’Ural tenta la fuga e scappa a +8, mentre la Kinder spreca con Andersen stoppando l’emorragia con un contropiede di Becirovic. 6 punti di dote al thé (43-37) per i russi. Tre giocatori in doppia cifra per l’Ural (Karassev, Liadelis e Avleev) già dopo 21’, mentre la Kinder non ha niente da Ginobili.
Massimo vantaggio Ural, 53-41 sul canestro di Panov, la Kinder molla gli ormeggi ed il parziale continua; rompe il ghiaccio Jaric dopo un 12-4, ma Bologna perde la testa in campo e scivola sotto di 17 (65-48, sul fallo antisportivo di Jaric). Avleev continua a martellare la difesa, che subisce il gioco in velocità dei russi; in attacco la Kinder, che ha perso Smodis con la caviglia girata, soffre lucrando qualche punto sul finire del quarto, chiudendolo sotto di 11 (67-56).
Sembra finita, ma la Kinder ha un sussulto d’orgoglio ed a cavallo degli ultimi due quarti piazza un 14-2 che riapre i giochi (69-66 al 36’). Avleev mette due liberi, ma la tripla che fa male è quella di Liadelis, che balla sul ferro ed entra. Finisce qui, per davvero, dal 77-69 la Kinder non si rialza più. La testa è già a domenica. Contro Siena con il vento in poppa, fresca di finale di Saporta Cup.