Al primo esame, contro il Barça, promozione a pieni voti, ma stasera (diretta su Tele+ nero dalle 20.15) arriva quello definitivo e più difficile, nella tana della Skipper. Per andare a giocarsi l'Eurolega a Casalecchio la Benetton deve vincere e basta, anche di uno.
In caso contrario, può sperare solo perdendo con meno di 29 punti di scarto, ma allora servirà un successo della Scavolini a Barcellona (fino ad un massimo di 48 punti...). Come si vede, molto meglio contare solo sulle proprie forze. Altra serata dalle emozioni forti dunque, checchè ne dicano i maligni che già ipotizzano un tacito patto di spartizione: la Fortitudo darebbe il via libera a Treviso in Coppa per poi essere, diciamo così, ricompensata con egual moneta in campionato.
Balle, ovviamente. Benetton e Kinder alle Final Four, e la Skipper a casa: chi va poi a spiegarglielo, ai tifosi dell'aquila? Che dicono: meglio essere eliminati tutti e due. Della serie «muoia Sansone con tutti i Filistei».
«Anch'io mi aspetto una squadra motivata, perché chiaramente vorrà eliminarci, ma anche senza troppa pressione addosso - è il ragionamento di Mike D'Antoni - e questo è il modo peggiore per noi di affrontare un avversario. In quanto alle voci, mi sembrano proprio stupide, non abbiamo la minima intenzione di regalare nulla a nessuno, come loro del resto».
Quest'anno li avete battuti due volte su due, ma sempre al Palaverde.
«E quindi a Bologna sarà più dura, come è stata più dura vincere in casa della Kinder e dell'Oregon. Sappiamo quale compito ci attende, per vincere al Paladozza dovremo giocare bene e ne abbiamo la possibilità, sappiamo che ci giocheremo tutte le carte che ci restano: è la bellezza di una sfida come questa, che potremo vincere solo difendendo duro e senza farci prendere dalla frenesia».
Bologna priva di Pilutti, Basile e Savic: non è una gran disgrazia per voi...
«Mi dispiace personalmente per loro ma, certamente, da coach dico che è meglio che non ci siano. Però ne hanno tantissimi, di buoni giocatori: al posto di dieci ne faranno giocare otto, non cambia molto».
Il problema principale sarà il solito Gregor Fucka?
«Lui, Goldwire che è in forma, Milic, Meneghin, Marcelic che contro di noi ha giocato bene: ce ne sono tanti».
Voi, però, oggi state giocando una grande pallacanestro.
«Perché abbiamo migliorato la difesa. L'ho sempre detto: se vogliamo vincere qualcosa bisogna giocar bene dietro, ed infatti stiamo lottando in Italia ed Europa».
Contro le bolognesi avete un 5 su 5.
«Ed allora puntiamo al 6/6, anzi al 7/7: la prossima settimana saremo ancora lì e noi vogliamo vincere anche quella...».
Benetton al completo con Bell, Tskitishvili ed il rientro di Chikalkin, il quale ha smaltito il granuloma che l'aveva tenuto fuori a Cantù. Sarà presente al Paladozza anche un drappello di tifosi biancoverdi. Chi non potrà seguire la squadra, potrà farlo davanti Tele+ nero che, per l'occasione, proporrà una sorta di «Tutto il basket minuto per minuto», con collegamenti a Barcellona, per Barcellona-Scavolini, e a Vitoria, per Tau-Maccabi.
I precedenti. Fra Treviso e Fortitudo sono 54, con 26 affermazioni trevigiane: l'unico in ambito internazionale risale al 2000, quando la Paf eliminò i verdi al barrage per 2-0 (79-72 al Paladozza), 76-63 al Palaverde). Stasera la musica potrebbe essere diversa.
Per quanto riguarda i «cugini» della Scavolini regna un motto: provarci sino alla fine.
Silvano Focarelli
In caso contrario, può sperare solo perdendo con meno di 29 punti di scarto, ma allora servirà un successo della Scavolini a Barcellona (fino ad un massimo di 48 punti...). Come si vede, molto meglio contare solo sulle proprie forze. Altra serata dalle emozioni forti dunque, checchè ne dicano i maligni che già ipotizzano un tacito patto di spartizione: la Fortitudo darebbe il via libera a Treviso in Coppa per poi essere, diciamo così, ricompensata con egual moneta in campionato.
Balle, ovviamente. Benetton e Kinder alle Final Four, e la Skipper a casa: chi va poi a spiegarglielo, ai tifosi dell'aquila? Che dicono: meglio essere eliminati tutti e due. Della serie «muoia Sansone con tutti i Filistei».
«Anch'io mi aspetto una squadra motivata, perché chiaramente vorrà eliminarci, ma anche senza troppa pressione addosso - è il ragionamento di Mike D'Antoni - e questo è il modo peggiore per noi di affrontare un avversario. In quanto alle voci, mi sembrano proprio stupide, non abbiamo la minima intenzione di regalare nulla a nessuno, come loro del resto».
Quest'anno li avete battuti due volte su due, ma sempre al Palaverde.
«E quindi a Bologna sarà più dura, come è stata più dura vincere in casa della Kinder e dell'Oregon. Sappiamo quale compito ci attende, per vincere al Paladozza dovremo giocare bene e ne abbiamo la possibilità, sappiamo che ci giocheremo tutte le carte che ci restano: è la bellezza di una sfida come questa, che potremo vincere solo difendendo duro e senza farci prendere dalla frenesia».
Bologna priva di Pilutti, Basile e Savic: non è una gran disgrazia per voi...
«Mi dispiace personalmente per loro ma, certamente, da coach dico che è meglio che non ci siano. Però ne hanno tantissimi, di buoni giocatori: al posto di dieci ne faranno giocare otto, non cambia molto».
Il problema principale sarà il solito Gregor Fucka?
«Lui, Goldwire che è in forma, Milic, Meneghin, Marcelic che contro di noi ha giocato bene: ce ne sono tanti».
Voi, però, oggi state giocando una grande pallacanestro.
«Perché abbiamo migliorato la difesa. L'ho sempre detto: se vogliamo vincere qualcosa bisogna giocar bene dietro, ed infatti stiamo lottando in Italia ed Europa».
Contro le bolognesi avete un 5 su 5.
«Ed allora puntiamo al 6/6, anzi al 7/7: la prossima settimana saremo ancora lì e noi vogliamo vincere anche quella...».
Benetton al completo con Bell, Tskitishvili ed il rientro di Chikalkin, il quale ha smaltito il granuloma che l'aveva tenuto fuori a Cantù. Sarà presente al Paladozza anche un drappello di tifosi biancoverdi. Chi non potrà seguire la squadra, potrà farlo davanti Tele+ nero che, per l'occasione, proporrà una sorta di «Tutto il basket minuto per minuto», con collegamenti a Barcellona, per Barcellona-Scavolini, e a Vitoria, per Tau-Maccabi.
I precedenti. Fra Treviso e Fortitudo sono 54, con 26 affermazioni trevigiane: l'unico in ambito internazionale risale al 2000, quando la Paf eliminò i verdi al barrage per 2-0 (79-72 al Paladozza), 76-63 al Palaverde). Stasera la musica potrebbe essere diversa.
Per quanto riguarda i «cugini» della Scavolini regna un motto: provarci sino alla fine.
Silvano Focarelli