ROSETO. «Muore lentamente chi evita una passione..., chi non capovolge il tavolo..., chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno..., ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare...". Sono passi tratti da una delle poesie più belle di Pablo Neruda che inquadrano, in qualche modo, questi giorni di una primavera ancora incerta sul da farsi, così come il destino del basket rosetano.
L'incertezza è il tema dominante anche a Roseto dove ci si interroga sul futuro della pallacanestro con il triste presentimento che tutto stia malinconicamente per finire. Che scenda il sipario su una stagione irripetibile e che si debba ricominciare dalla serie C.
Il match contro la Muller Verona di mercoledì 24 potrebbe essere, per l'Euro Roseto e per tutti gli appassionati della palla a spicchi, una partita dal valore numismatico inestimabile, perché potrebbe essere l'ultima disputata in serie A1, almeno fino a quando non tornerà a mettersi in atto la teoria filosofica dei "corsi e ricorsi storici" di Giovan Battista Vico.
Dopodomani scade l'ultimatum e nello studio del notaio De Galitis non risultano essere pervenute offerte concrete per rilevare la maggioranza delle quote in possesso dell'attuale proprietario Martinelli.
Chi sono, in alternativa a Roseto, i possibili acquirenti del titolo sportivo di A1? Napoli sembrerebbe in pole position, per non dire l'unica o, se preferite, la più credibile, a dare vita ad una sorta di Tirreno-Adriatico al contrario, che lascerebbe l'amaro in bocca a molti, di certo non all'industriale napoletano Maione che già l'anno scorso contattò Martinelli per precorrere i tempi.
Un'altra pretendente potrebbe essere Genova che, reduce da un paio di stagioni deludenti dal punto di vista calcistico, si è riscoperta affamata di grande basket nell'autunno scorso quando la città rispose entusiasticamente all'evento Supercoppa.
Più remoto appare, infine, l'interessamento di Firenze mentre è infondato quello di Montecatini, che avrebbe già assunto il controllo della B1 di Massa e Cozzile.
E Roseto cosa fa? Nulla di cui si abbia notizia, visto che la cordata (ma la si può davvero chiamare così?) ha chiesto il rispetto della privacy e che nessuna offerta, sia pure simbolica, di un solo euro, è stata presentata alla controparte intenzionata a cedere.
Il sindaco, dal suo canto, ha promesso un interessamento e incontrerà degli imprenditori e quindi, domani, Martinelli. Basta che non sia troppo tardi.
Giorgio Pomponi
L'incertezza è il tema dominante anche a Roseto dove ci si interroga sul futuro della pallacanestro con il triste presentimento che tutto stia malinconicamente per finire. Che scenda il sipario su una stagione irripetibile e che si debba ricominciare dalla serie C.
Il match contro la Muller Verona di mercoledì 24 potrebbe essere, per l'Euro Roseto e per tutti gli appassionati della palla a spicchi, una partita dal valore numismatico inestimabile, perché potrebbe essere l'ultima disputata in serie A1, almeno fino a quando non tornerà a mettersi in atto la teoria filosofica dei "corsi e ricorsi storici" di Giovan Battista Vico.
Dopodomani scade l'ultimatum e nello studio del notaio De Galitis non risultano essere pervenute offerte concrete per rilevare la maggioranza delle quote in possesso dell'attuale proprietario Martinelli.
Chi sono, in alternativa a Roseto, i possibili acquirenti del titolo sportivo di A1? Napoli sembrerebbe in pole position, per non dire l'unica o, se preferite, la più credibile, a dare vita ad una sorta di Tirreno-Adriatico al contrario, che lascerebbe l'amaro in bocca a molti, di certo non all'industriale napoletano Maione che già l'anno scorso contattò Martinelli per precorrere i tempi.
Un'altra pretendente potrebbe essere Genova che, reduce da un paio di stagioni deludenti dal punto di vista calcistico, si è riscoperta affamata di grande basket nell'autunno scorso quando la città rispose entusiasticamente all'evento Supercoppa.
Più remoto appare, infine, l'interessamento di Firenze mentre è infondato quello di Montecatini, che avrebbe già assunto il controllo della B1 di Massa e Cozzile.
E Roseto cosa fa? Nulla di cui si abbia notizia, visto che la cordata (ma la si può davvero chiamare così?) ha chiesto il rispetto della privacy e che nessuna offerta, sia pure simbolica, di un solo euro, è stata presentata alla controparte intenzionata a cedere.
Il sindaco, dal suo canto, ha promesso un interessamento e incontrerà degli imprenditori e quindi, domani, Martinelli. Basta che non sia troppo tardi.
Giorgio Pomponi