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Riva bandiera con Marzorati

Secondo nella classifica di canturio della storia dopo Marzorati

CANTU’ – Dal sondaggio è dunque risultato che Antonello Riva, attuale capitano biancoblù, è, dopo Pierluigi Marzorati, la bandiera della Pallacanestro Cantù, uno di quei giocatori che si identificano con una maglia, cosa molto rara nello sport di oggigiorno.
Così, abbiamo chiesto ad Antonello Riva cosa ne pensa di questa votazione del pubblico di internet che ha visto Marzorati trionfare con 1131 voti e lui stesso piazzarsi in seconda posizione con 887 preferenze.
“Si, mi sembra che il risultato rispecchi la realtà - spiega Riva – senza nulla togliere a tutti gli altri giocatori che sono stati in passato molto importanti per Cantù. Penso che Marzorati possa essere considerato il giocatore emblema, bandiera, di questa società: nato, cresciuto e rimasto con la Pallacanestro Cantù, ha portato poi la squadra a tutti i più grandi successi. Sono dunque d’accordo con questo risultato”.
Dal basket virtuale a quello giocato. Dopo la sconfitta interna contro la Benetton, ora alla Oregon tocca una trasferta impegnativa come quella di Roma contro la Wurth, una squadra partita male ad inizio stagione per via di un lungo periodo di “lavori in corso”, e ripresasi solamente durante il girone di ritorno.
Antonello, questa trasferta non capita proprio nel miglior periodo possibile?
“Si, siamo un po’ sfortunati in questo momento, nel senso che abbiamo trovato Treviso nel suo momento migliore in quanto ha sistemati certi automatismi importanti ed ha inserito un giocatore che presto diventerà fondamentale come Charlie Bell. Lo stesso si può dire per Roma perché dopo le difficoltà iniziali hanno trovato la quadratura del cerchio. Myers ha perso tanto ad inizio stagione saltando in pratica la preparazione estiva ma ora sembra essere tornato in gran forma. Affrontiamo quindi una squadra in ottima salute che negli ultimi mesi è riuscita a risalire la china”.
Quale pensi possa essere il tema tattico della partita?
“Sicuramente noi abbiamo un’arma molto importante che è quella di avere un giocatore come Bootsy Thornton che ci permetterà di limitare in qualche maniera Carlton Myers. Sicuramente, limitando lui, possiamo già considerarci a buon punto per raggiungere un eventuale vittoria”.
Ora, dopo la sconfitta con Treviso, la Oregon è appaiata in classifica a Siena con la quale non ha però la differenza canestri a favore. A tre giornate dalla fine, quante possibilità ha ancora Cantù per poter entrare nelle prime quattro?
“Io penso che Cantù sia a livello delle primissime perché è vero che abbiamo perso con Treviso ma bisogna dire che loro hanno tirato con più del 70% da due e più del 40% da tre, facendo una signora partita. Da parte nostra, invece, non abbiamo certo giocato la miglior gara e questo è confortante se vediamo che alla fine il margine è stato abbastanza esiguo. Noi abbiamo un calendario non semplice che ci metterà di fronte a formazioni in cerca di punti per raggiungere i propri obiettivi. Anche Siena ha due trasferte difficili è questo ci fa ben sperare. Penso che con almeno due vittorie potremmo raggiungere il quarto posto”.
Simone Giofrè
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