SIENA — Tutti pazzi per la Mens Sana! E come non esserlo, dopo aver conquistato la finale della Coppa Saporta, che i biancoverdi il 30 aprile alle 20,30 a Lione contenderanno agli spagnoli del Pamesa Valencia, vincitori anche ieri (53-58) in casa dei polacchi del Wloclawek.
Il successo di 29 punti nella partita di andata contro l'Hapoel era stata una premessa abbastanza consistente, ma le partite di Coppa riservano molto spesso sorprese, che invece la Montepaschi ha ricacciato alla grande, fornendo a Tel Aviv una prestazione di grande autorevolezza e responsabilità, non solo sul parquet, garantendo alla manifestazione la massima regolarità con una presenza in condizioni ambientali non certo pari a tutte le altre competizioni.
La società biancoverde ed i giocatori sono stati invece all'altezza della situazione, meritando stima e considerazione non solo da parte degli avversari e degli sportivi israeliani, ma anche a livello internazionale, assicurandosi rispetto sia sul piano tecnico che diplomatico.
E ieri, in viale Sclavo, lo «scroscio» dei complimenti e degli applausi, piovuti da tutta Italia, da tantissimi tifosi della Mens Sana ed anche da tutte le massime cariche istituzionali, Comune, Provincia, Monte dei Paschi Spa, Fondazione, che con il loro sostegno sono stati partecipi ed hanno reso possibile il «miracolo» di una stagione che si vuole allungare il più possibile.
Gli stessi giocatori biancoverdi, l'allenatore Ataman, i vertici dirigenziali, Morrocchi e Minucci, sono motivatissimi a realizzare un sogno che un'intera città fa sempre più proprio, quello di portare a Siena un alloro pregiato che gratifichi la passione di generazioni di appassionati e sostenitori.
Finalista in Coppa Italia, finalista in Coppa Saporta, la Mens Sana sta confermando di non essere una meteora ma una realtà concreta nel panorama del basket, dove intende con forza recitare un ruolo da protagonista. Una presenza che però deve essere ribadita di continuo, costringendo i suoi attori, in primo luogo i giocatori, ad uno sforzo sovrumano. Come dovrà essere questo finale di campionato, visto che già da oggi pomeriggio i biancoverdi si ripresenteranno in campo, per preparare la sfida alla Kinder Bologna. E' la terz'ultima delle «battaglie» da combattere nella stagione regolare, dove la Mens Sana sta inseguendo un altro grande obiettivo, ambiziosissimo: l'unico posto rimasto a disposizione per l'Eurolega.
Patrizio Forci
Il successo di 29 punti nella partita di andata contro l'Hapoel era stata una premessa abbastanza consistente, ma le partite di Coppa riservano molto spesso sorprese, che invece la Montepaschi ha ricacciato alla grande, fornendo a Tel Aviv una prestazione di grande autorevolezza e responsabilità, non solo sul parquet, garantendo alla manifestazione la massima regolarità con una presenza in condizioni ambientali non certo pari a tutte le altre competizioni.
La società biancoverde ed i giocatori sono stati invece all'altezza della situazione, meritando stima e considerazione non solo da parte degli avversari e degli sportivi israeliani, ma anche a livello internazionale, assicurandosi rispetto sia sul piano tecnico che diplomatico.
E ieri, in viale Sclavo, lo «scroscio» dei complimenti e degli applausi, piovuti da tutta Italia, da tantissimi tifosi della Mens Sana ed anche da tutte le massime cariche istituzionali, Comune, Provincia, Monte dei Paschi Spa, Fondazione, che con il loro sostegno sono stati partecipi ed hanno reso possibile il «miracolo» di una stagione che si vuole allungare il più possibile.
Gli stessi giocatori biancoverdi, l'allenatore Ataman, i vertici dirigenziali, Morrocchi e Minucci, sono motivatissimi a realizzare un sogno che un'intera città fa sempre più proprio, quello di portare a Siena un alloro pregiato che gratifichi la passione di generazioni di appassionati e sostenitori.
Finalista in Coppa Italia, finalista in Coppa Saporta, la Mens Sana sta confermando di non essere una meteora ma una realtà concreta nel panorama del basket, dove intende con forza recitare un ruolo da protagonista. Una presenza che però deve essere ribadita di continuo, costringendo i suoi attori, in primo luogo i giocatori, ad uno sforzo sovrumano. Come dovrà essere questo finale di campionato, visto che già da oggi pomeriggio i biancoverdi si ripresenteranno in campo, per preparare la sfida alla Kinder Bologna. E' la terz'ultima delle «battaglie» da combattere nella stagione regolare, dove la Mens Sana sta inseguendo un altro grande obiettivo, ambiziosissimo: l'unico posto rimasto a disposizione per l'Eurolega.
Patrizio Forci