FILLATTICE: Fazzi 9, Heal 16, Romboli 6, Ambrassa 6, Bailey 26, Respert 5, Williams 13, Gray 6, Loriga 7, Casadio 2. All.: Mazzon. MASER: Antinori 7, Palmieri 1, Sigon, Maran 18, Cotani 22, Brembilla 18, Barbieri 11, Poli ne, Benzi 5. All.: Zappi.
FAENZA - Imola è senza Savio, il cui problema agli adduttori richiederà 10 giorni di sosta, in pratica fino al match contro l’Oregon. La risonanza magnetica ha infatti evidenziato uno stiramento, che costringerà il lungo veneto al riposo assoluto, poi mercoledì 23 in un modo o nell’altro l’ex Siena sarà della partita. All’appello manca pure Moltedo, la cui infiammazione agli adduttori consiglia un po’ di cautela, meglio non forzare per un’inutile amichevole, in vista della volata decisiva della stagione. Mazzon butta quindi dentro Gray e Williams, per contrastare la solidità fisica di una Maser alle porte dei play-off, incarnata dalla straripante esplosività di Cotani e dalla robustezza di Barbieri. Gli emiliani ci tengono a fare bella figura e non a caso partono alla grande, con Cotani ad infilare 9 punti quasi consecutivi e la difesa brava a togliere la transizione ai biancorossi. Come avviene nelle amichevoli di metà settimana il più forte è sempre svogliato e prima di imbastire qualcosa di decente Imola va sotto per 11-4, mostrando un Heal formato “gioco per i compagni” ed il Bailey vecchia maniera (tanta indecisione, nessun uno contro uno). Le cose cambiano quando dalla panchina escono Respert e Loriga: il primo dimostra di avere feeling con Heal, il secondo lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo della propria vita ed aumenta l’intensità di Imola. Due bombe di Heal, qualche concessione arbitrale e soprattutto le brutte percentuali della Maser girano la frittata, ma la sostanza di una Fillattice “distrattina” non cambia. Nel secondo quarto Mazzon apre la strada delle rotazioni, c’è spazio anche per gli indigeni Romboli e Fazzi, mentre la carenza di lunghi spinge l’Andrea Costa verso la soluzione pesarese dei quattro piccoli. La spina nel fianco è il friulano Maran, tiratore puro da 12 punti in 10’, peraltro ben imbeccato da Palmieri (uno dei segreti meglio custoditi di questo Ozzano) e affiancato da Cotani. Il punteggio così va avanti sui binari dell’equilibrio e la Fillattice si aggiudica la frazione grazie a 2’ di buona difesa, figlia della pressione di Fazzi e Bailey. Qualcosa di meglio si vede nella frazione successiva, di gran lunga la più viva e “dura” del pomeriggio faentino, con Imola avanti per 8-4 (buone rotazioni e contropiede chiuso da Bailey) ed Ozzano mai doma a reagire sulle ali di Antinori (5 punti dell’ex Roma nell’8-0 Maser). La benzina mentale però finisce presto ed una tripla allo scadere di Maran manda in corto circuito la Fillattice, costringendo Mazzon al triplo cambio (fuori gli esterni). Nuovo sprint e volata decisa da 4 punti di capitan Fazzi, che non lesina energie nella propria metà campo, dando l’esempio ad un resto della banda forse troppo rilassata. Gli ultimi esperimenti si chiamano zona per Imola e doppio play (Antinori-Palmieri) per Ozzano, però l’atmosfera è già quella della scampagnata, all’insegna delle forzature e delle amnesia difensive. Ci vuole il doppio mini-supplementare per decretare la vittoria platonica di Imola, con Heal e Bailey sugli scudi. Oggi nuova amichevole di Imola, che alle 18 se la vedrà con il Castelmaggiore di Legadue. Intanto Livorno butta dentro Reggie Slater e tenta una nuova carta per togliere l’A1 alla Fillattice.
Riccardo Rossi
FAENZA - Imola è senza Savio, il cui problema agli adduttori richiederà 10 giorni di sosta, in pratica fino al match contro l’Oregon. La risonanza magnetica ha infatti evidenziato uno stiramento, che costringerà il lungo veneto al riposo assoluto, poi mercoledì 23 in un modo o nell’altro l’ex Siena sarà della partita. All’appello manca pure Moltedo, la cui infiammazione agli adduttori consiglia un po’ di cautela, meglio non forzare per un’inutile amichevole, in vista della volata decisiva della stagione. Mazzon butta quindi dentro Gray e Williams, per contrastare la solidità fisica di una Maser alle porte dei play-off, incarnata dalla straripante esplosività di Cotani e dalla robustezza di Barbieri. Gli emiliani ci tengono a fare bella figura e non a caso partono alla grande, con Cotani ad infilare 9 punti quasi consecutivi e la difesa brava a togliere la transizione ai biancorossi. Come avviene nelle amichevoli di metà settimana il più forte è sempre svogliato e prima di imbastire qualcosa di decente Imola va sotto per 11-4, mostrando un Heal formato “gioco per i compagni” ed il Bailey vecchia maniera (tanta indecisione, nessun uno contro uno). Le cose cambiano quando dalla panchina escono Respert e Loriga: il primo dimostra di avere feeling con Heal, il secondo lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo della propria vita ed aumenta l’intensità di Imola. Due bombe di Heal, qualche concessione arbitrale e soprattutto le brutte percentuali della Maser girano la frittata, ma la sostanza di una Fillattice “distrattina” non cambia. Nel secondo quarto Mazzon apre la strada delle rotazioni, c’è spazio anche per gli indigeni Romboli e Fazzi, mentre la carenza di lunghi spinge l’Andrea Costa verso la soluzione pesarese dei quattro piccoli. La spina nel fianco è il friulano Maran, tiratore puro da 12 punti in 10’, peraltro ben imbeccato da Palmieri (uno dei segreti meglio custoditi di questo Ozzano) e affiancato da Cotani. Il punteggio così va avanti sui binari dell’equilibrio e la Fillattice si aggiudica la frazione grazie a 2’ di buona difesa, figlia della pressione di Fazzi e Bailey. Qualcosa di meglio si vede nella frazione successiva, di gran lunga la più viva e “dura” del pomeriggio faentino, con Imola avanti per 8-4 (buone rotazioni e contropiede chiuso da Bailey) ed Ozzano mai doma a reagire sulle ali di Antinori (5 punti dell’ex Roma nell’8-0 Maser). La benzina mentale però finisce presto ed una tripla allo scadere di Maran manda in corto circuito la Fillattice, costringendo Mazzon al triplo cambio (fuori gli esterni). Nuovo sprint e volata decisa da 4 punti di capitan Fazzi, che non lesina energie nella propria metà campo, dando l’esempio ad un resto della banda forse troppo rilassata. Gli ultimi esperimenti si chiamano zona per Imola e doppio play (Antinori-Palmieri) per Ozzano, però l’atmosfera è già quella della scampagnata, all’insegna delle forzature e delle amnesia difensive. Ci vuole il doppio mini-supplementare per decretare la vittoria platonica di Imola, con Heal e Bailey sugli scudi. Oggi nuova amichevole di Imola, che alle 18 se la vedrà con il Castelmaggiore di Legadue. Intanto Livorno butta dentro Reggie Slater e tenta una nuova carta per togliere l’A1 alla Fillattice.
Riccardo Rossi