ROSETO - L'opzione per far rimanere il Roseto Basket a Roseto sembra che scada il 20 aprile. Cioè domani. Il lavorio di queste ore è soltanto percepibile, anche perchè le grandi trattative si concludono al riparo da occhi indiscreti. Il Comune di Roseto sta tenendo aperto un tavolo di trattative, fungendo a mo' di garante dell'effettivo impegno per rilevare le quote di Michele Martinelli. Oggi, nel pomeriggio, Michele Martinelli e il primo cittadino di Roseto, Franco Di Bonaventura, dovrebbero incontrarsi per fare il punto della situazione. Che novità ci sono? Poche guardando l'ufficialità, visto che il Notaio De Galitiis sembra aspetti ancora offerte reali. Qualcuna a voler raschiare il barile delle voci. La questione relativa alla cordata intenzionata a rilevare le quote di Martinelli pare stia in questi termini: il Notaio coordina un gruppo di imprenditori che dovrebbe rilevare una quota minoritaria (pare intorno al 30%), mentre l'odierno sponsor sarebbe disponibile a rilevare il restante 70%. Ovviamente, il condizionale è d'obbligo, anche se riunioni ci sono state e alcuni imprenditori si sono seduti intorno al tavolo. Ma non basta. Perchè un imprenditore che possa definirsi tale non staccherebbe mai un assegno, sapendo che è solo il primo versamento di una rata che durerà finchè dura il basket a Roseto. Gli imprenditori vogliono certezze e referenti chiari, ma per avere tutto questo devono almeno avviare una trattativa e proporre soluzioni o contribuire a proporne. Snoccioliamo qualche problema e proviamo a mettere in campo le risposte. Chi garantisce i soldi versati? Bisogna trovare una persona che abbia carisma e credibilità. A Roseto c'è già Valerio Bianchini, ma si potrebbe anche ricontattare Paolo Moretti, senza tralasciare la preziosa funzione che, anche in futuro, Capitan Mario Boni potrebbe continuare a svolgere nelle vesti di uomo-squadra. Di quante persone c'è bisogno operativamente? Poche ma buone, perchè potrebbero bastare due dirigenti (uno per la gestione economica e di marketing e uno per quella tecnica) e altri due o tre collaboratori fidati. Cosa si potrebbe fare a Roseto? Innanzitutto rilanciare il settore giovanile e ritrovare "volontari del basket" e genitori appassionati, coinvolgere fattivamente le istituzioni con progetti di partnership concrete, fungere, con la prima squadra, da "portabandiera" della cittadina in tutta Italia, avendo contributi dagli operatori economici. Ma ci sono anche le scuole e c'è l'Università, che nella vicina Atri ha master in scienza dello sport. Quindi azioni mirate, progetti articolati per far sì che la squadra di A sia il fiore all'occhiello e il catalizzatore di un circuito economico. Si può fare. E se le idee ci sono e le risorse vengono attratte dalle idee, manca solo l'individuazione di persone fidate per la gestione. Chi vuole bene a Roseto deve muoversi adesso.
Luca Maggitti
Luca Maggitti
