ROSETO - Roseto vince a Imola una gara cruciale per il discorso salvezza, dimostra di aver assorbito nel migliore dei modi la contestazione ricevuta dai propri tifosi dopo la sconfitta casalinga contro Cantù e, soprattutto, si posiziona a quota 22 punti, insieme a Biella (che però deve ancora riposare), nell'ultimo posto utile per disputare i play off scudetto. Niente male per una squadra che solo giovedì scorso era apparsa priva di fiato e idee. Certo, a Imola non sono mancate le distrazioni e le sbavature, ma è un dato di fatto che la squadra è stata in partita dal primo all'ultimo minuto, applicandosi di più in difesa e rimanendo con i nervi saldi anche quando Hicks, Gilmore e Sims sono usciti per 5 falli. Superba la prova di Boni, ottima quella di uno Swinson sempre più in crescita, da applausi quella di Grant e del giovane Ruggiero, anche se c'è da dire che nessuno si è tirato indietro e che anche il più in crisi fra gli squali, e cioè Alvin Sims, ha provato a dare il suo contributo. Una vittoria che è un'iniezione di fiducia per l'Euro Roseto di Coach Bruno Impaloni, anche perchè venuta nel momento in cui, forse, nessuno l'aspettava: «Sicuramente - dichiara il Coach rosetano - è venuta nel nostro momento più difficile. Sapevamo di poter battere Imola, ma per loro era la partita della vita. Credo quindi che i nostri meriti vadano evidenziati». E vanno evidenziate anche le scelte tecniche, che Coach Impaloni ha potuto fare avendo un roster completo e profondo dal quale attingere: «Per quanto riguarda gli esterni, alcune rotazioni sono state obbligate dai falli, anche se Ruggiero è stata una scelta voluta per dare più equilibrio e idee in attacco, cercando di portare avanti i giochi. Per quanto riguarda invece i lunghi, ho scelto di giocare con due "quattro" come Grant e Swinson perchè Imola non aveva lunghi di peso da contrapporre. Il loro miglior giocatore spalle a canestro era Williams, ma Swinson lo teneva benissimo. Ho anche pensato di dare qualche minuto ad Aaaron, ma con il passare dei minuti, vedendo la sua forma fisica, ho preferito tenerlo in campo. Avere un buon gruppo di giocatori ha questi vantaggi. Già domenica prossima, contro i lunghi più pesanti di Siena, dovremo chiedere gli straordinari a Lockhart e Watson, che a Imola hanno giocato poco». Una vittoria, quella di Imola, venuta dopo la brutta contestazione seguita al capitombolo interno contro Cantù: «I ragazzi - afferma Impaloni - erano responsabilizzati e sentivano l'impegno, prova ne sia l'esultanza davvero unita che tutti hanno avuto al termine della gara. Venivamo da un momento molto particolare e, secondo me, avevamo accusato più la sconfitta di Udine che quella contro Cantù, dove forse avevamo finito la benzina e non potevamo dare di più. Spero proprio che questa vittoria sia stata la nostra buona occasione, sfruttata, di ricucire il rapporto con i nostri tifosi». Impaloni guarda al futuro con fiducia e con un gruppo in crescita: «La squadra sta amalgamandosi sempre di più e ognuno capisce sempre meglio il proprio ruolo e cosa ci si aspetta da lui». Ultima riflessione su Sims, in crisi da qualche gara: «Un momento di calo è fisiologico - conclude Impaloni - e Alvin sta avendo il suo. Deve lavorare molto per superarlo, perchè mentalmente è meno maturo di quanto possa sembrare. Io metto la mano sul fuoco sulla sua lealtà e so che dà sempre il massimo. Spero che la vittoria gli dia fiducia».
Luca Maggitti
Luca Maggitti