Men o due alla gara più delicata della stagione. La Müller la sta preparando col lavoro in palestra, senza particolari tensioni. C’è la consapevolezza di poter mettere fine, domenica al Palaolimpia, ad una stagione tribolata e "respirare" almeno nelle ultime due partite. «Siamo arrivati all’ultima settimana - commenta Marco Carraretto - in una posizione non tranquillissima di classifica e dobbiamo cercare di conquistare altri due punti per non dover fare affidamento sulle disgrazie altrui per salvarci. Siamo confortati dalle ultime prestazioni, nelle quali abbiamo ritrovato quell’identità che ha contraddistinto tutta la nostra stagione».
La partita con Fabriano è la più delicata delle tre che ancora mancano alla fine, ma Carraretto osserva che «tutte sono delicate, tutte da affrontare allo stesso modo, sia per la classifica, sia per dimostrazione che, in questo anno così difficile, inspiegabile anche da parte nostra, abbiamo voglia di dimostrare sempre e comunque quello che valiamo, per noi, per il nostro prestigio e perchè una retrocessione non fa piacere ad alcuno».
Fabriano è "osso duro" «perchè sta giocando bene, perchè ha ritrovato un realizzatore, il migliore della A1, come Monroe, perchè vorrà i due punti per consolidare la sua posizione nella griglia di partenza dei play off, perchè è, comunque, una squadra completa, dotata di un notevole potenziale offensivo». «E’ una gara importante per noi, ma anche per loro» , sottolinea Carraretto.
Ricordando quella dell’andata, lo spauracchio sembra essere Chandler Thompson «ma non dobbiamo guardare - dice la guardia-play gialloblù - se abbiamo l’uomo giusto per marcarlo o meno, perchè tutti dobbiamo aiutarci». «All’andata - ricorda Carraretto - riuscimmo a limitare molto bene Monroe. Fabriano è squadra nella quale se uno ha una giornata storta può trovare subito l’alternativa, perchè molto completa in ogni ruolo. Starà a noi contrapporre una grande prova difensiva».
Non è mai facile vincere la partita che bisognerebbe vincere per forza, anche se Verona ci è già riuscita contro Imola. «E’ indubbio - ammette Carraretto - che Fabriano si presenterà con un pizzico di tranquillità in più rispetto alla nostra. Noi corriamo per la salvezza, loro per i play off. E noi ci portiamo sempre dentro e dietro i problemi della società. Ma domenica dovremo pensare solo ad una cosa: a vincere. Anche quella con Imola era una gara anticipata da questo imperativo. Ma, a dire il vero, noi abbiamo considerato tutte le partite che abbiamo giocato dopo la partenza di Turner e Fajardo come grande occasione per compiere passi avanti verso la salvezza. Qualche occasione l’abbiamo, indubbiamente, perduta o perchè non abbiamo affrontato l’incontro nel modo più corretto o perchè abbiamo trovato avversarie più forti di noi. Ma nelle ultime partite siamo sensibilmente migliorati».
Quella con Siena ha lasciato qualche preoccupazione per la condizione dei due play gialloblù, Rombaldoni e Carraretto, ma Marco le cancella. «Non penso - dice - vi siano state prove sotto tono da parte nostra. A Siena, il nostro gioco era basato molto sul contropiede e quando facciamo viaggiare la palla non si va spesso al tiro. Avevamo, tra l’altro, l’importante compito di limitare Stefanov e Naumoski, i loro leader: magari non ci siamo riusciti come in altre gare, ma è indubbio che Stefanov sia stato bravo a bilanciare le limitate penetrazioni, che gli abbiamo tolto, con la precisione nel tiro da fuori».
La Müller conta, per domenica, sull’apporto del pubblico. L’importanza della partita meriterebbe un Palaolimpia stracolmo. «Farebbe piacere - dice Carraretto - avere un palazzetto pieno: significherebbe che la città ci sarebbe vicina. Noi abbiamo sempre cercato, nel bene e nel male, di far divertire la gente. A volte ci siamo riusciti. Ci sono stati tifosi, encomiabili, che ci hanno seguito dappertutto. Ma domenica avremmo veramente bisogno di tutti».
Renzo Puliero
La partita con Fabriano è la più delicata delle tre che ancora mancano alla fine, ma Carraretto osserva che «tutte sono delicate, tutte da affrontare allo stesso modo, sia per la classifica, sia per dimostrazione che, in questo anno così difficile, inspiegabile anche da parte nostra, abbiamo voglia di dimostrare sempre e comunque quello che valiamo, per noi, per il nostro prestigio e perchè una retrocessione non fa piacere ad alcuno».
Fabriano è "osso duro" «perchè sta giocando bene, perchè ha ritrovato un realizzatore, il migliore della A1, come Monroe, perchè vorrà i due punti per consolidare la sua posizione nella griglia di partenza dei play off, perchè è, comunque, una squadra completa, dotata di un notevole potenziale offensivo». «E’ una gara importante per noi, ma anche per loro» , sottolinea Carraretto.
Ricordando quella dell’andata, lo spauracchio sembra essere Chandler Thompson «ma non dobbiamo guardare - dice la guardia-play gialloblù - se abbiamo l’uomo giusto per marcarlo o meno, perchè tutti dobbiamo aiutarci». «All’andata - ricorda Carraretto - riuscimmo a limitare molto bene Monroe. Fabriano è squadra nella quale se uno ha una giornata storta può trovare subito l’alternativa, perchè molto completa in ogni ruolo. Starà a noi contrapporre una grande prova difensiva».
Non è mai facile vincere la partita che bisognerebbe vincere per forza, anche se Verona ci è già riuscita contro Imola. «E’ indubbio - ammette Carraretto - che Fabriano si presenterà con un pizzico di tranquillità in più rispetto alla nostra. Noi corriamo per la salvezza, loro per i play off. E noi ci portiamo sempre dentro e dietro i problemi della società. Ma domenica dovremo pensare solo ad una cosa: a vincere. Anche quella con Imola era una gara anticipata da questo imperativo. Ma, a dire il vero, noi abbiamo considerato tutte le partite che abbiamo giocato dopo la partenza di Turner e Fajardo come grande occasione per compiere passi avanti verso la salvezza. Qualche occasione l’abbiamo, indubbiamente, perduta o perchè non abbiamo affrontato l’incontro nel modo più corretto o perchè abbiamo trovato avversarie più forti di noi. Ma nelle ultime partite siamo sensibilmente migliorati».
Quella con Siena ha lasciato qualche preoccupazione per la condizione dei due play gialloblù, Rombaldoni e Carraretto, ma Marco le cancella. «Non penso - dice - vi siano state prove sotto tono da parte nostra. A Siena, il nostro gioco era basato molto sul contropiede e quando facciamo viaggiare la palla non si va spesso al tiro. Avevamo, tra l’altro, l’importante compito di limitare Stefanov e Naumoski, i loro leader: magari non ci siamo riusciti come in altre gare, ma è indubbio che Stefanov sia stato bravo a bilanciare le limitate penetrazioni, che gli abbiamo tolto, con la precisione nel tiro da fuori».
La Müller conta, per domenica, sull’apporto del pubblico. L’importanza della partita meriterebbe un Palaolimpia stracolmo. «Farebbe piacere - dice Carraretto - avere un palazzetto pieno: significherebbe che la città ci sarebbe vicina. Noi abbiamo sempre cercato, nel bene e nel male, di far divertire la gente. A volte ci siamo riusciti. Ci sono stati tifosi, encomiabili, che ci hanno seguito dappertutto. Ma domenica avremmo veramente bisogno di tutti».
Renzo Puliero