Qualunque siano state le ragioni dell'eliminazione (aldilà dei numeri che sono inappellabili) e qualsiasi siano i rammarichi per l’eliminazione della Fortitudo, l’Eurolega deve diventare per la Skipper un ricordo. Come ha detto Boniciolli, fare bene in campionato deve diventare per forza di cose l’obiettivo della Effe, senza considerare lo scudetto una specie di "ultima spiaggia", definizione ridicola e riduttiva per chi resta fuori dalle altre competizioni.
La gestione del risultato e del conseguente momento in questo senso è altrettanto importante, cercando di trasformare la delusione in stimoli positivi. Non tutto il male viene per nuocere, e se vogliamo pur nella serata d'addio all'Eurolega 2002, pur contro una squadra che in fatto di motivazioni ne aveva di più (Benetton, appunto) e che soprattutto ne ha di più (e non solo della Skipper) ora come ora in termini di forma, la Skipper ha sì inseguito per 35 minuti rimettendo però in discussione il tutto nel finale.
Da –19 a meno 4, con un 15-2 veemente la Skipper si è riportata in partita. La rimonta può anche servire da monito, almeno per la Benetton stessa che tornerà a Bologna mercoledì prossimo, proprio dopo la trasferta di Pesaro. E’ una settimana chiave per la Skipper nella volata per il primo posto; la Benetton stessa sarà impegnata tra le mura amiche quando l’Aquila sarà di scena al BPA Palas (domenica sera alle 20,30). Lo scontro decisivo sarà però quello di mercoledì al PalaDozza; vincendo quello, anche lasciando disgraziatamente due punti per strada tra Pesaro e Reggio Calabria, la Fortitudo avrebbe comunque buone chances di chiudere prima.
Come chiede Boniciolli alla sorte, il futuro della Effe scudata è per forza di cose legata al recupero di chi, come Pilutti (nei dieci ma ancora indietro) e Basile ha per ora potuto dare poco. O niente.
Incerta è ancora la posizione di Gianluca: il playmaker biancoblù ha provato solo ieri a svolgere parte dell’allenamento con la squadra. E’ possibile (ma ancora non si sa quanto probabile) che Baso vada nei dieci domenica contro la Scavolini, ma l’obiettivo resta quello di cercare di spremere da lui qualche minuto di contributo contro Treviso tra sei giorni. La squadra, dopo una mattinata di corvè al Futurshow, è tornata in palestra, l’unica ricetta possibile per assorbire la delusione e cercare di rialzare la testa.
La gestione del risultato e del conseguente momento in questo senso è altrettanto importante, cercando di trasformare la delusione in stimoli positivi. Non tutto il male viene per nuocere, e se vogliamo pur nella serata d'addio all'Eurolega 2002, pur contro una squadra che in fatto di motivazioni ne aveva di più (Benetton, appunto) e che soprattutto ne ha di più (e non solo della Skipper) ora come ora in termini di forma, la Skipper ha sì inseguito per 35 minuti rimettendo però in discussione il tutto nel finale.
Da –19 a meno 4, con un 15-2 veemente la Skipper si è riportata in partita. La rimonta può anche servire da monito, almeno per la Benetton stessa che tornerà a Bologna mercoledì prossimo, proprio dopo la trasferta di Pesaro. E’ una settimana chiave per la Skipper nella volata per il primo posto; la Benetton stessa sarà impegnata tra le mura amiche quando l’Aquila sarà di scena al BPA Palas (domenica sera alle 20,30). Lo scontro decisivo sarà però quello di mercoledì al PalaDozza; vincendo quello, anche lasciando disgraziatamente due punti per strada tra Pesaro e Reggio Calabria, la Fortitudo avrebbe comunque buone chances di chiudere prima.
Come chiede Boniciolli alla sorte, il futuro della Effe scudata è per forza di cose legata al recupero di chi, come Pilutti (nei dieci ma ancora indietro) e Basile ha per ora potuto dare poco. O niente.
Incerta è ancora la posizione di Gianluca: il playmaker biancoblù ha provato solo ieri a svolgere parte dell’allenamento con la squadra. E’ possibile (ma ancora non si sa quanto probabile) che Baso vada nei dieci domenica contro la Scavolini, ma l’obiettivo resta quello di cercare di spremere da lui qualche minuto di contributo contro Treviso tra sei giorni. La squadra, dopo una mattinata di corvè al Futurshow, è tornata in palestra, l’unica ricetta possibile per assorbire la delusione e cercare di rialzare la testa.