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Pancotto: "il basket italiano è vivo"

"E' la settimana più importante del campionato, si giocano tre partite in sette giorni che devono decidere ancora tutto: i primi cinque posti, le posizioni dalla nona alla dodicesima per entrare nei playoff e l'ultima piazza, quella della retrocessione. Solo Pesaro è assolutamente certa della posizione che occuperà alla fine della stagione regolare. Tutto questo è un segno di grande vitalità del basket italiano: resteremo attaccati alla poltrona fino alla fine per sapere che cosa succederà". Alla vigilia del rush finale della regular season, Cesare Pancotto lascia da parte per un attimo il discorso sulla sua Coop Nordest per riflettere in generale sullo stato di salute della pallacanestro italiana. Che dal punto di vista dei risultati sportivi è ottimo: la lotta in campionato è appassionante a tutti i livelli, Siena è in finale di Saporta, e una tra Kinder e Benetton sarà in finale di Eurolega.
"Il nostro basket ha dimostrato di avere la forza per assorbire e superare i problemi con i quali era partito nove mesi fa", dice il coach, facendo riferimento al numero dispari di squadre per l'esclusione di Montecatini, ma anche ai guai di Reggio Calabria prima e Verona poi, "ora il passo successivo è l'elezione del nuovo presidente della Lega. Il nostro movimento ha grande carica e grandi valori, adesso bisogna anche ritornare a pensare basket. La nomina permetterà di accelerare gli accordi con la Federazione per la nuova formula del campionato e le nuove regole per le società".
Ritornando al basket giocato, Pancotto si appassiona per la grande incertezza della serie A: "Skipper e Benetton si giocano il primo posto, non c'è dubbio. Ed è bellissima la sfida tra Siena e Cantù, che si giocano un quarto posto che vuol dire Eurolega il prossimo anno, a meno che la Scavolini non vinca lo scudetto, oltre al passaggio diretto ai quarti. La Montepaschi ha un calendario difficilissimo, Cantù un calendario difficile: sarà una bella battaglia fino alla fine. In coda il destino ha riservato per l'ultima giornata lo spareggio tra Milano e Imola: anche se la Fillattice ha una partita in meno, quella gara sarà decisiva. Grande pathos e grande dramma sportivo: è proprio questo il bello, che non è mai finita".
Il coach non vuole fare pronostici per il campionato. E per l'Europa, un augurio generale: "Io tifo Italia. A Siena faccio un grande in bocca al lupo, ormai il Montepaschi è una certezza. In Eurolega avremo sicuramente una squadra che giocherà per il titolo. Mi dispiace solo che una tra Kinder e Benetton resterà fuori dalla finale. Ma è un risultato strameritato dalla pallacanestro italiana".
Infine, una riflessione su Trieste, che nelle ultime tre giornate si giocherà con Roma il settimo posto. Pancotto non raccoglie il pensiero che tra settima e ottava piazza non cambia nulla, ma lancia chiaro il messaggio: "Per noi è un discorso mentale: voglio che la squadra finisca il campionato nel modo migliore possibile per dare ancor più significato a quanto di buono abbiamo fatto durante la stagione".
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