Bilancio tecnico e chiarimenti rimandati al termine della stagione, come peraltro auspicato dagli Original Fans, che mercoledì prossimo proporranno una stretta di mano fra coach e presidente sotto la curva sud. «Il Consiglio di Amministrazione della Scandone - si legge nel comunicato diramato dalla società -, su espressa richiesta di Nicola De Vizia, rinvia alla fine del campionato ogni discussione in merito alla querelle riflettente le dichiarazioni incrociate dalla stampa e riferite al dott. Nicola De Vizia ed al coach Luca Dalmonte, anche in previsione dei prossimi impegni sportivi della squadra, e nell'auspicio del raggiungimento dei play-off, che costituiscono un traguardo sicuramente alla portata della nostra compagine». Ma se le questioni tecniche sono per il momento accantonate, tornano prepotentemente alla ribalta quelle economiche. «Preso atto delle perduranti difficoltà economiche - si legge ancora nel comunicato - il Consiglio delibera all'unanimità di attivare tutte le procedure opportune per la cessione del titolo sportivo, cercando acquirenti preferenziali fra soggetti irpini, e subordinatamente estranei alla realtà provinciale». Con questo comunicato viene di fatto ”aperta la crisi”, e si aspettano interventi di rilievo, che possano ridare ossigeno alle asfittiche casse societarie, affinchè il ”sogno” possa continuare. Ed una spinta all'ingresso di forze fresche, potrebbero darla proprio quei risultati, come l'accesso ai play-off, che sono stati al centro delle polemiche dei giorni scorsi. Polemiche che ora devono lasciare il campo al basket giocato, alla gara che la De Vizia affronterà questo pomeriggio al Palatrieste (inizio ore 18 e 15, arbitri Grossi e De Socio). «Una gara molto difficile - commenta Dalmonte - perchè veniamo da una partita persa in malo modo, e perchè ha delle difficoltà oggettive. La classifica di Trieste dimostra che ha una buona quadratura ed una buona continuità di risultati. Noi ci porteremo qualcosa di negativo dalla sconfitta con l'Adecco, e per questo faccio appello alla forza del cuore e della testa di ogni singolo giocatore. Abbiamo bisogno di uno sforzo maggiore del solito. C'è bisogno di una qualità umana che supporti quella tecnica. Ci sono tre partite in sei giorni, e dovremo avere la capacità di chiudere una partita e pensare subito a quella successiva». L'assurdo calendario allestito la scorsa estate farà sì che ben 18 squadre su 19 (solo Pesaro è certamente sesta) si giochino l'intera stagione in meno di una settimana. Ed è per questo che negli ultimi giorni ci sono stati anche tanti movimenti di mercato. Oggi, fra De Vizia e Coop la posta in palio sarà, rispettivamente, il raggiungimento dei play-off ed il settimo posto. Ed è per questo che Johnson e compagni cercheranno di violare il Palatrieste, impresa già riuscita lo scorso anno. «Trieste ha trovato un grandissimo bilanciamento fra gioco perimetrale e gioco interno - prosegue l'analisi tecnica di Dalmonte -, hanno due ”quattro” che possono essere pericolosi frontalmente, un centro che è cresciuto molto come Podestà ed hanno delle sicurezze permanenti negli esterni, come Erdmann e Maric a livello offensivo, e Washington, un all-around poco codificabile ma efficace. E poi hanno Herb Jones che difficilmente sbaglia una partita. Giocano moltissimo il pick and roll, con Maric, in diversi modi e con diverse opzioni, coinvolgendo molto il post basso. E' una squadra che si fida molto del tiro da tre punti, come testimoniano le medie di Erdmann, Maric e Jones, che ”prendono” circa 25 tiri nelle gare interne, con il 49%. A livello difensivo Trieste non è sempre efficace, ma è molto attenta. Noi dovremo essere capaci di proporre dei buoni accoppiamenti sia sugli esterni, che sui lunghi. Credo che sia giunta l'ora che ogni giocatore si prenda le sue responsabilità. Non nascondo le difficoltà dei prossimi incontri, ma possiamo farcela, se metteremo tutti qualcosa in più».
Franco Marra
Franco Marra