TRENT'ANNI FA MILANO - Varese era "il" derby, valeva lo scudetto e il dominio in Europa, vedeva sul parquet il meglio del basket italiano. Ricordi di pallacanestro in bianco e nero, coi basettoni di Dino Meneghin e i calzettoni di Art Kenney, parenti lontani dei Bullock e dei Krstic, degli Hamilton e dei Rancik che si sfideranno oggi all'ex Palavobis alle 18,15 (con l'offerta del prendi due e paghi uno in biglietteria). Vincere significa tenere viva la speranza di agganciare i playoff e salvare la stagione.
Derby povero, il numero 138 tra Milano e Varese, relegate nel limbo del loro 16 e 13 posto ma con parabole differenti. L'Adecco arriva con due vittorie consecutive - Livorno e Avellino - che hanno allontanato la retrocessione e hanno ridato a Faina una squadra finalmente compatta attorno a Bullock. La Metis boccheggia e, con Pozzecco ancora fuori uso, si affida all'acquisto dell'ultim'ora, l'ex campione universitario (con Arizona) Miles Simon.
(m.pi.)
Derby povero, il numero 138 tra Milano e Varese, relegate nel limbo del loro 16 e 13 posto ma con parabole differenti. L'Adecco arriva con due vittorie consecutive - Livorno e Avellino - che hanno allontanato la retrocessione e hanno ridato a Faina una squadra finalmente compatta attorno a Bullock. La Metis boccheggia e, con Pozzecco ancora fuori uso, si affida all'acquisto dell'ultim'ora, l'ex campione universitario (con Arizona) Miles Simon.
(m.pi.)
Fonte: La Repubblica