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Müller, che sia la gara salvezza

Col Fabriano i gialloblù hanno l’occasione di raggiungere il sospirato traguardo

La Müller gioca per la salvezza, per porre fine nel migliore dei modi ad una stagione tribolata, per trascorrere almeno gli ultimi giorni del campionato senza l’assillo del risultato. Conquistare sul campo la permanenza in A1 è possibile battendo oggi Fabriano al Palaolimpia. Il risultato equivarrebbe ad una sorta di «scudetto» perchè pochi l’estate scorsa avrebbero scommesso sulla salvezza della Müller, nessuno dopo la partenza di Turner e Fajardo. Il gruppo è andato, comunque finisca la stagione, oltre ogni aspettativa. Arriva alle ultime tre partite in sette giorni con il serbatoio di «benzina» mezzo vuoto, ma ancora con un cuore grande così ed una qualità di gioco che sa farsi apprezzare e crea difficoltà a qualsiasi avversario. Oggi, più che mai, ci sarebbe bisogno di un Palaolimpia tutto gialloblù, della folla delle grandi occasioni, di un tifo da semifinale scudetto o da finale di Coppa (tanto per ricordare emozioni già vissute). C’è da dare tutto in quaranta minuti. I giocatori lo faranno sicuramente ed i tifosi possono aiutarli non poco perchè di fronte c’è una squadra più forte, che ha ancora da chiedere alla stagione, che vuole consolidare la sua posizione di partenza nella griglia dei play off dopo quattro sconfitte consecutive che hanno consentito a Biella di agganciarla al nono posto. Maurizio Lasi, coach di Fabriano, conferma: «Vincendo a Verona e battendo, mercoledì prossimo in casa nostra Roma, avremo la certezza di qualificarci per i play off scudetto. Vincerne una sola? A quel punto dovremmo sperare nei risultati negativi altrui, cosa che all’andata ci costò il mancato accesso alle finali di Coppa Italia. No, non si può ripetere l’esperienza di quattro mesi fa. Dobbiamo cercare di vincere entrambi i match, perchè in questo modo saremo solo noi a decidere il nostro destino». Ed anche i gialloblù di Lino Lardo («siamo pronti per giocare una buona gara»), che potrebbero salvarsi senza altre vittorie nel caso Imola perdesse anche una sola delle due che le restano da giocare, ribadiscono di «voler essere arbitri del nostro destino», come dice Paolo Alberti, senza dimenticare che battendo Fabriano «resterebbe aperta ancora una possibilità di accesso ai play off», come dice Titus Ivory.
La Banca Marche Fabriano è squadra soprattutto votata all’attacco, ma che sa anche mostrare diverse facce in difesa dove Lasi è bravo a chiedere molti cambi, in grado di mascherare eventuali difetti di predisposizione dei giocatori ad un intenso atteggiamento difensivo. Fabriano ha tanti giocatori che possono fare canestro ed ha molti giochi imperniati sull’«uno contro uno» di Monroe, primo realizzatore della A1 come punti realizzati, terzo come media (20.8 come Mario Boni contro i 25 di Bullock ed i 21.7 di Myers), bravissimo a partire dal palleggio per andare a canestro battendo l’avversario. E imperniati su Chandler Thompson, che già all’andata fece molto male alla Müller, bravissimo nel giocare spalle a canestro, fisicamente molto forte, abile nel tiro da tre punti e nello smistare la palla quando è raddoppiato.
La Banca Marche ha cambiato spesso faccia nel corso del campionato e da poco ha aggiunto al «pacchetto» dei lunghi il centro spagnolo Ferran Martinez, ex Barcellona e Badalona, che dà una buona mano sotto canestro e può bucare la retina anche da fuori. Tra i lunghi, c’è anche l’atipico canadese Meeks, uno che tira anche da tre e che è pronto a fruttare gli aiuti su Chandler Thompson. Maurizio Lasi può contare, inoltre, su Darren McClinton, play piccolo e veloce, che magari crea gioco più per se stesso che per la squadra, ma che ha ottimo tiro da tre e può essere veramente una «mina vagante» per gli avversari.
Fabriano è tra le squadre che subiscono più punti, ma solo Benetton e Kinder segnano più della squadra marchigiana. I precedenti. Verona e Fabriano si affrontano per la decima volta in serie A. Il bilancio è di 6-3 per i gialloblù. Al Palaolimpia, Fabriano ha vinto una volta su quattro partite. Le cifre. Fabriano, in trasferta, segna una media di 82.6 punti contro gli 86.9 della Müller al Palaolimpia. Le percentuali di Fabriano in trasferta sono: 53.8 da due, 36.5 da tre, 75.0 dalla lunetta, 33.5 rimbalzi. La Müller, in casa, tira col 54.3 da due, il 39.7 da tre, il 78.9 dalla lunetta e cattura 33.7 rimbalzi. I gialloblù hanno un saldo attivo di «più 3.8» tra palle perse e recuperate, mentre Fabriano, fuori casa, ne perde mediamente 16 e ne recupera 15.1.
Ecco le cifre totali: punti Fabriano 84.4, Müller 83.8; tiri da 2: Fabriano 54.5 per cento, Müller 53.5; tiri da 3: Fabriano 37.4, Müller 39.2; tiri liberi: Fabriano 75.3, Müller 78.1; rimbalzi: Fabriano 34.4, Müller 32.6.
I punti. Fabriano mette in campo quattro giocatori che hanno una media di punti realizzati in doppia cifra: Monroe 20.7, Thompson 16.8, Meeks 12.6, Washington 10.4. La Müller ne ha tre: Ivory e Burrough con 15 punti di media, Rombaldoni con 11.2.
Percentuali. Il più preciso nel tiro da due di Fabriano è Meeks col 56.6 per cento (Carroll 62.4); nelle bombe brilla Gattoni col 46.9 (Carroll 39.0); dalla lunetta Monroe con l’89.1 per cento (Rombaldoni 83.1). Nel totale tiri, i più precisi sono Washington, quindicesimo assoluto col 50.3 e Meeks, diciassettesimo col 49.6 per cento.
Renzo Puliero
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