Toccherà stare tutti attaccati a tv e radio (meglio internet?) mercoledì sera per sapere se alla Lauretana servirà compiere l’impresa sabato in casa della Kinder Bologna per entrare nei playoff scudetto. Con un turno di riposo e una trasferta ‘segnata’ bisognerà sperare nei risultati altrui per allungare la stagione che già ha festeggiato la salvezza. Così è stata meno amara la sconfitta (92-98) di ieri sera per mano di un Livorno ‘disperato’ che ha messo in campo anima e cuore per aver ragione di una Lauretana capace di reggere solo per tre quarti.
Motivazioni e talento fanno la fortuna di una squadra e ieri la Mabo ha dimostrato di avere senz’altro più voglia di vincere. Per due quarti è stata anche una bella partita, con difese ballerine e canestri a volontà.
Dopo l’intervallo, però, la tensione si è fatta sentire e lo spettacolo (bello anche quello in tribuna nel pre-partita organizzato dai tifosi della curva) ha abbandonato il palasport.
Chissà che la Lauretana non abbia ancora l’occasione di chiudere la stagione davanti al proprio pubblico vincendo: per farlo occorre entrare nei playoff o dopo la partita di ieri l’appuntamento è per la prossima stagione in serie A.
Questo è quello che conta veramente. Sulla vittoria del Livorno, invece, piace sottolineare che la spinta finale è arrivata da un italianissimo Jacopo Giachetti, classe 1983 con talento da vendere. Che a retrocedere siano altri, magari con squadre farcite di americani. A proposito, Biella lavora per il futuro: gli Allievi Eccellenza del livornese Luca Bechi (già allenatore del miracoloso vivaio livornese...) hanno stravinto ieri il titolo regionale. C’è materiale su cui lavorare (annata ’87 che lascia sperare), il prossimo Giachetti magari sarà di Biella.
Tornando alla serie A e alla partita di ieri, Livorno si gioca tutto o quasi e parte con la voglia di battagliare fino in fondo: Sambugaro avverte tutti al primo tiro da tre che s’infila nel cesto senza toccare la retina.
Il livornese Ramagli ha però messo in guardia i rossoblu che non si fanno travolgere dalla foga Mabo: Dixon rassicura tutti rispondendo dalla distanza. Inizia un botta e risposta ad alta percentuale, agevolato da difese un po’ ballerine e da un metro arbitrale che permette molto. Niccolai, malgrado un occhio nero rimediato fortuitamente da Lacey in allenamento sembra vederci anche meglio, distribuendo assist dietro la schiena oltre a segnare da fuori e dall’area colorata. Sambugaro ed Elliott tengono viva Livorno, mentre Biella trova punti anche da Dixon e Batiste. L’unica nota negativa sono i due falli che tolgono Belcher dal parquet nel primo quarto che si chiude sul 26-27. L’ingresso di Slater dà peso alla difesa toscana e crea qualche difficoltà ai lunghi rossoblu: è proprio lui a segnare il primo canestro del secondo periodo che manda gli ospiti avanti di tre punti (26-29).
Ad una tripla di Elliot risponde subito Dixon (33-34), ma è capitan Malaventura a spostare gli equilibri con cinque punti di fila prima e una tripla poco più tardi che danno il la alla fuga rossoblu. C’è l’esordio casalingo di King (anonimo) e negli spogliatoi si entra sul 53-44 per la Lauretana che però ha Belcher con tre falli; ma il parziale va spiegato non solo con i punti pesanti: Biella ha cominciato a difendere duro.
Banchi fa un buon lavoro da psicologo nell’intervallo e la Mabo si ripresenta in campo con maggior vigore, con Autry e Sambugaro che dalla distanza tentano di ricucire lo strappo. Biella è carica di falli e tenta l’arma della difesa a zona per farne di meno, ma Livorno tiene duro e trascinata da uno Slater sempre più in partita (alla fine 16 punti e 12 rimbalzi, niente male per essere sbarcato in Italia venerdì) sembra poter tornare in partita. Biella, però, trova in Lacey l’uomo del momento che con due canestri consecutivi porta i rossoblu sul 70-62. Banchi ordina la difesa a zona e Malaventura la punisce subito con una tripla (75-66) che illude, perché arrivano subito tre palle recuperate da Livorno che piazza un 6-0. Si parte per il rush finale sul 77-72 per Biella. Chissà cosa accade dopo che Malaventura segna il primo e unico canestro d’azione che conti veramente nell’ultimo disastroso quarto della Lauretana. Dal 79-74 in poi, Biella si spegne lentamente, lasciando la scena al giovane talentuoso Giachetti che ubriaca Dixon due volte, raccogliendo canestro più fallo: a 4’49” dalla fine Livorno mette la freccia e se ne va (79-81). I rossoblu non riescono a reagire e che la partita sia persa si capisce già quando la Lauretana potrebbe ancora provare a raddrizzarla. Finisce comunque tra gli applausi ed il coro all’unisono delle tue tifoserie: ‘Resteremo in serie A’. Non era quello che tutti volevano ad inizio stagione?
Se poi arriveranno i playoff, la festa biellese si prolungherà ancora un po’.
Gabriele Pinna
Motivazioni e talento fanno la fortuna di una squadra e ieri la Mabo ha dimostrato di avere senz’altro più voglia di vincere. Per due quarti è stata anche una bella partita, con difese ballerine e canestri a volontà.
Dopo l’intervallo, però, la tensione si è fatta sentire e lo spettacolo (bello anche quello in tribuna nel pre-partita organizzato dai tifosi della curva) ha abbandonato il palasport.
Chissà che la Lauretana non abbia ancora l’occasione di chiudere la stagione davanti al proprio pubblico vincendo: per farlo occorre entrare nei playoff o dopo la partita di ieri l’appuntamento è per la prossima stagione in serie A.
Questo è quello che conta veramente. Sulla vittoria del Livorno, invece, piace sottolineare che la spinta finale è arrivata da un italianissimo Jacopo Giachetti, classe 1983 con talento da vendere. Che a retrocedere siano altri, magari con squadre farcite di americani. A proposito, Biella lavora per il futuro: gli Allievi Eccellenza del livornese Luca Bechi (già allenatore del miracoloso vivaio livornese...) hanno stravinto ieri il titolo regionale. C’è materiale su cui lavorare (annata ’87 che lascia sperare), il prossimo Giachetti magari sarà di Biella.
Tornando alla serie A e alla partita di ieri, Livorno si gioca tutto o quasi e parte con la voglia di battagliare fino in fondo: Sambugaro avverte tutti al primo tiro da tre che s’infila nel cesto senza toccare la retina.
Il livornese Ramagli ha però messo in guardia i rossoblu che non si fanno travolgere dalla foga Mabo: Dixon rassicura tutti rispondendo dalla distanza. Inizia un botta e risposta ad alta percentuale, agevolato da difese un po’ ballerine e da un metro arbitrale che permette molto. Niccolai, malgrado un occhio nero rimediato fortuitamente da Lacey in allenamento sembra vederci anche meglio, distribuendo assist dietro la schiena oltre a segnare da fuori e dall’area colorata. Sambugaro ed Elliott tengono viva Livorno, mentre Biella trova punti anche da Dixon e Batiste. L’unica nota negativa sono i due falli che tolgono Belcher dal parquet nel primo quarto che si chiude sul 26-27. L’ingresso di Slater dà peso alla difesa toscana e crea qualche difficoltà ai lunghi rossoblu: è proprio lui a segnare il primo canestro del secondo periodo che manda gli ospiti avanti di tre punti (26-29).
Ad una tripla di Elliot risponde subito Dixon (33-34), ma è capitan Malaventura a spostare gli equilibri con cinque punti di fila prima e una tripla poco più tardi che danno il la alla fuga rossoblu. C’è l’esordio casalingo di King (anonimo) e negli spogliatoi si entra sul 53-44 per la Lauretana che però ha Belcher con tre falli; ma il parziale va spiegato non solo con i punti pesanti: Biella ha cominciato a difendere duro.
Banchi fa un buon lavoro da psicologo nell’intervallo e la Mabo si ripresenta in campo con maggior vigore, con Autry e Sambugaro che dalla distanza tentano di ricucire lo strappo. Biella è carica di falli e tenta l’arma della difesa a zona per farne di meno, ma Livorno tiene duro e trascinata da uno Slater sempre più in partita (alla fine 16 punti e 12 rimbalzi, niente male per essere sbarcato in Italia venerdì) sembra poter tornare in partita. Biella, però, trova in Lacey l’uomo del momento che con due canestri consecutivi porta i rossoblu sul 70-62. Banchi ordina la difesa a zona e Malaventura la punisce subito con una tripla (75-66) che illude, perché arrivano subito tre palle recuperate da Livorno che piazza un 6-0. Si parte per il rush finale sul 77-72 per Biella. Chissà cosa accade dopo che Malaventura segna il primo e unico canestro d’azione che conti veramente nell’ultimo disastroso quarto della Lauretana. Dal 79-74 in poi, Biella si spegne lentamente, lasciando la scena al giovane talentuoso Giachetti che ubriaca Dixon due volte, raccogliendo canestro più fallo: a 4’49” dalla fine Livorno mette la freccia e se ne va (79-81). I rossoblu non riescono a reagire e che la partita sia persa si capisce già quando la Lauretana potrebbe ancora provare a raddrizzarla. Finisce comunque tra gli applausi ed il coro all’unisono delle tue tifoserie: ‘Resteremo in serie A’. Non era quello che tutti volevano ad inizio stagione?
Se poi arriveranno i playoff, la festa biellese si prolungherà ancora un po’.
Gabriele Pinna