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Spogliatoio Snaidero

Coach Frates: «Ora guardiamo ai play-off, impensabili fino a un mese fa»

TREVISO – Coach Fabrizio Frates ha la soddisfazione di vedere la Snaidero salvarsi con le sue mani, come andava predicando. «Abbiamo fatto una gra partita – esordisce – al di là di ogni più rosea aspettativa. Siamo salvi anche per la matematica ed è questo il primo, grande obiettivo stagionale. La fatidica quota 26 ci toglie dai pericoli. Ci siamo riusciti a Treviso contro la squadra più forte e in ottimo momento, reduce dall’ingresso nella Final Four di Eurolega. Niente avevamo da perdere, ma grandi motivazioni per arrivare a 26 punti. Ora protremo affrontare le prossime partite più sereni, facendo un pensierino a entrare nelle dodici che vanno ai play - off scudetto, traguardo a cui fino a un mese fa nessuno guardava».
Onore al merito dei vincitori. «La squadra è in crescita – ammette Frates – ha recuperato gli effettivi e, allenandosi al completo, gioca meglio. I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto una buona partita. Dopo una partenza sparata siamo andata sotto di 13, ma quei 3 minuti ci hanno fatto capire come non dovevamo giocarci la partita: a corri e tira. Con il corri e tira abbiamo ricucito lo strappo, grazie a una serie di triple di Mills, Sartori e Li Vecchi, ma poi abbiamo vinto grazie a equilibrio in difesa, ai cambi sui loro tiratori da tre, contenendo abbastanza bene le penetrazioni pur perdendo il confronto a rimbalzo. Sugli ultimi cinquye possessi abbiamo faticato a fare canestro, ma non abbiamo fatto segnare nemmeno la Benetton tenendola a 80 punti che è un’impresa».
Capitolo singoli: «Sartori li ha colpiti dove loro sono più forti giocando da 4, mentre da 3 nel finale era marcato da un avversario più rapido. Mauro è giocatore di striscia e quando gli entrano i primi due tiri sono dolori. Stern si è battuto bene su lunghi difficili da marcare quando non era impegnato su Marconato. Con lui, Alibegovic e Sartori più adatti ai lunghi atipici di Treviso ho rinunciato per scelta a Cantarello. Anche Mills ha difeso, sia pure uscendo per 5 falli; giocatore atipico, si è trovato a suo agio contro avversari da caratteristiche simili alle sue. Woolridge ha sofferto all’inizio il ritmo imposto da Edney, ma dopo l’intervallo ha gestito meglio alternandosi con Mian».
D’Antoni incassa bene: «Noi siamo stati sotto tono, ma Udine è stata incerdibile e nulla ha rubato. Eravamo blandi di testa e gambe, ma la Snaidero ha trovato punti eccezionali. Per noi nulla cambia, perché dobbiamo sempre andare a vincere a Bologna».
Val.Mo.
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