REGGIO CALABRIA – La linea della carità. Tra tutte quelle che disegnano un campo di basket è la più importante. Dalla linea della carità si vincono tante partite e altrettante se ne perdono. E se gli americani, che hanno inventato questo gioco meraviglioso, hanno battezzato “charity line” la linea del tiro libero un motivo ci doveva essere. Da lì, infatti, si possono (meglio: si devono) punire i falli che commettono gli avversari. La Viola, ieri sera, non l'ha fatto e perdonando per dodici volte (9/21) gli errori difensivi dell'Euro Roseto ha finito per apparecchiare la tavola al successo di un Roseto che è stata condotto per mano da un immenso Mario Boni, che pare aver trovato l'elisir di giovinezza. La partita è marciata costantemente su un ritmo da montagne russe. Delfino ha sfoderato un'altra grande partita per cercare di tenere a galla le speranze dei suoi, ma alla fine si è dovuto arrendere anche lui di fronte a un quintetto che ha saputo sempre evidenziare le difficoltà dei reggini. Swinson, tanto per fare un esempio, con le sue penetrazioni dal post ha messo in difficoltà i lunghi reggini che sono stati sovrastati anche a rimbalzo (45-35). Tuttavia la Viola avrebbe potuto vincere agevolmente: sarebbe bastata solo una migliore mira dalla lunetta e il gioco sarebbe stato fatto. E la festa per la salvezza ottenuta poteva già cominciare, invece nulla di fatto e tutto da rifare. Giovedì si tornerà in campo a Udine contro la Snaidero e lì il quintetto reggino dovrà cercare i punti necessari per poter tirare il fiato con quaranta minuti d'anticipo.
La cronaca. Tutto secondo copione, dunque, tranne il finale (amaro). Delfino e Boni hanno messo in scena un autentico show che ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Il primo vantaggio lo consolida la Viola all'8' (18-14) dopo una “bomba” di Delfino ma dura giusto pochi secondi, il tempo che serve a Boni per replicare. E il primo quarto termina in equilibrio a quota 22. Nel secondo quarto i due allenatori svuotano le rispettive panchine, ma Impaloni ottiene risposte migliori e Roseto si ritrova avanti di sei lunghezze (24-30) grazie ai canestri di Hicks, Colson e Swinson. Zorzi dalla sua panchina riesce ad ottenere solo due punti da Mazzarino e nulla più. Tomidy non riesce ad essere pericoloso da sotto ed è ancora Delfino (autore di 17 punti all'intervallo) a ricucire lo strappo e dare alla Viola il minimo vantaggio con cui andare al riposo (41-39). Ma i segnali non sono incoraggianti. Le cifre dei primi venti minuti di gioco evidenziano che la Viola ha già sperperato molto dalla lunetta (4/14) e che dalla panchina è giunto ben poco alla causa. Si riparte e Roseto pare avere una marcia in più. Gilmore segna il +9 con una bomba che lancia l'Euro sul 46-55. La Viola si ricompatta e in due minuti colma lo svantaggio con l'unico canestro della serata di uno spento Tucker (55-57) ma è solo un fuoco di paglia. Roseto, infatti, riesce a chiudere il terzo periodo avanti di cinque lunghezze (57-62) e ad innestare il turbo in avvio del quarto decisivo. Al 33' due bombe consecutive di SuperMario Boni rilanciano Roseto nuovamente sul +9 (59-68) e costringe la Viola a inseguire per quattro muniti. Fino a quando, cioè, scocca il minuto 37 e Delfino non realizza cinque punti consecutivi per ridare ossigeno all'attacco della Viola (72-74). Boni realizza ancora e Delfino risponde. Grant si conquista un fallo e va in lunetta: ne realizza solo uno e fissa il punteggio sul 76-78. Alla Viola restano circa dieci secondi di speranza. La difesa rosetana “sporca” un pallone di Montecchia che termina fuori. Zorzi chiede time-out e disegna l'ultimo gioco. Al ritorno in campo lo schema porta Williams smarcato in angolo. Tony tira tutto solo ma il suo tiro bacia solo il ferro. Per la salvezza si deve ancora attendere.
Piero Gaeta
Viola-Roseto 76-78
VIOLA: Mazzarino 2 (0/1 da tre), Montecchia 13 (1/4, 3/6), Tucker 2 (1/3), Eze 2 (1/2), Eubanks 13 (6/9, 0/2), Defino 30 (8/10, 4/7), Williams 7 (3/8, 0/3), Tomidy 7 (3/9), Blasi ne, Dasic ne. All.: Zorzi ROSETO: Sims 9 (3/9, 1/3), Hicks 8 (4/5), Gilmore 6 (0/1, 2/7), Colson 4 (2/3, 0/2), Grant 9 (4/7, 0/1), Swinson 11 (5/8), Boni 27 (7/10, 3/7), Lockhart 4 (2/5, 0/3), Ruggero ne, Monti ne. All.: Impaloni ARBITRI: Reatto di Feltre e Duranti di Genzano. NOTE: parziali: 22-22; 41-39; 57-62. Tiri liberi Viola 9/21, Roseto 6/12. Uscito per 5 falli: al 38'13” Lockhart (76-74). Tiri da tre punti: Viola 7/19, Roseto 6/23. Rimbalzi: Viola 35 (Tomidy 9), Roseto 45 (Swinson 12). Recuperi: Viola 22 (Montecchia 4); Roseto 16 (Sims 3). Spettatori 2.500 circa per un incasso di 14.996,85 euro.
La cronaca. Tutto secondo copione, dunque, tranne il finale (amaro). Delfino e Boni hanno messo in scena un autentico show che ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo. Il primo vantaggio lo consolida la Viola all'8' (18-14) dopo una “bomba” di Delfino ma dura giusto pochi secondi, il tempo che serve a Boni per replicare. E il primo quarto termina in equilibrio a quota 22. Nel secondo quarto i due allenatori svuotano le rispettive panchine, ma Impaloni ottiene risposte migliori e Roseto si ritrova avanti di sei lunghezze (24-30) grazie ai canestri di Hicks, Colson e Swinson. Zorzi dalla sua panchina riesce ad ottenere solo due punti da Mazzarino e nulla più. Tomidy non riesce ad essere pericoloso da sotto ed è ancora Delfino (autore di 17 punti all'intervallo) a ricucire lo strappo e dare alla Viola il minimo vantaggio con cui andare al riposo (41-39). Ma i segnali non sono incoraggianti. Le cifre dei primi venti minuti di gioco evidenziano che la Viola ha già sperperato molto dalla lunetta (4/14) e che dalla panchina è giunto ben poco alla causa. Si riparte e Roseto pare avere una marcia in più. Gilmore segna il +9 con una bomba che lancia l'Euro sul 46-55. La Viola si ricompatta e in due minuti colma lo svantaggio con l'unico canestro della serata di uno spento Tucker (55-57) ma è solo un fuoco di paglia. Roseto, infatti, riesce a chiudere il terzo periodo avanti di cinque lunghezze (57-62) e ad innestare il turbo in avvio del quarto decisivo. Al 33' due bombe consecutive di SuperMario Boni rilanciano Roseto nuovamente sul +9 (59-68) e costringe la Viola a inseguire per quattro muniti. Fino a quando, cioè, scocca il minuto 37 e Delfino non realizza cinque punti consecutivi per ridare ossigeno all'attacco della Viola (72-74). Boni realizza ancora e Delfino risponde. Grant si conquista un fallo e va in lunetta: ne realizza solo uno e fissa il punteggio sul 76-78. Alla Viola restano circa dieci secondi di speranza. La difesa rosetana “sporca” un pallone di Montecchia che termina fuori. Zorzi chiede time-out e disegna l'ultimo gioco. Al ritorno in campo lo schema porta Williams smarcato in angolo. Tony tira tutto solo ma il suo tiro bacia solo il ferro. Per la salvezza si deve ancora attendere.
Piero Gaeta
Viola-Roseto 76-78
VIOLA: Mazzarino 2 (0/1 da tre), Montecchia 13 (1/4, 3/6), Tucker 2 (1/3), Eze 2 (1/2), Eubanks 13 (6/9, 0/2), Defino 30 (8/10, 4/7), Williams 7 (3/8, 0/3), Tomidy 7 (3/9), Blasi ne, Dasic ne. All.: Zorzi ROSETO: Sims 9 (3/9, 1/3), Hicks 8 (4/5), Gilmore 6 (0/1, 2/7), Colson 4 (2/3, 0/2), Grant 9 (4/7, 0/1), Swinson 11 (5/8), Boni 27 (7/10, 3/7), Lockhart 4 (2/5, 0/3), Ruggero ne, Monti ne. All.: Impaloni ARBITRI: Reatto di Feltre e Duranti di Genzano. NOTE: parziali: 22-22; 41-39; 57-62. Tiri liberi Viola 9/21, Roseto 6/12. Uscito per 5 falli: al 38'13” Lockhart (76-74). Tiri da tre punti: Viola 7/19, Roseto 6/23. Rimbalzi: Viola 35 (Tomidy 9), Roseto 45 (Swinson 12). Recuperi: Viola 22 (Montecchia 4); Roseto 16 (Sims 3). Spettatori 2.500 circa per un incasso di 14.996,85 euro.