Riposo. E' la parola d'ordine lanciata l'altra sera da Matteo Boniciolli. Che alle parole, appunto, fa seguire i fatti. Così ieri, dopo due gare in 48 ore (dal 14 settembre a oggi la Skipper ha disputato 44 gare, tra Supercoppa, campionato, Eurolega e Coppa Italia), il coach della Fortitudo ha preferito frenare.
Anche per dar modo agli acciaccati di recuperare senza rincorrere chissà quale traguardo. Se nella 'injured list', ufficialmente, troviamo il solo Basile probabilmente lo vedremo in campo nel derby, anche se la Fortitudo ha una piccola speranza di recuperare il play di Ruvo di Puglia per il confronto di Eurolega con la Scavolini -, l'elenco degli acciaccati è comunque lungo. Si va dal ginocchio di Savic a quello di Pilutti (che non dimentichiamolo è stato operato nemmeno un mese fa e che quindi, almeno per ora, va gestito), dai problemi di Kovacic, che ha rischiato di saltare il confronto con la Snaidero, a quelli di Meneghin.
La Fortitudo deve tirare il fiato, come le principali rivali. E probabilmente proprio Boniciolli mette il dito nella piaga quando definisce grottesco un calendario che, al posto della consueta fatica infrasettimanale europea, ne piazza un paio continentali. Come se giocare il campionato italiano fosse uno scherzo. E non una lotteria come ricorda, per esempio, la fatica che ha fatto la Benetton per sbarazzarsi, in casa, della Fillattice Imola, capace di costringere i trevigiani all'overtime.
Il calendario è grottesco, ma purtroppo non lo si cambia (ma lo si subisce). E allora la Skipper, così come le rivali, bada al sodo. Leggi il risultato, per tenere a debita distanza tanto il club di D'Antoni quanto la Kinder.
Oggi si torna in palestra al PalaDozza perché domani, sulle stesse tavole, arriverà l'Adecco Milano. Una nobile decaduto che non fa paura ma che martedì, tanto per non tornare troppo indietro nel tempo, ha approfittato della stanchezza e degli impegni della Benetton per mettere a nudo la fragilità dei Colori Uniti. E allora? Allora la Fortitudo non potrà rilassarsi troppo nemmeno domani. Fermo restando che - in attesa del recupero di Basile - le partite chiave sono quelle successive. Con la Scavolini, in casa, per non perdere contatto proprio con la testa del girone di Eurolega. E con la Kinder, a Casalecchio, per confermare quel primo posto che la Fortitudo ha saputo strappare alla Benetton, pur avendo perso il match contro Pittis e compagni al Palaverde.
di Alessandro Gallo
Anche per dar modo agli acciaccati di recuperare senza rincorrere chissà quale traguardo. Se nella 'injured list', ufficialmente, troviamo il solo Basile probabilmente lo vedremo in campo nel derby, anche se la Fortitudo ha una piccola speranza di recuperare il play di Ruvo di Puglia per il confronto di Eurolega con la Scavolini -, l'elenco degli acciaccati è comunque lungo. Si va dal ginocchio di Savic a quello di Pilutti (che non dimentichiamolo è stato operato nemmeno un mese fa e che quindi, almeno per ora, va gestito), dai problemi di Kovacic, che ha rischiato di saltare il confronto con la Snaidero, a quelli di Meneghin.
La Fortitudo deve tirare il fiato, come le principali rivali. E probabilmente proprio Boniciolli mette il dito nella piaga quando definisce grottesco un calendario che, al posto della consueta fatica infrasettimanale europea, ne piazza un paio continentali. Come se giocare il campionato italiano fosse uno scherzo. E non una lotteria come ricorda, per esempio, la fatica che ha fatto la Benetton per sbarazzarsi, in casa, della Fillattice Imola, capace di costringere i trevigiani all'overtime.
Il calendario è grottesco, ma purtroppo non lo si cambia (ma lo si subisce). E allora la Skipper, così come le rivali, bada al sodo. Leggi il risultato, per tenere a debita distanza tanto il club di D'Antoni quanto la Kinder.
Oggi si torna in palestra al PalaDozza perché domani, sulle stesse tavole, arriverà l'Adecco Milano. Una nobile decaduto che non fa paura ma che martedì, tanto per non tornare troppo indietro nel tempo, ha approfittato della stanchezza e degli impegni della Benetton per mettere a nudo la fragilità dei Colori Uniti. E allora? Allora la Fortitudo non potrà rilassarsi troppo nemmeno domani. Fermo restando che - in attesa del recupero di Basile - le partite chiave sono quelle successive. Con la Scavolini, in casa, per non perdere contatto proprio con la testa del girone di Eurolega. E con la Kinder, a Casalecchio, per confermare quel primo posto che la Fortitudo ha saputo strappare alla Benetton, pur avendo perso il match contro Pittis e compagni al Palaverde.
di Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino