«Abbiamo disputato una gara sottotono, senza riuscire a chiudere l'incontro quando potevamo e dovevamo. Adesso non cambia comunque molto, dovevamo andare a vincere a Bologna ed affermandoci saremo ancora in corsa per il primato. Basterà poi battere sabato il MontePaschi Siena qui al Palaverde». Così si può sintetizzare il dopopartita di D'Antoni, che cerca di non fare drammi e di vedere dove e come la Benetton ha sbagliato.
«Non abbiamo giocato proprio bene, anzi direi male. Così non si poteva certo fare risultato, ma ci siamo andati comunque vicini. Le occasioni che si sono presentate per noi sono state parecchie, ma la Snaidero è stata davvero brava e ci ha messi in difficoltà, ottenendo il successo più che meritatamente».
- Perché?
«Ci hanno creduto di più, questo è sicuro. Volevamo vincere, ma non sempre riesce tutto. Adesso però il destino rimane indubbiamente nelle nostre mani, starà a Treviso saper cogliere l'opportunità ghiotta che rappresenta la classifica».
Una sorta di spareggio come con l'EuroLega?
«Esattamente. Anche lì, a due turni dal termine della Top 16, eravamo concentrati su quello che potevamo fare. Perdendo nulla, o quasi, ci sarebbe stato regalato ed invece abbiamo vinto e ci siamo qualificati. Adesso è la stessa cosa, per essere primi in regular season nella Foxy Cup ci basta vincere le due rimanenti. Ce la faremo»".
- Come analizzi questa gara?
«La Snaidero ci ha battuto col tiro da tre, la nostra stessa arma. In spogliatoio lo dicevo ai miei ragazzi, però è servito a poco. L'inizio è stato blando sotto 9-0 abbiamo reagito e siamo andati sopra grazie ad un break di 26-4».
- Pesa l'assenza del febbricitante Bulleri?
«Certo. Lui avrebbe dato energia e verve in più alla squadra, però vediamo di non trovare alibi. Udine ha giocato meglio di Treviso e la Benetton ha perso, punto e a capo!»
- Rimpianti?
«Abbiamo anche difeso bene, a tratti, ma alla lunga non siamo riusciti a rimanere concentrati. I tiri liberi sbagliati di Edney e Garbajosa ne sono un segno tangibile. Non colpevolizzo loro, dico solo che di gambe e testa non c'eravamo. Nulla di grave, comunque, perché siamo ancora in grado di arrivare primi. Cosa non di poco conto...»
Francesco Maiano
«Non abbiamo giocato proprio bene, anzi direi male. Così non si poteva certo fare risultato, ma ci siamo andati comunque vicini. Le occasioni che si sono presentate per noi sono state parecchie, ma la Snaidero è stata davvero brava e ci ha messi in difficoltà, ottenendo il successo più che meritatamente».
- Perché?
«Ci hanno creduto di più, questo è sicuro. Volevamo vincere, ma non sempre riesce tutto. Adesso però il destino rimane indubbiamente nelle nostre mani, starà a Treviso saper cogliere l'opportunità ghiotta che rappresenta la classifica».
Una sorta di spareggio come con l'EuroLega?
«Esattamente. Anche lì, a due turni dal termine della Top 16, eravamo concentrati su quello che potevamo fare. Perdendo nulla, o quasi, ci sarebbe stato regalato ed invece abbiamo vinto e ci siamo qualificati. Adesso è la stessa cosa, per essere primi in regular season nella Foxy Cup ci basta vincere le due rimanenti. Ce la faremo»".
- Come analizzi questa gara?
«La Snaidero ci ha battuto col tiro da tre, la nostra stessa arma. In spogliatoio lo dicevo ai miei ragazzi, però è servito a poco. L'inizio è stato blando sotto 9-0 abbiamo reagito e siamo andati sopra grazie ad un break di 26-4».
- Pesa l'assenza del febbricitante Bulleri?
«Certo. Lui avrebbe dato energia e verve in più alla squadra, però vediamo di non trovare alibi. Udine ha giocato meglio di Treviso e la Benetton ha perso, punto e a capo!»
- Rimpianti?
«Abbiamo anche difeso bene, a tratti, ma alla lunga non siamo riusciti a rimanere concentrati. I tiri liberi sbagliati di Edney e Garbajosa ne sono un segno tangibile. Non colpevolizzo loro, dico solo che di gambe e testa non c'eravamo. Nulla di grave, comunque, perché siamo ancora in grado di arrivare primi. Cosa non di poco conto...»
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino