Ci siamo, il countdown partito dal sollevamento del trofeo da parte dell’Anadolu Efes il 30 maggio 2021 a Colonia sta per terminare: con la sfida tra Panathinaikos e Monaco in programma il prossimo giovedì 30 settembre, inizierà la regular season di Eurolega 2021/2022. Una competizione - disponibile interamente su Eleven Sports e con le sfide principali su Sky e NOW TV - che racchiude i migliori giocatori d’Europa, che quest’anno vedrà l’aggiunta di due squadre che si sono rinforzate molto in estate come Unics Kazan e Monaco. Un tour de force che vedrà sfidarsi una contro l’altra 18 compagini dal tasso tecnico assoluto, ognuno con i pregi e punti deboli: dalle big che puntano alle Final Four a chi parte con gli sfavori del pronostico, passando per chi spera di trovare un biglietto valido per i playoff, entrando nelle prime 8 della classifica. Squadra per squadra, giocatore per giocatore, ognuno con il rispettivo allenatore, ecco tutte le avversarie dell’Olimpia Milano, compagine che rappresenterà l’Italia nell’Eurolega 2021/2022.
Unics Kazan - Russia (vice-Campioni Eurocup nel 20/21)
Dopo aver eliminato la Virtus Bologna nelle amarissime semifinali di Eurocup 2020/2021, la vittoria della competizione da parte dell’Unics Kazan di Dimitris Priftis era data quasi per scontata. Invece, a spuntarla è stato il Monaco, che parteciperà per la prima volta nella sua (breve) storia all’Eurolega. Comunque, non tutto il male vien per nuocere ai russi: grazie al piazzamento fuori dalla zona playoff da parte del Valencia, un posto in questa stagione nella massima competizione europea è stato riservato anche a loro. Si tratta di un ritorno, a 5 anni dall’ultima partecipazione di Kazan all’Eurolega.
Le sfide contro Milano:
• UNICS Kazan - AX Armani Exchange Milano: 17/11/2021, 17:00;
• AX Armani Exchange Milano - UNICS Kazan: 13/01/2022, 20:30.
Coach: Velimir Perasovic (CRO, nuovo)
Da giocatore si è tolto soddisfazioni medagliate, tanto con la Jugoslavia che con la Croazia; da allenatore ha fatto la fortuna di Baskonia e Valencia, oltre a due campionati croati con il Cibona Zagabria e una Supercoppa turca con l’Efes. Ora, a tre anni dalla sua ultima parentesi in Eurolega, Velimir Perasovic prende le redini dell’Unics Kazan.
Marco Spissu #0 (G, ITA, nuovo)
La grande occasione è finalmente arrivata: dopo lo spiacevole avvicendamento con l’Unicaja Malaga, Marco Spissu ha trovato nell’Unics Kazan la piazza europea in cui mostrare le proprie abilità, dopo aver lasciato il segno alla Dinamo Sassari. Nella sua prima annata in Eurolega, condividerà i minuti con Lorenzo Brown e Isaiah Canaan.
John Brown #00 (A, USA, confermato)
Jamar Smith, uno che a Kazan ha lasciato tanti bei ricordi, ne ha parlato così: “Non ho mai giocato con qualcuno che sapesse fare ciò che fa John Brown”. In effetti, l’americano passato anche a Roma,
Treviso e Brindisi, si è rivelato un difensore stratosferico nell’ultima Eurocup. Anche per lui, prima esperienza in Eurolega.
Isaiah Canaan #3 (G, USA, confermato)
Philadelphia, Houston, Chicago, Phoenix, Minnesota e Milwaukee, con qualche apparizione intermedia in G-League, prima della Cina e dell’Unics Kazan, prima squadra europea in cui ha militato. Dopo un’Eurocup persa in finale, in cui ha mantenuto medie da 14.1 punti, 3.1 assist e 2.9 rimbalzi, per Isaiah Canaan arriva l’ora del debutto in Eurolega. Attenzione, però: come accaduto nei quarti di finale contro il Lokomotiv Kuban (6.7% dentro l’arco e 23.1% da tre punti), è solito avere momenti di estrema difficoltà al tiro.
Lorenzo Brown #4 (G, USA, nuovo)
Dopo alcuni anni trascorsi tra NBA, G-League e Cina, Lorenzo Brown si era presentato al pubblico d’Eurolega con una stagione ad alto livello con la Stella Rossa, che gli era valsa la chiamata del Fenerbahce. Sotto la guida di Igor Kokoskov, però, la comboguard statunitense è parsa in difficoltà in più di un’occasione: in Russia avrà più responsabilità offensive.
Jarrell Brantley #5 (A, USA, nuovo)
Dopo aver firmato e poco tempo dopo perso Will Thomas, successivamente ingaggiato dal Monaco, l’Unics Kazan si è fiondato su un altro americano, con meno esperienza europea ma decisamente più pronto dell’ex Zenit dal punto di vista fisico. Reduce da due stagioni tra Utah Jazz e Salt Lake City Stars, Jarrell Brantley è pronto al debutto in Eurolega: il 25enne porterà atletismo, una struttura fisica imponente e una discreta applicazione difensiva. Potrebbe trovarsi a suo agio con un compagno di reparto come John Brown III.
Georgy Zhbanov #6 (A, RUS, confermato)
Arrivato dal Nizhny Novgorod nell’estate 2020, Georgy Zhbanov è il più giovane nel roster a disposizione di Velimir Perasovic. L’ala russa classe 1997 è stata confermata per dare qualche minuto di riposo a Mario Hezonja, in cui potrà dare una mano specialmente in fase difensiva.
Vyacheslav Zaytsev #8 (G, RUS, nuovo)
Da una russa all’altra, ma senza passare da CSKA Mosca o Zenit San Pietroburgo: Vyacheslav Zaytsev, guardia 31enne, porta esperienza continentale a una squadra ricca di giocatori ex NBA. Da sempre legato al Khimki, il numero 8 è passato all’Unics Kazan dopo le gravi vicissitudini finanziarie dei gialloblù. Nella scorsa stagione, ha collezionato 5.1 punti, 2.4 assist, 2.4 rimbalzi e 1.3 palle rubate a partita, che testimoniano le sue abilità difensive.
Mario Hezonja #11 (A, CRO, nuovo)
Il suo arrivo nell’inverno di Atene al Panathinaikos aveva scosso l’Eurolega, dopo gli anni trascorsi in America tra Orlando Magic, New York Knicks e Portland Trail Blazers. L’accoglienza riservatagli all’aeroporto e un finale di stagione da 14.4 punti a partita sembravano essere il preludio di una storia destinata a perdurare a lungo. Un mancato accordo contrattuale a luglio, invece, ha fatto saltare tutto: il croato sarà il faro dell’Unics Kazan di Vladimir Perasovic.
Artem Klimenko #12 (C, RUS, confermato)
Quasi mai impiegato nel corso della stagione da Dimitris Priftis, Artem Klimenko parrebbe il classico lungo da ingaggiare per completare le rotazioni. Beh, in un certo senso sì, ma ha saputo ritagliarsi anche minuti importanti nell’ultima Eurocup: complice l’infortunio di Jordan Morgan, infatti, è partito titolare nella tiratissima Gara-1 della serie finale contro Monaco, raccogliendo 22 punti e 5 rimbalzi.
Dmitrii Uzinskii #13 (A, RUS, confermato)
Ala russa di 200 centimetri, Dmitrii Uzinskii ha esteso il suo accordo contrattuale con l’Unics Kazan fino al termine della prossima stagione, il che gli consentirà di disputare la sua prima Eurolega in carriera. Difficilmente lo si vedrà con minuti di spessore nel 2021/2022.
Tonye Jekiri #23 (C, NIG, nuovo)
Maestro in post, aggiunta estremamente funzionale alla causa nel Baskonia 2020/2021 di Dusko Ivanovic, Tonye Jekiri ha deciso di proseguire la sua carriera in Eurolega - iniziata con l’ASVEL nel 2019/2020 - all’Unics Kazan, con un trasferimento che ha sorpreso diversi addetti ai lavori. Nell’ultima stagione, per lui 6.0 punti, 4.9 rimbalzi e 1.9 assist: i numeri in questo caso mentono, perché il nigeriano è un cliente scomodo per molti.
O.J. Mayo #24 (G, USA, nuovo)
L’ultimo arrivo in ordine cronologico in casa Unics Kazan è anche uno dei giocatori con più talento offensivo della compagine russa. Scelta numero 3 al Draft NBA 2008, dopo 8 anni tra Memphis Grizzlies, Dallas Mavericks e Milwaukee Bucks O.J. Mayo ha detto addio all’America. In ordine: Porto Rico, Taiwan, Cina, ancora Taiwan, ancora Cina e ora Russia. Bisognerà valutare il suo approccio al basket europeo e la sua attitudine comportamentale, ma i punti nelle mani ci sono, e anche tanti: 13.8 di media nella sua carriera in NBA, 24.3 con il 44.2% dall’arco negli ultimi due anni in CBA.
Evgeny Valiev #31 (A, RUS, nuovo)
Proprio come Vyacheslav Zaytsev, anche Evgeny Valiev è sbarcato a Kazan direttamente dal Khimki, dov’era arrivato all’inizio del 2019 dopo tanti anni allo Zenit San Pietroburgo. 205 centimetri, completa il reparto lunghi e darà qualche minuto di riposo ai vari Brantley, Brown e Vorontsevich.
Andrey Vorontsevich #33 (A, RUS, nuovo)
Fino al 2020, non si poteva neanche immaginare un Andrey Vorontsevich lontano dal CSKA Mosca. E invece, dopo aver lasciato i moscoviti con in bacheca 10 VTB League e 3 Eurolega per il Nizhny Novgorod, ora è tempo di fare nuovamente le valigie. Il russo arriva a Kazan dopo un’annata da 14.5 punti e 6.8 rimbalzi di media in Basketball Champions League.
Artem Komolov #44 (G, RUS, nuovo)
Ottimo tiratore con alle spalle le ultime quattro stagioni giocate con la maglia del Nizhny Novgorod, Artem Komolov completa il pacchetto guardie dell’Unics Kazan. Arriva in Eurolega dopo una Basketball Champions League da 10.8 punti con il 46.4% dal perimetro, giocando insieme ad Andrey Vorontsevich.
AS Monaco - Francia (Campioni Eurocup nel 20/21)
Nel 2014, la compagine cestistica che rappresentava Montecarlo era nella terza divisione francese. L’anno scorso, con le due vittorie nella serie finale di Eurocup contro l’Unics Kazan, l’AS Monaco si è guadagnato l’Eurolega. Un percorso straordinario, che si instilla perfettamente nel processo di crescita che sta affrontando ormai da diverso tempo il panorama cestistico transalpino. Non solo: dopo aver ottenuto la promozione al “piano superiore”, la squadra allenata da Zvezdan Mitrovic, ovviamente confermato dopo il lavoro fatto nel 2020/2021, è stata quasi totalmente rivoluzionata. Gli unici superstiti? Il giovanissimo Rudy Demahis, Ibrahima Fall-Faye e Rob Gray, da cui ci si aspettavano tante responsabilità nei momenti chiave delle partite durante la settimana. Poi, però, è arrivato un certo Mike James. Monaco può dire la sua.
Le sfide contro Milano:
• AS Monaco - AX Armani Exchange Milano: 10/12/2021, 19:00;
• AX Armani Exchange Milano - AS Monaco: 31/03/2022, 20:30.
Coach: Zvezdan Mitrovic (SER, confermato)
Ha detto la sua con Monaco in campo nazionale fino al 2018, quando si è meritato la chiamata dell’ASVEL per vincere la Pro A e dunque allenare in Eurolega. Poi, nella scorsa estate ha deciso di fare il percorso inverso, per tentare una sfida allettante ma al contempo molto complessa: portare i biancorossi di Montecarlo nella competizione europea per antonomasia. Ha superato il girone, le Top 16 e due clienti scomodi come Budocnost e Gran Canaria nei playoff, prima del trionfo nella due sfide finalissima con Kazan, preparate minuziosamente nei giorni precedenti: Zvezdan Mitrovic si è meritato questa permanenza, e ora vuole dire la sua anche in Eurolega.
Rudy Demahis #3 (G, FRA, confermato)
Insieme a Rob Gray e Ibrahima Fall-Faye, come anticipato in precedenza, Rudy Demahis è stata l’unica conferma dal Monaco della passata stagione. Il motivo è tutto nella stima che Coach Mitrovic prova nei confronti della guardia classe 2002, pronto alla sua prima annata in Eurolega dopo aver dimostrato lampi interessantissimi nella scorsa Eurocup.
Paris Lee #5 (G, USA, nuovo)
No, Paris Lee non merita la vostra attenzione solo per la miglior capigliatura dell’intera Eurolega 2021/2022. Il playmaker 26enne, con alle spalle esperienze anche a Bamberg e Anversa, viene da una stagione da assoluto protagonista a Orleans Loiret: 14.9 punti, 2.6 rimbalzi e 7.8 assist. Uno dei rookie più interessanti da ammirare, tra i giocatori più elettrizzanti della competizione.
Leo Westermann #9 (G, FRA, nuovo)
Per un Paris Lee alla sua prima apparizione in Eurolega, Monaco ingaggia un Leo Westermann con svariate stagioni alle spalle in questa competizione. Ha giocato con Barcellona, Fenerbahce e CSKA Mosca tra le altre, trovando le migliori annate della sua carriera con Limoges; chissà che, dopo un 2020/2021 non proprio spettacolare per prestazioni individuali (3.5 punti e 2 assist in appena 11’ a partita tra Fener e Barça), non possa ritrovare la serenità nella sua Francia.
Will Thomas #10 (A, USA/GEO, nuovo)
Dopo una stagione da veterano allo Zenit San Pietroburgo, con cui ha raggiunto i playoff e ha mantenuto medie da 9.3 punti, 4.9 rimbalzi e 1.4 assist tra regular season e quarti di finale, Will Thomas era stato annunciato dall’Unics Kazan. Alla fine, però, l’ala 35enne giocherà con Monaco, l’altra nuova arrivata nell’Eurolega 2021/2022. Leader silenzioso, è uno dei giocatori più esperti e affidabili della competizione nel suo ruolo: difende forte, è abile nel gioco in post e ha sviluppato un tiro dal perimetro costante.
Alpha Diallo #11 (A, USA/GIN, nuovo)
Uscito da Providence College nel 2020, Alpha Diallo ha vissuto la sua prima stagione da professionista con il Lavrio, compagine greca in cui ha prodotto un rendimento da 12.5 punti e 5.5 rimbalzi a partita nel campionato ellenico. Rookie per l’Eurolega, sarà interessante vederlo confrontarsi in un palcoscenico simile.
Brock Motum #12 (C, AUS/LIT, nuovo)
Australiano con passaporto lituano, con a curriculum stagioni con le maglie di: Virtus Bologna, Adelaide 36ers, Zalgiris Kaunas, Anadolu Efes, Valencia, Galatasaray e Nanterre. Un girovago che in ogni posto ha lasciato una buona impressione, perlomeno per l’attitudine con cui affrontava le partite: Brock Motum, 31 anni a breve, porta esperienza e le caratteristiche del lungo con le mani vellutate a Monaco.
Jerry Boutsiele #16 (C, FRA, nuovo)
Giunto per allungare il reparto lunghi, Jerry Boutsiele è un centro ormai navigato del basket francese. 28 anni e 208 centimetri, ha giocato con Nanterre, Rouen, Denain, Cholet e Limoges, con cui ha giocato l’Eurocup dal 2018 al 2020 e la Basketball Champions League nel 2020/2021. Nell’ultima Pro A con i biancoverdi, per lui 13.6 punti e 6.9 rimbalzi, sempre con tanta verve agonistica e ottimi movimenti spalle a canestro.
Donatas Motiejunas #20 (C, LIT, nuovo)
Dopo aver lasciato l’NBA nel 2017 (per tornarci per pochissimo tempo a San Antonio nel 2018/2019), si pensava che Donatas Motiejunas avrebbe finito la carriera in Cina, dominando contro avversari neanche lontanamente paragonabili al lituano, sia per talento che per taglia fisica. Dopo un’ultima stagione da 21.5 punti, 13.7 rimbalzi e 4.2 assist con gli Xinjiang Flying Tigers, però, è arrivato l’annuncio del suo ritorno in Eurolega con la new entry Monaco. Se in difesa concederà molto, in fase offensiva i P&R con Mike James e Rob Gray potrebbero diventare un’arma difficilmente contrastabile.
Yakuba Ouattara #24 (G, GHA/FRA, nuovo)
Guardia ghanese naturalizzata francese, Yakuba Ouattara torna a Monaco dopo un’annata in Liga ACB con il Betis Siviglia da 9.1 punti e 4.1 rimbalzi. Già con i monegaschi dal 2018 al 2020, ha tentato il grande salto in NBA firmando un two-way contract con i Brooklyn Nets nel luglio 2017. Alla fine, però, riuscì a disputare solo una partita in G-League con i Long Island Nets.
Ibrahima Fall-Faye #28 (A, SEN, confermato)
Dopo aver iniziato la scorsa stagione con Anversa e mantenuto medie da 15.1 punti, 6.8 rimbalzi e 1.7 stoppate in 10 partite di Eurocup, Ibrahima Fall-Faye è stato ingaggiato da Monaco nel corso dell’annata, senza poter contribuire in campo europeo. Ora, però, il lungo di 24 anni reduce da un bronzo ad AfroBasket 2021 con il Senegal, è pronto al suo esordio in Eurolega come una vera e propria dinamite.
Rob Gray #32 (G, USA, confermato)
Nella scorsa stagione europea, ci sono stati due assoluti protagonisti: Vasilije Micic in Eurolega e Rob Gray in Eurocup hanno vinto e convinto, tanto individualmente che come squadra. In particolare, l’americano in biancorosso ha sì lasciato l’MVP della regular season a Milos Teodosic, ma si è portato a casa quello delle Finals contro Kazan, vinte 2-0 con 24 punti e il 46.2% da tre di media, dopo aver iniziato la stagione con il Boulogne Metropolitans 92. Con Mike James, Danilo Andjusic e Paris Lee, forma un backcourt da non perdere d’occhio.
Danilo Andjusic #33 (G, SER, nuovo)
Ha alle spalle svariate esperienze in Europa, tra Partizan Belgrado, Unics Kazan e Virtus Bologna, ma il meglio di sé l’ha dato con Bourg en Bresse: nell’ultima Eurocup, per la comboguard serba 17.4 punti, 3.1 assist e 2.4 rimbalzi di media. Danilo Andjusic ci ha fatto vivere svariati minuti d’ansia nella finale del Preolimpico di Belgrado, in cui è stato nettamente il migliore dei suoi con 27 punti; la sensazione è che nel suo DNA ci siano spesso prestazioni del genere, e in Eurolega lo potrà dimostrare.
Armel Traore #35 (A, FRA, nuovo)
Cresciuto nel Centre Fédéral de Basket-Ball - lo stesso da cui è uscita gente del calibro di Tony Parker, Boris Diaw e Ronny Turiaf -, con cui nella passata stagione ha mantenuto un rendimento da 15.4 punti, 4.6 rimbalzi e 2.0 palle rubate nella terza divisione francese, Armel Traore ha firmato il suo primo contratto professionistico con Monaco. Ala di 18 anni, argento con la Francia al Mondiale U19, è uno dei volti del futuro per la pallacanestro transalpina.
Donta Hall #45 (A, USA, nuovo)
Classe 1997, uscito da University of Alabama, Donta Hall è reduce da due stagioni a cavallo tra NBA e G-League, con contratti ai Detroit Pistons (e Grand Rapids Drive), Brooklyn Nets, Toronto Raptors (e Toronto 905) e Orlando Magic, oltre a qualche apparizione con la G-League Ignite. Pronto al debutto in Eurolega con Monaco, vanta un atletismo e una verticalità che ne fanno uno dei lunghi più esplosivi dell’intera competizione.
Mike James #55 (G, USA, nuovo)
Il solito Mike James, o forse no. Gli screzi con Dimitris Itoudis e la dirigenza del CSKA Mosca, lo sbarco in NBA e l’ottimo contributo dato ai Brooklyn Nets, l’estate senza stuzzicare un top team europeo che gli trovasse un posto da leader nello spogliatoio. Eppure, quello che probabilmente è il giocatore più talentuoso individualmente dell’Eurolega 2020/2021 potrebbe aver fatto una scelta in controtendenza con la sua carriera: trascinare una squadra nuova a questi palcoscenici, magari senza entrare in conflitto con Zvezdan Mitrovic e cercando di coinvolgere il resto della squadra nelle manovre offensive. Tenete pronti i popcorn per MJ al Monaco.
Stella Rossa - Serbia (17º RS Eurolega nel 20/21)
Dando un’occhiata rapida al roster della Stella Rossa, che ha perso Jordan Loyd in estate e portato a Belgrado ben pochi elementi in grado di migliorare quanto fatto nella scorsa stagione, si potrebbe già sentenziare un’annata non esattamente ottimale per i biancorossi di Serbia. Lo stimolo per fare bene, però, potrebbe paradossalmente arrivare da chi si è mosso ben oltre le proprie aspettative, pur essendo ancora ancorato in Eurocup: il nuovo Partizan Belgrado di Zeljko Obradovic, vero e proprio avversario in ABA Liga per un posto in Eurolega, potrebbe rappresentare la nuova forza serba del futuro. Alla Stella Rossa, dunque, l’arduo compito di far meglio degli ex Kevin Punter e Zach LeDay, ora sotto la guida del leggendario tecnico serbo.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Stella Rossa: 28/10/2021, 20:30.
• Stella Rossa - AX Armani Exchange Milano: 01/02/2022, 19:00.
Coach: Dejan Radonjic (SER, confermato)
All’inizio dell’annata 2020/2021, la Stella Rossa confermava in panchina Sasa Obradovic, ex Allenatore dell’Anno nell’Eurocup 2017/2018 con il Lokomotiv Kuban. Pochi giorni prima di Natale, però, i serbi hanno riportato a casa Dejan Radonjic, che da queste parti aveva raccolto non poche soddisfazioni: semifinali di Eurocup nel 2014, playoff di Eurolega nel 2016 e svariati trofei in patria. Riuscirà in un’altra impresa nella prossima stagione?
Marko Gusic #1 (G, SER, confermato)
Arrivato nel panorama giovanile della Stella Rossa nel maggio 2019, Marko Gusic ha da poco in primis firmato il suo primo contratto da professionista con il club e poi ha rinnovato per quattro stagioni il suo accordo. Ala classe 2002, ha debuttato di recente in ABA Liga, ma difficilmente troverà tanti minuti in Eurolega.
Stefan Lazarevic #2 (G, SER, nuovo)
Cresciuto nelle giovanili della Stella Rossa, Stefan Lazarevic non ha mai indossato la divisa biancorossa con la prima squadra. Dal 2014, infatti, ha sempre rappresentato l’FMP Zeleznik, con cui nella scorsa ABA Liga ha raccolto 10.9 punti, 5.1 rimbalzi, 2 assist e 1.3 palle rubate di media. Ora darà profondità al pacchetto esterni dell’unica (per ora) squadra serba in Eurolega.
Nate Wolters #3 (G, USA, nuovo)
Probabilmente la sua carriera sarebbe potuta proseguire dall’altra parte dell’Atlantico, se solo una frattura della mano sinistra non avesse condizionato la sua stagione da rookie con i Milwaukee Bucks nel 2014. A ogni modo, Nate Wolters è stato in grado di costruirsi una discreta carriera nel Vecchio Continente, in cui ha indossato le maglie di Besiktas, Stella Rossa, Élan Chalon, Maccabi Tel Aviv, Zalgiris Kaunas e Unics Kazan, con cui ha prodotto un rendimento da 8.3 punti e 3 assist tra Eurocup e VTB League. Ottimo tiratore e validissimo portatore di palla, la sua spina nel fianco sono sempre stati gli infortuni: se reggerà fisicamente, è un acquisto da promuovere.
Aleksa Uskokovic #4 (G, SER, confermato)
Classe 1999, uno dei papabili nomi del futuro per la pallacanestro serba, Aleksa Uskokovic è un vero e proprio prodotto made in Stella Rossa. Tornato alla base nel 2020 dopo tre anni all’FMP Belgrado, nella scorsa Eurolega ha raccolto 4.3 punti e 2.1 assist a partita, sempre mostrando un’ottima attitudine. Potrà ritagliarsi un discreto spazio nei prossimi mesi.
Dejan Davidovac #7 (A, SER, confermato)
Ala 26enne dall’elevata versatilità, Dejan Davidovac continuerà a vestire la maglia della Stella Rossa, come fa ormai dal 2015. Capace di portare un ottimo contributo in uscita dalla panchina, se dovesse migliorare nelle conclusioni dalla lunga distanza potrebbe seguire le orme di Marko Simonovic. Nel 2020/2021, per lui 7.2 punti, 2.8 rimbalzi e 1.6 assist di media.
Luka Mitrovic #9 (A, SER, nuovo)
In arrivo dai montenegrini del Budocnost, Luka Mitrovic non è un volto nuovo in casa Stella Rossa: ha già giocato a Belgrado dal 2012 al 2017, prima di indossare le maglie di Bamberg, Murcia, Manresa e Hapoel Gerusalemme. L’ala di 206 viene da un’annata complessa, con solo 2.7 punti e 2.9 rimbalzi in 11’ di utilizzo a partita. In patria ritroverà il campo?
Branko Lazic #10 (G, SER, confermato)
In bacheca vanta 17 trofei, tutti con la Stella Rossa: con la prima squadra dal 2011, dopo i consueti anni di gavetta all’FMP Zeleznik che seguono le giovanili, Branko Lazic è ormai un veterano in questa squadra. 173 partite in Eurolega, è un playmaker roccioso e difficile da battere in difesa: in uscita dalla panchina, porta pochi punti ma tanta sostanza.
Nikola Kalinic #12 (A, SER, nuovo)
Dopo l’annuncio del suo addio a Valencia, con cui nella scorsa Eurolega aveva prodotto un rendimento da 10.4 punti, 3.4 rimbalzi e 3.2 assist a partita, oltre a un mese di febbraio da MVP della competizione, su Nikola Kalinic si era fiondata più di una big europea. Alla fine, il serbo ha deciso di tornare a casa, firmando un biennale con opzione di uscita dopo il primo anno con la Stella Rossa. Non ci sono dubbi: l’ex Fenerbahce è il leader di questa squadra.
Ognjen Dobric #13 (G, SER, confermato)
Una delle conferme più significative per la Stella Rossa è quella di Ognjen Dobric, nel club ormai da una vita. Cresciuto con questi colori, ha giocato tre stagioni all’FMP Zeleznik prima di tornare a casa debuttare in prima squadra nel 2016. Guardia di 200 centimetri, arriva dalla miglior stagione della carriera, con 8.3 punti e 2 rimbalzi con il 45.6% dal perimetro.
Austin Hollins #14 (G, USA, nuovo)
Nella scorsa stagione, è stato uno degli elementi chiave nello Zenit di Xavi Pascual, capace di arrivare fino ai quarti di finale di Eurolega contro il Barcellona. Dopo aver confezionato 8.2 punti con il 52% dentro l’area in regular season, però, Austin Hollins ha trovato delle tremende difficoltà al tiro contro i catalani: 7.7% (!) da due punti, con il suo contributo realizzativo che è arrivato solo a un 9/20 dal perimetro. Se ritrova costanza e fiducia, il 29enne americano potrà dare una grossa mano agli uomini di Radonjic.
Marko Simonovic #19 (A, SER, confermato)
35 anni il 30 maggio scorso, Marko Simonovic è senza dubbio il cestista serbo con più esperienza della squadra. Con alle spalle esperienze all’ALBA Berlino e allo Zenit San Pietroburgo, l’ala di 203 centimetri dotata di un ottimo tiro dall’arco continua a rappresentare un avversario ostico per chi arriva in trasferta a Belgrado. Parte integrante nella Nazionale serba dal 2007, l’età comincia a farsi sentire anche per lui; nonostante ciò, molte compagini farebbero a gara per avere un veterano come lui in uscita dalla panchina.
Nikola Ivanovic #20 (G, SER, nuovo)
In passato ha avuto modo di esprimere il suo talento anche a Capo d’Orlando, con cui ha disputato 19 partite nella LBA 2016/2017, ma il nome di Nikola Ivanovic è da sempre legato al Budocnost, con cui ha giocato in totale otto stagioni in carriera. L’ultima, con l’avventura in Eurocup interrotta solo ai quarti di finale contro il Monaco poi vincitore, l’ha visto mantenere un rendimento da top player: 14.6 punti, 3.4 assist e 2.2 rimbalzi con i montenegrini. Può giocare con o senza Nate Wolters e Austin Hollins, ma la sensazione è che fara bene qualunque sia la decisione di Radonjic.
Aaron White #30 (A, USA, nuovo)
Era arrivato all’Armani Exchange Milano nel 2019 dopo due stagioni ad alto livello con lo Zalgiris Kaunas, in cui aveva anche disputato le sue prime Final Four in carriera. Qualcosa però andò storto, e Aaron White dovette ripartire prima da Tenerife e poi dal Panathinaikos, con cui ha raccolto 7.3 punti e 4 rimbalzi nella scorsa Eurolega, giocando al fianco di altre due ex biancorossi come Nemanja Nedovic e Shelvin Mack. La Stella Rossa potrebbe essere l’ambiente ideale per tornare ai livelli raggiunti in Lituania, ma in un’amichevole prestagionale (proprio contro il Pana) ha rimediato una frattura all’avambraccio: dovrà stare fuori almeno sei settimane.
Ognjen Kuzmic #32 (C, SER, confermato)
Pur essendo partito titolare in 25 delle sue 33 apparizioni in Eurolega nella scorsa stagione, Ognjen Kuzmic non ha mai rappresentato la prima scelta di Dejan Radonjic sotto canestro. I 213 centimetri e alcuni buoni movimenti sotto canestro non bastano al serbo, che anche in questa stagione partirà senza i gradi del centro preferito nelle rotazioni; nel 2020/2021, per lui 3.8 punti e 3.9 rimbalzi in circa 14’ di utilizzo a partita.
Maik Zirbes #33 (C, GER, nuovo)
Prima dell’annuncio del ritorno del centro tedesco a Belgrado, attorno all’ambiente Stella Rossa iniziavano a circolare non poche preoccupazioni. Alla fine, Maik Zirbes porta sostanza ed esperienza in un pacchetto lunghi deficitario. C’è da dire, però, che dopo Maccabi e Bayern Monaco, per lui sono arrivate due esperienze in Cina e Emirati Arabi Uniti, interrotte da una breve parentesi al Cedevita Olimpia in cui ha raccolto appena 5.8 punti e 3.1 rimbalzi a partita. Il ritorno all’ambiente familiare della Stella Rossa, con cui ha vinto tanto nel corso di tre stagioni, basterà?
Panathinaikos - Grecia (16º RS Eurolega nel 20/21)
Un po’ come accaduto all’Olympiacos (ma in grado maggiore), il Panathinaikos ha vissuto una stagione alquanto complessa nell’Eurolega 2020/2021. Se infatti in patria è arrivato nuovamente un
double tra campionato e Coppa di Grecia, in Eurolega il 16° posto in regular season li ha visti arrivare davanti solamente a Stella Rossa e Khimki. A nulla sono serviti un Nemanja Nedovic pronto a riscattarsi dopo l’esperienza milanese - ma ancora fortemente condizionato dai guai fisici -, le nuove responsabilità di cui è stato investito Ioannis Papapetrou dopo l’addio di Nick Calathes o l’arrivo da superstar durante l’inverno di Mario Hezonja, che dopo alcune incomprensioni con la società è passato all’Unics Kazan. Ora i Greens ripartono da Dimitris Priftis in panchina e da nuovi innesti interessanti, specialmente nel backcourt.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Panathinaikos: 14/12/2021, 20:30.
• Panathinaikos - AX Armani Exchange Milano: 04/03/2022, 20:00.
Coach: Dimitris Priftis (GRE, nuovo)
Ok, probabilmente in molti non si aspettavano che il suo Unics Kazan perdesse in maniera così netta contro Monaco nei due atti finali dell’Eurocup 2020/2021. Ma, prima di affrontare i monegaschi, i russi avevano sorprendentemente superato sia il Lokomotiv Kuban che la Virtus Bologna. Dimitris Priftis, dunque, torna a OAKA - dove aveva lavorato come assistente allenatore nel 2014 -, con premesse incoraggianti, considerando anche il tipo di elementi che la dirigenza dei Greens gli ha concesso di avere a roster, primo su tutti Okaro White. Inoltre, sono arrivati rookie interessanti come Daryl Macon, Kendrick Perry e Jehyve Floyd: al tecnico greco il compito di farli rendere al meglio.
Kendrick Perry #3 (G, USA, nuovo)
Il discorso è un po’ lo stesso di quello affrontato per Paris Lee dell’AS Monaco: va bene la fantastica capigliatura, ma Kendrick Perry merita di essere visto per ciò che porta sul parquet. 28 anni, prossimo all’esordio in Eurolega, ha girato mezza Europa prima di approdare al Panathinaikos. L’anno scorso, in Eurocup con il Cedevita Olimpia, per lui una stagione ad altissimo livello da 16.1 punti, 3.1 rimbalzi e 6.1 assist tra regular season e Top 16. Un po’ incostante dalla lunga distanza, ha capacità innate nell’attaccare il ferro e mettere in ritmo i compagni.
Daryl Macon #5 (G, USA, nuovo)
Uno degli acquisti più interessanti dell’intero panorama cestistico europeo, passato un po’ troppo sottotraccia: il Panathinaikos, con l’arrivo di Daryl Macon, si porta a casa un realizzatore a dir poco completo e letale quando è in serata, ossia quasi sempre. Reduce da una stagione tra Galatasaray e AEK Atene, è stato uno dei migliori attaccanti della Basketball Champions League, con 15.9 punti a partita. Inoltre, al fianco di Keith Langford, nel campionato greco ha segnato 18.2 punti con ottime percentuali: 63.4% dentro l’arco, 45.7% dal perimetro e 90.2% ai liberi. Riuscirà a mantenere questi livelli anche in Eurolega?
Georgios Papagiannis #6 (C, GRE, confermato)
Cresciuto tra Olympiakos e Peristeri, nel 2016 sbarca in NBA con i Sacramento Kings, che lo scelgono alla numero 13. In America, però, Georgios Papagiannis non convince, e torna dove aveva mostrato cose interessanti nel biennio precedente. Ora, in procinto di iniziare la sua quarta stagione
consecutiva al Panathinaikos, il gigante buono di 220 centimetri è uno dei lunghi più esperti e validi della competizione: nel 2020/2021, per lui 8.8 punti e 5.4 rimbalzi in 22’ di utilizzo a partita.
Lefteris Bochoridis #7 (G, GRE, confermato)
Già al Panathinaikos dal 2014 al 2018, Lefteris Bochoridis è tornato a indossare il biancoverde ai nastri di partenza della scorsa Eurolega, chiusa con 4.4 punti e 2.2 assist di media. Playmaker dinamico classe 1994, ha dimostrato di saper reggere la pressione con i 15 punti siglati nel derby contro l’Olympiacos; al contempo, però, deve migliorare il suo tiro dal perimetro, visto che nel 2020/2021 ha tirato con il 29.8%.
Vasilis Kavvadas #9 (C, GRE, nuovo)
In un reparto che vanta tanti volti nuovi, Priftis aveva bisogno di un lungo in grado di portare aria di casa nello spogliatoio di OAKA. Per questo, uno dei rinforzi estivi del Pana risponde al nome di Vasilis Kavvadas, da sempre legato a squadre greche: Oly e AEK Atene nel curriculum, per lui quattro apparizioni nell’All-Star team del campionato ellenico. Nell’ultima Basket League con l’Iraklis, medie da 12.3 punti e 8.9 rimbalzi in 18 apparizioni: basteranno per fargli guadagnare qualche minuto nella prossima Eurolega?
Ioannis Papapetrou #10 (A, GRE, confermato)
Con la partenza di Nick Calathes in direzione Barcellona durante la scorsa estate, per Ioannis Papapetrou era arrivato il momento di prendere in mano lo spogliatoio del Panathinaikos. Nella sua prima stagione da capitano dei Greens, l’ala greca ha giocato ad alto livello, non riuscendo però a convertire il suo rendimento da 12.1 punti, 4.1 rimbalzi e 2.4 assist in vittorie importanti per i suoi. Ora, dopo aver firmato un rinnovo contrattuale fino al 2023, il numero 10 proverà a riportare il Pana in alto.
Leonidas Kaselakis #14 (A, GRE, confermato)
Una carriera esclusivamente in Grecia, eccezion fatta per una breve parentesi all’Astana in VTB League in cui ha trovato le sue migliori annate realizzative, fino ad arrivare all’Eurolega con il Panathinaikos. Leonidas Kaselakis, ala 31enne, non ha avuto a disposizione troppi minuti per partita, specie nella seconda parte di stagione con l’arrivo di Mario Hezonja. Quest’anno darà il cambio a Papapetrou e White.
Okaro White #15 (A, USA, nuovo)
Nell’Unics Kazan 2020/2021 di Dimitris Priftis, Okaro White era il quarto giocatore più impiegato del roster. Quando l’allenatore greco è tornato ad Atene, dunque, ha espresso la volontà di allenare nuovamente l’ex Virtus Bologna, che al Pana sostituirà un altro White, Aaron. Rapido e verticale, l’americano ha mantenuto medie da 10.1 punti e 5.4 rimbalzi nell’ultima Eurocup, con una Gara-3 da protagonista nelle semifinali proprio contro la compagine italiana.
Jehyve Floyd #20 (C, USA, nuovo)
11.4 punti, 7.9 rimbalzi e 1.7 stoppate in Winner League con l’Hapoel Galil Gilboa: sono questi i numeri con cui Jehyve Floyd ha conquistato la fiducia del Panathinaikos. Ala grande dotata di una
discreta dose di atletismo, il 24enne americano potrebbe ritagliarsi anche qualche minuto da 5. Per la stragrande maggioranza di partite, però, dovrebbe alternarsi con Jeremy Evans.
Neoklis Avdalas #21 (G, GRE, confermato)
Il più giovane dell’intera competizione cestistica europea, visto che Neoklis Avdalas ha compiuto 15 anni il 4 febbraio scorso. Talento dagli ampi margini di miglioramento e tanto potenziale ancora inespresso, è una guardia con buone doti da playmaker. La favola dell’anno, in casa Panathinaikos, potrebbe riguardare il suo esordio dopo un’estate da 68 punti in quattro partite con la Grecia U16.
Nemanja Nedovic #26 (G, SER, confermato)
Per una porzione di stagione nel 2018/2019, i tifosi dell’Armani Exchange Milano sognavano di poter ammirare per sempre la propria squadra con Mike James e Nemanja Nedovic all’opera. Poi, però, il carattere del primo e i problemi fisici del secondo li hanno allontanati entrambi dall’Italia, con il serbo che si è accasato al Panathinaikos. Nella scorsa annata, per lui tante responsabilità offensive e un rendimento da 16 punti e 4.7 assist a partita. Salvo infortuni, buona parte del destino del Pana passerà dalle sue decisioni in attacco.
Jeremy Evans #40 (C, USA, nuovo)
Arrivato all’Armani Exchange Milano in corso d’opera durante l’annata 2020/2021, Jeremy Evans si è dimostrato una validissima aggiunta per la campagna europea dei meneghini, ma le sue abilità si erano già viste nelle sue esperienze con Khimki e Darussafaka: per lui un rendimento medio complessivo da 8 punti e 4.8 rimbalzi a partita. Con a curriculum più di 250 partite in NBA e il titolo di vincitore dello Slum Dunk Contest 2012, sarà curioso vederlo all’opera nel P&R con Nemanja Nedovic o Kendrick Perry.
Eleftherios Mantzoukas #72 (A, GRE, confermato)
Arrivato nel bel mezzo della scorsa stagione, Eleftherios Mantzoukas è uno di quei nomi da segnarsi sul taccuino per il futuro della pallacanestro ellenica. Pur non avendo ancora avuto l’opportunità di esordire in Eurolega, l’ala classe 2003 ha disputato un’Eurocup da urlo con il Promitheas nel 2020/2021: sette apparizioni complessive con 6.7 punti, 2 rimbalzi e il 60% dall’arco di media, con un exploit da 24 punti, 4 rimbalzi, 2 palle rubate, 2 assist e 6/6 (!) dal perimetro contro Gran Canaria. Non lasciatevelo sfuggire.
Howard Sant-Roos #74 (A, CUB, confermato)
Uno dei migliori difensori on e off the ball dell’intera competizione, che nella passata stagione ha prodotto un rendimento da 7.2 punti, 3.7 rimbalzi e 1.5 palle rubate, il rinnovo biennale di Howard Sant-Roos è una manna dal cielo per il Panathinaikos. Il cubano, uno dei migliori delle passate stagioni con i biancoverdi, è cresciuto cestisticamente in Italia, passando da Casalpusterlengo, dove ha giocato in prima squadra dal 2012 al 2015, all’Eurolega.
ALBA Berlino - Germania (15º RS Eurolega nel 20/21)
Nella passata stagione, spesso capitava di optare per una gara dell’ALBA Berlino, invece che soffermarsi sulla sfida di cartello settimanale in Eurolega. Il motivo si chiama “Simone Fontecchio”, ora passato al Baskonia di Dusko Ivanovic. Nonostante la partenza dell’ala italiana, sarà nuovamente
curioso seguire l’andamento dei tedeschi, che hanno optato per un mercato tanto conservativo quanto volto al futuro: lo dimostrano la permanenza di svariati elementi, così come gli acquisti dei vari Jaleen Smith, Tamir Blatt e Yovel Zoosman, oltre alla promozione di Coach Israel Gonzalez.
Le sfide contro Milano:
• ALBA Berlino - AX Armani Exchange Milano: 03/12/2021, 20:00;
• AX Armani Exchange Milano - ALBA Berlino: 29/12/2021, 20:30.
Coach: Israel Gonzalez (SPA, nuovo)
Si chiude l’era di Aito Garcia Reneses, si apre quella del suo vice Israel Gonzalez: sulla panchina dell’ALBA Berlino si continuerà a parlare spagnolo, ma il ricambio generazionale lascia spazio a un tecnico che ha potuto imparare molto al fianco della leggenda iberica. Questa sarà la sua prima esperienza da capo allenatore.
Maodo Lo #0 (G, GER, confermato)
Probabilmente, se la Germania avesse giocato per sempre il Preolimpico di Spalato e i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, Maodo Lo avrebbe sorpassato Dirk Nowitzki nella classifica dei migliori cestisti tedeschi della storia. Scherzi a parte, il playmaker ex Bayern Monaco è stato un fattore per i discreti successi degli ultimi mesi per la Nazionale di Henrik Rödl e vuole continuare il suo buon stato di forma nella cabina di regia dell’ALBA; nell’ultima Eurolega, la sua prima a Berlino, per lui 9.5 punti e 3.1 assist di media.
Jaleen Smith #3 (G, USA, nuovo)
L’ultimo colpo di mercato da parte dell’ALBA Berlino è al contempo il più significativo. Jaleen Smith, guardia 26enne uscita da New Hampshire, nelle ultime due stagioni con Ludwigsburg ha dimostrato di poter dominare la Bundesliga. Nel 2020/2021, è stato l’MVP del campionato tedesco, con un rendimento da 15.2 punti, 5.1 rimbalzi, 5.3 assist e 1.7 palle rubate a partita.
Malte Delow #6 (G, GER, confermato)
“Qui c’è un ottimo ambiente sportivo in cui poter migliorare sempre di più nei prossimi anni. È anche molto bello essere parte della cultura che l’ALBA ha creato qui”. Parole importanti, che testimoniano l’eccellente lavoro fatto dalla squadra di Berlino con Malte Delow, nel club da quando aveva 12 anni. La guardia 20enne, entrata nelle rotazioni con Aito Garcia, ha firmato un rinnovo fino al 2025 con i tedeschi.
Marcus Eriksson #8 (G, SVE, confermato)
Nato in Svezia, esploso in Spagna, consacratosi in Germania: le tappe nella carriera di Marcus Eriksson seguono questo percorso, con lo svedese che è stato svezzato dal Barcellona e poi si è messo in mostra a Gran Canaria, con cui ha disputato un’Eurocup da urlo nel 2017/2018. Arrivato a Berlino nel 2019, nella passata stagione ha mantenuto un rendimento realizzativo spaventoso: 12.4 punti a partita, con il 58.9% in area, il 44.3% dall’arco e il 94.3% (!) ai tiri liberi. Un tiratore straordinario, come dimostrano i 36 punti con 10/13 dal perimetro contro il Khimki nella passata stagione.
Jonas Mattisseck #9 (G, GER, confermato)
Quello che è il talento più puro in casa ALBA Berlino è sicuramente Jonas Mattisseck, futuro assicurato per la Nazionale tedesca e reduce dalla sua seconda stagione consecutiva in Eurolega. Esploso in poche apparizioni nell’Eurocup 2018/2019, sa costruirsi conclusioni dal palleggio e ha doti in crescita in cabina di regia, dove può imparare molto da Maodo Lo. A 21 anni, il numero 9 deve dimostrare di essere diventato grande.
Tim Schneider #10 (A, GER, confermato)
Un altro giovane che ha avuto modo di continuare il processo di crescita all’ALBA Berlino è Tim Schneider, ora ormai in un periodo di transizione che sarà fondamentale per lo sviluppo della sua carriera. Dopo una stagione sottotono (2.8 punti e 1.5 rimbalzi di media), infatti, il 2021/2022 sarà l’anno in cui dimostrare il suo valore, ora che ha varcato la soglia dei 24 anni.
Rikus Schulte #11 (A, GER, nuovo)
Uno di coloro che avranno poche possibilità di scendere in campo in questa stagione, ma con ampi margini di manovra per il futuro, è Rikus Schulte, ala classe 2004 made in ALBA Berlino. Nel 2020/2021, pochi sprazzi in terza divisione tedesca con il Lokomotiv Bernau.
Marc Cristoph Tilly #13 (A, GER, nuovo)
C’è un altro talento svezzato a Berlino che è tornato dal prestito al Lokomotiv Bernau, ma con esperienze ben differenti: Cristoph Tilly, un anno più giovane di Rikus Schulte, è reduce da un’annata da 11.2 punti e 4.3 rimbalzi a partita. In estate, poi, per il 4 classe 2003 sono arrivati dei FIBA U18 European Challengers da quasi 10 punti a gara. Quest’anno cerca l’esordio in prima squadra.
Kresimir Nikic #16 (G, CRO, confermato)
Un altro astro nascente che sta imparando a confrontarsi con il palcoscenico più importante d’Europa, ma che non ha alle spalle un background interamente tedesco, è Kresimir Nikic. 22 anni, centro dall’importante stazza fisica, è cresciuto nel Cibona Zagabria, prima di imbarcarsi verso la Germania nel 2017. Pur avendo vinto due Bundesliga e una Coppa di Germania, non ha mai avuto tante opportunità per mettersi in mostra.
Louis Olinde #19 (A, GER, confermato)
La generazione di nuovi cestisti in rampa di lancio in casa ALBA Berlino prosegue con Louis Olinde, profilo nettamente diverso rispetto a Delow e Mattisseck, ma che con essi condivide una discreta dose di talento. Arriva all’ALBA Berlino dopo quattro stagioni al Bamberg, con cui gioca qualche sprazzo di Eurocup e si mette in mostra in Bundesliga. Poi il grande salto verso l’Eurolega, con un rendimento da 4.3 punti e 2.7 rimbalzi di media, spinto dalla fiducia di Aito Garcia per tutto il 2020/2021.
Christ Koumadje #21 (C, TCH, confermato)
Il gigante ciadiano di 221 centimetri è arrivato nel corso della passata stagione e si è presentato con dei minuti di fuoco nella trasferta contro il Barcellona, ma Christ Koumadje non ha avuto modo di entrare del tutto nei meccanismi di Aito Garcia. L’ex compagno di squadra di Ben Simmons a Montverde Academy, nominato Difensore dell’Anno nella G-League 2020, si alternerà con Ben Lammers e, talvolta, Johannes Thiemann.
Johannes Thiemann #32 (C, GER, confermato)
Poco prima che iniziasse a girare il mondo con la Nazionale, in un’estate che ha visto la Germania tornare alle Olimpiadi a 13 anni di distanza, Johannes Thiemann aveva rinnovato per altre tre stagioni con l’ALBA Berlino. Il centro tedesco, mai fuori dalla Bundesliga in carriera, nell’ultima Eurolega ha dimostrato di valere questo palcoscenico, con 7.7 punti, 3.8 rimbalzi e 1.5 assist a partita.
Luke Sikma #43 (A, USA, confermato)
Cercate un motivo per seguire in lungo e in largo le partite dell’ALBA Berlino? Lucas Clayton Sikma, per tutti Luke, è la risposta al quesito. Americano, con alle spalle quattro anni in Liga ACB tra Tenerife e Valencia, dal 2017 è il faro dell’ALBA Berlino, con cui ha vinto l’MVP dell’Eurocup nella sua seconda annata in Germania. Tutt’altro che uno scorer o un catalizzatore di attenzioni, il numero 43 dei tedeschi fa sempre la scelta giusta al momento giusto. Giocatore all-around, dotato di un’intelligenza cestistica fuori dal comune, nell’ultima annata ha raccolto 9.1 punti, 5.3 rimbalzi e 3.8 assist a partita.
Stefan Peno #44 (G, SER, nuovo)
Arrivato all’ALBA Berlino dal Barcellona nel 2017, Stefan Peno non ha mai avuto modo di scendere in campo con i tedeschi in Eurolega. Dopo aver avuto una manciata di minuti a partita tra il 2017 e il 2019 in Eurocup, la guardia serba 24enne ha perso la fiducia di Aito Garcia, tant’è che nella passata stagione ha giocato in prestito al Rasta Vechta, con cui ha ottenuto un rendimento da 5.3 punti, 4.3 assist e 2 rimbalzi di media.
Tamir Blatt #45 (G, ISR, nuovo)
Dopo essere stato ingaggiato dall’ALBA nell’estate scorsa ed essere rimasto in prestito all’Hapoel Gerusalemme nell’ultima stagione, Tamir Blatt, figlio di Coach David, è pronto al debutto in Eurolega. Quello che al 99% sarà il ricambio di Maodo Lo, nell’ultima Winner League ha confezionato medie da 12.2 punti, 8.0 assist e 2.6 rimbalzi, giocando anche la Basketball Champions League. I tedeschi si sono assicurati un gran talento.
Yovel Zoosman #50 (A, ISR, nuovo)
Da un’israeliano all’altro, un anno in meno e con un ruolo diverso rispetto a Tamir Blatt. Yovel Zoosman, ala classe 1998 made in Maccabi Tel Aviv, ha firmato un triennale con i tedeschi dopo un’annata in cui non ha avuto tanti minuti a disposizione per esprimersi al meglio.
Ben Lammers #55 (C, USA, confermato)
Tutto ciò che transitava sotto canestro, tanto in attacco quanto in difesa, nel 2020/2021 era competenza di Ben Lammers. Uscito da Georgia Tech University nel 2018, era sbarcato in LEB Oro con Bilbao, contribuendo alla promozione in Liga ACB nell’anno successivo. Guadagnatosi le attenzioni dell’ALBA, l’americano era arrivato a Berlino nell’estate scorsa, collezionando poi 10 punti
e 4 rimbalzi a partita nel corso dell’anno. Gioca ottimamente il P&R e ha mani delicate: Israel Gonzalez continuerà a puntare su di lui.
ASVEL Villeurbanne - Francia (14º RS Eurolega nel 20/21)
Quando Tony Parker ha rivelato la maggioranza delle quote dell’ASVEL, nel 2014, nessuno si aspettava che pochi anno dopo i bianconeri si sarebbero presentati a una regular season di Eurolega con uno dei roster potenzialmente più interessanti da osservare sul parquet. Guidati da TJ Parker, fratello del presidente ma che ha dimostrato di valere il palcoscenico, mostreranno le loro abilità giovani interessantissimi come Elie Okobo, Victor Wembanyama, Matthew Strazel e Kostas Antetokounmpo, coadiuvati dagli esperti Raymar Morgan e David Lighty. E non solo: sarà curioso vedere all’opera sia Chris Jones che Dylan Osetkowski. Nonostante le partenze di Yabusele, Fall e Cole, i francesi potrebbero puntare a migliorare il 14° posto della passata stagione.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - ASVEL Villeurbanne: 21/10/2021, 20:30.
• ASVEL Villeurbanne - AX Armani Exchange Milano: 07/04/2022, 20:00.
Coach: TJ Parker (FRA, confermato)
Quando Zvezdan Mitrovic ha abbandonato l’ASVEL per tornare ad allenare il Monaco e ha lasciato spazio al suo viceallenatore, in molti hanno iniziato a rumoreggiare. Sì, perché TJ Parker non era solo il secondo del tecnico montenegrino, ma è anche il fratello minore del proprietario del club, nonché leggenda del basket transalpino, Tony Parker. Con una squadra variegata tra giovani in rampa di lancio e esperti navigati del panorama cestistico europeo, però, l’allenatore classe 1984 ha concluso una stagione niente male, con un 14° posto in regular season di Eurolega e due nuovi trofei in bacheca: la Coppa di Francia e il campionato Pro A. Ora dovrà fare un salto in avanti, con uno dei roster che stuzzicano più la curiosità degli appassionati.
Elie Okobo #0 (G, FRA, nuovo)
Nato a Bordeaux nel 1997 e cresciuto cestisticamente con Pau-Lacq-Orthez, Elie Okobo ha tentato di mostrare le sue carte in NBA con la maglia dei Phoenix Suns. Nonostante due stagioni a un discreto livello, non è riuscito a farsi confermare, finendo nell’ultima annata con i Long Island Nets in GLeague, dove ha ottenuto 8.9 punti, 3.4 rimbalzi e 5 assist di media a partita. Ora riparte dall’ASVEL e dall’Eurolega, dove lo si potrebbe vedere settimanalmente in svariati highlights; attacca il canestro con prepotenza e sa passare bene il pallone: se migliora le sue percentuali al tiro, è da tenere particolarmente d’occhio.
Victor Wembanyama #1 (C, FRA, nuovo)
Cosa c’è da dire su quello che al 99,9% sarà uno dei protagonisti della pallacanestro mondiale nel prossimo decennio? Victor Wembanyama è il prototipo del giocatore venuto dal futuro: un centro di 2,19 m, capace di muoversi come un playmaker e con un range di tiro illimitato, nato il 4 gennaio 2004 e pronto a prendersi tutto. L’ASVEL lo preparerà al grande salto chiamato NBA: le sue prossime due stagioni potrebbero potenzialmente spaventare l’Europa.
Raymar Morgan #2 (A, USA, nuovo)
Veterano delle coppe europee, Raymar Morgan arriva a Lione per sostituire potenzialmente Guerschon Yabusele. Classe 1988, vanta esperienze (tra le altre) con Ulm, Tofas Bursa, Unics Kazan e Pinar Karsiyaka; nell’ultima stagione in Turchia, per lui impatto devastante da 17.6 punti, 6.4 rimbalzi e 2.2 assist in Basketball Champions League, che gli è valso l’inserimento nella Star Lineup della competizione: ne sa qualcosa Brindisi, la cui cavalcata si è interrotta proprio contro Morgan e compagni. All’ASVEL arriva un lungo veloce e atletico, con un fisico marmoreo e una mano tutto sommato educata, ma che inizierà la stagione in ritardo a causa di un infortunio alla schiena.
Chris Jones #3 (G, USA, nuovo)
Perso Norris Cole, l’ASVEL aveva bisogno di un nuovo elemento in cabina di regia, capace di far giostrare una delle squadre più elettrizzanti della stagione. Chiuso da Wilbekin al Maccabi Tel Aviv, Chris Jones si trasferisce in Francia, dove avrà più minuti e responsabilità a disposizione. Reduce da un’annata in uscita dalla panchina da 7.0 punti, 2.8 assist e 1.8 rimbalzi in circa 17’ di media, il 28enne può sfruttare una grande occasione.
Charles Kahudi #5 (A, FRA, confermato)
Il più esperto della squadra, perlomeno anagraficamente parlando, rimane Charles Kahudi. L’ala francese, classe 1986, ha trascorso tutta la carriera in patria, legandosi all’ASVEL nel 2015 dopo aver giocato per Cholet, Evreux, Digione e Le Mans. Valido difensore e buon tiratore, le sue cifre stanno comprensibilmente calando con il passare del tempo: nel 2020/2021, per lui 5.6 punti e 2.4 rimbalzi a partita, con un ottimo 90.6% ai tiri liberi.
Paul Lacombe #6 (G, FRA, nuovo)
Altro tassello del blocco francese nel roster dell’ASVEL, Paul Lacombe era tornato a LioneVilleurbanne nell’estate 2020, dopo aver aver lasciato il club nel 2013 per approdare a Strasburgo prima e al Monaco poi, con cui aveva collezionato una discreta esperienza europea. Classe 1990, completa le rotazioni e sarà utile nel dare minuti di riposo alle tante guardie presenti in squadra.
Antoine Diot #8 (G, FRA, confermato)
Con in bacheca svariati trofei tra Strasburgo e Valencia, Antoine Diot aveva arricchito il reparto dei piccoli in casa ASVEL nel 2019. Quest’estate ha rinnovato il suo contratto con i bianconeri fino al 2024, a testimonianza del suo legame con il gruppo. Playmaker all’antica, lo scorso anno il numero 8 ha vinto il double in patria, mantenendo al contempo medie da 5.9 punti e 3 assist, con uno spettacolare 52.5% dall’arco, in Eurolega.
Elwin Ndjock #11 (A, FRA, confermato)
Nonostante sia 3 anni più giovane rispetto a Victor Wembanyama, è molto probabile che Elwin Ndjock passi più tempo nella seconda squadra dei bianconeri piuttosto che nelle rotazioni di TJ Parker come l’ex Nanterre. L’ala classe 2001, che sta ampliando con il passare degli anni il suo range di tiro, potrebbe ritagliarsi qualche minuto dopo aver debuttato in prima squadra nel 2020/2021.
Youssoupha Fall #19 (C, SEN/FRA, nuovo)
Da un Fall all’altro il passo è breve, e dunque dopo aver ammirato Moustapha ai piani alti dell’Astroballe, quest’anno sarà il turno di Youssoupha. Il centro francese di 26 anni e 221
centimetri, esploso a Strasburgo nel 2018/2019, aveva passato le ultime due stagioni al Baskonia, di cui l’ultima con un rendimento da 7 punti e 3.2 rimbalzi con il 62.8% dentro l’area in appena circa 11’ a partita. Nel suo arsenale ha meno movimenti offensivi del suo (quasi) omonimo, ma le mani sono fatate.
Dylan Osetkowski #21 (A, USA/GER, nuovo)
In un ASVEL tutto atletismo e verticalità, Dylan Osetkowski è la vera e propria eccezione alla regola nella squadra allenata da TJ Parker. Il centro americano con passaporto tedesco, 25 anni, è reduce da un’annata con il Ratiopharm Ulm in Eurocup da 17.9 punti, 5.3 rimbalzi e 2.8 assist, con il 52% da tre (!) e l’85.7% dalla lunetta. Non si esibirà in schiacciate funamboliche, ma la sua tecnica parla chiaro: grande acquisto dei francesi, può confermarsi anche in Eurolega.
David Lighty #23 (A, FRA, confermato)
Prima dell’arrivo di Elie Okobo e Raymar Morgan, David Lighty era potenzialmente l’elemento in grado di portare più punti all’ASVEL nella prossima Eurolega. Il suo 2020/2021 da 11.3 punti, 2.8 rimbalzi e 1.9 assist a partita, entrando per otto occasioni a gara in corso, aveva attirato le attenzioni di svariate compagini nella competizione, ma alla fine l’americano ex Cantù, Cremona, Trento e Sassari ha deciso di rimanere in Francia, firmando un rinnovo fino al 2026.
William Howard #25 (A, FRA, confermato)
Kyle Kuric, Antoine Diot e William Howard. No, il 24 del Barcellona non ha deciso di cambiare maglia per spostarsi in Francia: si tratta dei primi tre giocatori dell’Eurolega 2020/2021 per percentuale realizzativa dall’arco. Giunto in Francia nel 2020 dopo un’annata tra NBA e G-League, il classe 1993 ha dimostrato di essere uno dei migliori tiratori d’Europa: 8.5 punti a partita con il 58.3% dentro l’area, il 51.5% dal perimetro e il 93.5%, che fanno di lui uno dei pochissimi a sfondare il muro dei 50/50/90.
Kymany Houinsou #28 (G, FRA, confermato)
Promessa della pallacanestro transalpina, Kymany Houinsou ha già dimostrato a 17 anni di poter diventare uno scorer brillante, in grado di costruirsi punti in tanti modi diversi. In attesa delle prime chance in Eurolega, ha debuttato in prima squadra nella scorsa stagione, in Pro A: per lui 3.8 punti in 6 presenze complessive, con percentuali realizzative in netto miglioramento rispetto ai (pochi) anni passati.
Matthew Strazel #32 (G, FRA, confermato)
Victor Wembanyama non è l’unico francese promettente che vestirà la maglia del club transalpino nella prossima stagione. Anche Matthew Strazel, esuberante playmaker che ha brillato nell’ultimo Mondiale U19, è pronto a dire la sua agli ordini di TJ Parker, che già nella scorsa stagione gli aveva dato molto spazio in Eurolega. Classe 2002, questo potrebbe essere un anno chiave per il suo sviluppo in cabina di regia.
Kostas Antetokounmpo #37 (C, GRE, nuovo)
Da Greek a French Freak, passa qualche migliaio di chilometri. Terzo dei fratelli Antetokounmpo, Kostas segue le orme del fratello Thanasis e sbarca in Eurolega, proprio come fatto dall’attuale
giocatore dei Milwaukee Bucks quando aveva vestito la maglia del Panathinaikos. Lungo dinamico ma con grandi difficoltà nel tiro dalla distanza, vincitore di un anello NBA con i Los Angeles Lakers, questa sarà la sua prima esperienza fuori dall’America.
James Gist #? (A, USA, nuovo)
Arrivato a pochissimi giorni dall’inizio della stagione europea, James Gist rinforza un reparto lunghi con tanta curiosità e altrettante incognite in casa ASVEL. Inserire il 34enne americano non sarà un compito complesso per TJ Parker, visto l’impatto dell’ex Pana nell’ultima annata giocata al Bayern Monaco di Trinchieri: da dicembre in poi, per lui 5.6 punti, 3 rimbalzi e tanta esperienza da snocciolare.
Maccabi Tel Aviv - Israele (13º RS Eurolega nel 20/21)
Vedere il Maccabi Tel Aviv al 13° posto di una regular season in Eurolega fa quantomeno strano. La stagione 2020/2021 ha rappresentato uno dei punti più bassi del passato recente degli israeliani, che in svariate occasioni non sono riusciti a portarsi a casa delle vittorie al fotofinish. Parte del demerito è sicuramente di Scottie Wilbekin, che non ha saputo caricarsi sulle spalle la squadra in partite tirate fino all’ultimo secondo; ciononostante, si riparte proprio dal numero 1, confermato in cabina di regia così come Ioannis Sfairopoulos in panchina. E come si ricomincia? Salutando Tyler Dorsey, Elijah Bryant, Dragan Bender e Othello Hunter, tra gli altri, per far spazio a volti nuovi come James Nunnally, Kameron Taylor, Derrick Williams e Jalen Reynolds.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Maccabi Tel Aviv: 12/10/2021, 20:30.
• Maccabi Tel Aviv - AX Armani Exchange Milano: 22/03/2022, 20:05.
Coach: Ioannis Sfairopoulos (GRE, confermato)
Da sempre legato alla Grecia, da cui non si è mai allontanato se non per un anno da viceallenatore di Jonas Kazlauskas al CSKA Mosca, Ioannis Sfairopoulos ha accettato la panchina del Maccabi Tel Aviv nel 2018. Da lì in avanti, tre annate ad alti e bassi: in patria tre Winner League consecutive, oltre all’ultima Coppa di Israele, ma in Eurolega nessuna apparizione ai playoff. Certo, al momento dell’interruzione della stagione 2019/2020 gli israeliani occupavano il 5° posto in regular season, ma la storia ha parlato d’altro. Ora, con un gruppo rinnovato in tanti elementi, si punta alle prime otto posizioni.
Scottie Wilbekin #1 (G, USA, confermato)
Sono state tante, troppe, le occasioni sprecate dal Maccabi Tel Aviv negli ultimi possessi di partite delicate nel corso della passata stagione. Nella maggior parte di queste, il pallone scottava in mano a Scottie Wilbekin, incapace di concretizzare come aveva abituato in passato. Lo dimostra il calo sia nei punti a partita (13.8 contro i 16.1 del 2019/2020) che nella percentuale dall’arco (32.8% contro il 43.5% del 2019/2020). È in arrivo la revenge season per l’americano?
Keenan Evans #2 (G, USA, nuovo)
La lista dei nuovi arrivi nel backcourt degli israeliani prosegue con Keenan Evans, guardia 25enne che ha giocato anche con Davide Moretti a Texas Tech University. Dotato di un grande atletismo e
di una spiccata propensione ad attaccare il ferro, dopo due esperienze in G-League ha tentato il salto in Europa, prima all’Igokea e poi all’Hapoel Haifa. Nello scorso anno è risultato uno dei migliori del campionato israeliano, con 18.5 punti, 4.1 rimbalzi e 6.4 assist a partita.
Angelo Caloiaro #4 (A, USA/ITA, confermato)
Il nome e cognome non mentono, visto che possiede anche la nazionalità italiana. Angelo Caloiaro, però, non ha mai calcato un parquet nostrano, se non per giocarci in trasferta nel corso della sua variopinta carriera europea: ha giocato in Bulgaria, Spagna, Germania, Turchia e Israele. Arrivato al Maccabi nel 2018, nella scorsa Eurolega ha sempre ottenuto un discreto minutaggio da 4, con 5.9 punti e 3.4 rimbalzi a partita.
Derrick Williams #6 (A, USA, nuovo)
Seconda scelta del Draft NBA 2011, Derrick Williams è ormai una figura consolidata ai piani alti della pallacanestro europea. Attraversato l’Atlantico nel 2018 per approdare al Bayern Monaco, ha poi proseguito le sue esperienze prima al Fenerbahce e poi al Valencia, dove non è riuscito a conquistare un piazzamento valido per i playoff con un rendimento da 9.0 punti e 3.1 rimbalzi a partita. Dopo Germania, Turchia e Spagna, arriva un’altra campagna in Eurolega, questa volta in Israele.
Kameron Taylor #7 (G, USA, nuovo)
Come detto in precedenza, il Maccabi Tel Aviv ha optato per un profondo rinnovamento nel proprio pacchetto guardie: con Wilbekin ancora leader, è Kameron Taylor quello che potrebbe trovare più fiducia da parte di Coach Sfairopoulos. Nell’ultima stagione, la comboguard americana ha raccolto 13.9 punti, 5.3 rimbalzi e 3.4 assist in Bundesliga con Amburgo, dopo essere passato anche dal Bamberg.
Jalen Reynolds #8 (C, USA, nuovo)
Come Derrick Williams e Kameron Taylor, anche Jalen Reynolds è dovuto passare dalla Germania per esprimere al meglio il suo potenziale. Dopo una stagione dimenticabile al Maccabi, il centro americano ha trovato un exploit spaventoso al Bayern Monaco di Andrea Trinchieri (13.6 punti e 5.8 rimbalzi di media), attirando le attenzioni di mezza Europa. Alla fine, è tornato in Israele, con Othello Hunter che ha fatto il percorso opposto verso la Baviera.
Roman Sorkin #9 (C, ISR, nuovo)
Il Maccabi Tel Aviv ci ha abituato, nel corso del recente passato, ad alternare un compatto gruppo di giocatori israeliani a una serie di stranieri in grado di elevare il tasso tecnico della squadra; Roman Sorkin, centro 24enne, fa parte della prima categoria. Reduce da 13.4 punti e 7.2 rimbalzi a partita in Winner League con il Maccabi Haifa, ha alle sue spalle anche delle Final Four NCAA con Oregon University. Sarà curioso vederlo in un pacchetto lunghi che vanta nomi del calibro di Jalen Reynolds e Ante Zizic.
John DiBartolomeo #12 (G, USA/ISR, confermato)
Protagonista di un vero e proprio exploit realizzativo nella stagione 2019/2020, John DiBartolomeo non è riuscito a mantenere gli stessi ritmi nell’ultima annata, condizionato da una serie di acciacchi fisici. Nonostante ciò, l’apporto in uscita dalla panchina (al fianco di Wilbekin o senza di lui) della guardia classe 1991 è stato necessario in determinate occasioni. Ha collezionato solo 3.8 punti a partita, punta a migliorare nella prossima stagione.
Oz Blayzer #14 (A, ISR, confermato)
Da sempre rimasto in Israele, Oz Blayzer ha fatto il suo debutto in Eurolega nella passata stagione, in cui ha mantenuto medie da 2.5 punti e 1.3 rimbalzi in 33 apparizioni complessive. Allunga le rotazioni nel pacchetto dei lunghi, difficilmente Sfairopoulos gli darà più di 10’ a partita.
Jake Cohen #15 (C, USA/ISR, nuovo)
Uscito da Davidson College, dove ha giocato anche con l’ex Brescia Tyler Kalinoski, Jake Cohen ha trovato la sua prima esperienza europea con il Maccabi nel 2013. Da lì in poi, alcune stagioni con i gialloblù alternate da altrettante esperienze altrove: Maccabi Rishon LeZion, Aris Salonicco, Maccabi Ashdod e per ultima Obradoiro, con cui nell’ultima Liga ACB ha mantenuto medie da 8.2 punti e 3.8 rimbalzi in 21’ circa a partita.
Ben Harush #18 (G, ISR, nuovo)
Prodotto delle giovanili del Maccabi Tel Aviv, Ido Ben Harush ha lasciato il club nel 2017, indossando successivamente le divise di Maccabi Rehovot, Maccabi Ramat Gan, ASA Ashkelon e Givatayim. A 23 anni, il playmaker torna a casa per qualche minuto a partita in Eurolega.
James Nunnally #21 (A, USA, nuovo)
Ha fatto innamorare migliaia di tifosi in Italia, con un’annata da MVP con Avellino nel 2015/2016. Poi, dopo l’Eurolega vinta con il Fenerbahce e svariate esperienze in NBA, ha fatto una breve apparizione all’Olimpia Milano. Ora, James Nunnally torna ai piani alti della pallacanestro europea con il Maccabi Tel Aviv: sarà fondamentale il suo apporto, specialmente dalla lunga distanza, visto che vanta la miglior percentuale dal perimetro (48.5%) tra i giocatori che abbiano messo a segno almeno 75 triple.
Ante Zizic #23 (C, CRO, confermato)
Insieme a Dragan Bender, è stato uno dei due colpi del Maccabi Tel Aviv nella scorsa sessione estiva di mercato: dopo tre anni con i Cleveland Cavaliers, Ante Zizic sarebbe tornato in Europa. Alla fine, non è riuscito a mantenere un rendimento personale costante, come testimoniano le due sfide al Barcellona nella scorsa regular season: 2 punti in Catalogna, 24 in casa. I suoi 9.1 punti e 5.4 rimbalzi di media non sono bastati: ora si giocherà il posto da titolare con Jalen Reynolds, fermo restando uno strappo al tendine del ginocchio che lo terrà fuori uso almeno fino a novembre.
Yiftach Ziv #99 (G, ISR, nuovo)
L’ultimo arrivo in ordine cronologico proviene direttamente dalle finali della scorsa Winner League, dove ha trainato il suo Hapoel Gilboa/Gaili proprio contro il Maccabi. Yiftach Ziv, playmaker israeliano di 26 anni, ha raccolto ottimi numeri nella fase finale del campionato israeliano: 13.3 punti, 5.1 rimbalzi, 4.3 assist e 2.6 palle rubate a partita. Ioannis Sfairopoulos gli lascerà comprensibilmente più spazio in campionato, ma avrà qualche minuto anche nella sua prima Eurolega.
Mathias Lessort #? (A, FRA, nuovo)
Pochi giorni dopo l’annuncio dell’infortunio di Ante Zizic, il Maccabi Tel Aviv è rapidamente corso al riparo, aggiudicandosi le prestazioni di Mathias Lessort per due mesi. Il francese, reduce da una stagione da urlo (12.5 punti con il 58.7% dentro l’area, 6.1 rimbalzi e 1.2 stoppate di media) con il Monaco che gli ha permesso di essere inserito nel primo quintetto All-Eurocup, attendeva un’occasione per mostrare il suo valore in Eurolega. Ora, con il centro croato in infermeria, vuole prolungare il suo accordo con gli israeliani.
Olympiacos - Grecia (12º RS Eurolega nel 20/21)
Siamo stati abituati a vedere l’Olympiacos battagliarsi con le altre big europee per un posizionamento al vertice della regular season, con svariate stagioni che si concludevano con un’apparizione dei biancorossi alle Final Four. Come accaduto con il Panathinaikos, però, è passato ormai troppo tempo dall’ultima finale di Eurolega per questa grande del basket ellenico, giocata contro il Fenerbahce nel maggio 2017. Ora, dopo un mercato con alcuni innesti interessanti e le conferme tanto di leggende come Sloukas e Printezis, quanto di elementi fondamentali come Vezenkov e McKissic, si cerca di tornare tra le magnifiche 8 della competizione, in quella che sarà la prima stagione senza Vassilis Spanoulis.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Olympiacos: 26/11/2021, 20:30.
• Olympiacos - AX Armani Exchange Milano: 24/02/2022, 20:00.
Coach: Georgios Bartzokas (GRE, confermato)
Primo allenatore greco di sempre a vincere l’Eurolega, Georgios Bartzokas è riuscito in quest’impresa proprio con l’Olympiacos, nel 2012/2013 e con campioni come Spanoulis, Hines, Printezis, Law e via discorrendo. Dopo l’avvicendamento con David Blatt, presente sulla panchina dei biancorossi per solo una partita, il tecnico è tornato ad allenare l’Oly nel gennaio 2020, dopo essere transitato da Lokomotiv Kuban, Barcellona e Khimki. Con un roster ridimensionato rispetto alla scorsa stagione e aggiunte di spessore come quelle di Thomas Walkup, Tyler Dorsey e Moustapha Fall, c’è margine per migliorare dopo il 12° posto del 2020/2021.
Thomas Walkup #0 (G, USA, nuovo)
Amate i playmaker che difendono il proprio avversario come la porta di casa e mettono in ritmo i compagni con estrema facilità? Bene, Thomas Walkup è l’uomo per voi. L’americano classe 1992, uscito da Stephen F. Austin State, lascia lo Zalgiris Kaunas dopo tre stagioni - di cui l’ultima in Eurolega a 8.2 punti e 4.5 assist di media, con il 90.2% ai liberi ma un discreto calo nel tiro dall’arco - per alternarsi in cabina di regia con un maestro come Kostas Sloukas. Bartzokas sa a chi dare la bacchetta per dirigere la sua orchestra.
Tyler Dorsey #2 (G, USA/GRE, nuovo)
25 anni, un potenziale ancora in parte inespresso ed il sangue ellenico che scorre nelle sue vene: anche senza dare un’occhiata al suo rendimento nella passata stagione con il Maccabi Tel Aviv, l’arrivo di Tyler Dorsey in biancorosso è uno di quelli che scalda la piazza, in questo caso già bollente
di per sé. Con un passato in NBA tra Atlanta Hawks e Memphis Grizzlies, nel 2019 è giunto in Israele, dove nell’Eurolega 2020/2021 ha trovato 11.2 punti, 2.7 rimbalzi e 1.6 assist di media. Pur non avendo ancora debuttato con la Nazionale, rappresenta la Grecia: dalla sua alchimia con Sloukas passa molto del destino dell’Olympiacos nella prossima annata.
Michalis Lountzis #4 (G, GRE, nuovo)
Reduce da un’annata interessante con il Promitheas, sia in Eurocup che in campionato, al fianco del neoacquisto di Milano Jerian Grant, Michalis Lountzis arriva all’Olympiacos con margini di miglioramento ma al contempo in possesso di un arsenale già ricco. Cresciuto nelle giovanili del Panathinaikos, la guardia dinamica classe 1998 è stato il migliore dei suoi nella sconfitta della passata stagione contro la Dolomiti Energia Trento, con un losing effort da 16 punti.
Giannoulis Larentzakis #5 (G, GRE, confermato)
Prima del 2019, Giannoulis Larentzakis non si era mai mosso dalla Grecia. In ordine, aveva giocato con le maglie di Ikaros Kallitheas, Aris Salonicco, Kolossos Rodou e AEK Atene, con cui era definitivamente esploso, guadagnandosi l’attenzione dell’UCAM Murcia. Nel 2019/2020, dunque, un’esperienza costruttiva in Liga ACB, seguita dall’approdo all’Oly, con cui ha trovato un po’ di spazio nell’ultima Eurolega. In uscita dalla panchina, una guardia che ha punti nelle mani e una buona visione di gioco.
Zayd Muosa #6 (G, CIP, confermato)
Guardia cipriota classe 2003, Zayd Mousa si è messo in mostra nella divisione B del campionato europeo U16 disputatosi nell’agosto 2019. In quella competizione, per lui medie da 11.3 punti, 9.7 rimbalzi, 3.5 assist, 1.3 palle rubate e 1.2 stoppate di media in 6 partite. Potrebbe debuttare con la prima squadra nei prossimi mesi.
Sotiris Oikonomopoulos #9 (G, GRE, confermato)
Uno dei talenti più interessanti nella scuderia delle giovanili dell’Olympiacos, Sotiris Oikonomopoulos è stato aggregato alla prima squadra per la prossima stagione. Guardia tiratrice classe 2003, si è messo in mostra nell’ANTG disputato a Valencia nel 2019/2020: 12.5 punti e 3 rimbalzi con il 55.6% dall’arco a partita.
Moustapha Fall #10 (C, FRA, nuovo)
Quando qualcosa si incrinava nell’attacco dell’ASVEL nel corso della passata stagione, si alzava il pallone per i 218 centimetri di Moustapha Fall, che in un modo o nell’altro trovava una soluzione. È anche così che ha trovato alcuni dei suoi 8.8 punti di media (con il 70.1% dentro l’area), a cui vanno aggiunti 5.5 rimbalzi catturati a partita. Dopo un argento olimpico con la Francia, arriva in Grecia per “alzare” il livello del pacchetto lunghi biancorosso.
Kostas Sloukas #11 (G, GRE, confermato)
Il suo ritorno a casa della passata stagione è stato senza alcun dubbio uno dei trasferimenti più intriganti della scorsa sessione di mercato estiva. La presenza in cabina di regia di Kostas Sloukas e il suo rendimento da 11 punti (con il 40% dall’arco e il 92.2% ai liberi) e 6 assist di media, però, non sono bastati all’Olympiacos per tornare ai livelli di un tempo. Sloukas all’Oly, parte 2, stagione 2: il veterano entra in scena.
Hassan Martin #12 (C, USA, confermato)
Con l’arrivo di Fall, il centro americano finirà presumibilmente indietro nelle rotazioni. In effetti, Hassan Martin non ha lasciato il miglior ricordo possibile di sé nella sua prima annata in Grecia: 9 punti e 4.6 rimbalzi di media, con pochi squilli e tanto da migliorare, nonostante una delle migliori percentuali in area della competizione (71.97%, secondo solo all’ex compagno Octavius Ellis, che però ha tentato 26 conclusioni in meno). Dopo il suo rendimento nell’Eurocup 2019/2020 con Budocnost, ci si aspettava di più.
Sasha Vezenkov #14 (A, BUL, confermato)
Se l’Olympiacos non è sprofondato in determinati frangenti della scorsa stagione, una buona parte del merito va data a Sasha Vezenkov. L’ala bulgara, in passato anche con il Barcellona, ha vissuto senza alcun dubbio la sua miglior annata in carriera, con numeri da protagonista: 11.5 punti e 5.4 rimbalzi a partita, con percentuali medie del 50% da due, 43% da tre e 88.7% in lunetta. La speranza, per i tifosi dell’Oly, è che continui così, togliendosi al contempo i panni del deus ex machina.
Georgios Printezis #15 (A, GRE, confermato)
Vassilis Spanoulis ha detto basta, ma c’è ancora chi non ha intenzione di smettere di dire la propria sul parquet dell’Eirinis kai Philias: Georgios Printezis, una vita in biancorosso se non fosse un anno all’Olympia Larissa e due stagioni a Malaga, continuerà a indossare la canotta dell’Olympiacos, nonostante le sue cifre siano comprensibilmente in calo, ma neanche troppo. Nel 2020/2021, per lui 8.5 punti con il 61.2% dentro l’area e il 43% da tre, oltre a una dose infinita di esperienza da condividere con tutto lo spogliatoio.
Kostas Papanikolaou #16 (A, GRE, confermato)
Firmando un’estensione contrattuale di tre anni il 22 settembre 2020, Kostas Papanikolaou ha definitivamente inciso il suo nome nella leggenda di questo club. Non che prima non lo fosse, vista la quantità di trofei vinti e di stagioni disputate con l’Olympiacos: la prossima sarà la 10ª con i biancorossi, dopo che in passato aveva anche vestito le maglie di Houston Rockets e Denver Nuggets. Gli anni passano e le gare giocate per stagione diminuiscono, ma l’eccellente difensore con uno degli IQ cestistici più alti d’Europa rimane.
Livio Jean-Charles #17 (A, FRA, confermato)
Arrivato in Grecia dopo un’ottima prima stagione in Eurolega con l’ASVEL, Livio Jean-Charles ha visto diminuire il suo minutaggio, e di conseguenza il suo rendimento a partita. Ciononostante, il francese classe 1993 si è messo in mostra con i suoi movimenti in post e un’ottima presenza sotto canestro, a battagliare con avversari anche di taglie maggiori della sua. In circa 17’ sul campo, per lui 6.3 punti e 3.5 rimbalzi di media, con percentuali da premiare sia in area (66.7%) che in lunetta (87.5%).
Vasileios Christidis #41 (A, GRE, confermato)
Arrivato dall’Aris Salonicco nel 2019 per allungare le rotazioni sotto canestro, Vasileios Christidis non ha mai trovato un singolo minuto sul parquet con la prima squadra. Con l’Olympiacos B, per lui 9.9 punti e 6.2 rimbalzi di media nell’ultima stagione.
Shaquielle McKissic #77 (G, USA/AZE, confermato)
Nella complessa annata vissuta dall’Olympiacos nel 2020/2021, si sono salvati veramente in pochi. Uno di questi, che si è meritato la conferma anche in questa stagione, è indubbiamente Shaquielle McKissic. Arrivato nel febbraio 2020 dal Besiktas come rinforzo di metà stagione, qualche settimana prima che si optasse per la cancellazione causa Covid-19, l’americano con passaporto azero è una dinamite quando attacca il ferro; nella scorsa stagione, per lui 10.7 punti, 2.3 rimbalzi e tante giocate da highlights. Benvenuti a bordo dello ShaqAttack, offerto per voi da McKissic Airlines.
Zalgiris Kaunas - Lituania (11º RS Eurolega nel 20/21)
Non è stato facile voltare pagina dopo l’addio di Sarunas Jasikevicius, uno che allo Zalgiris Kaunas ha lasciato ricordi indelebili e trofei in bacheca tanto da giocatore quanto da allenatore. Nonostante ciò, però, la società biancoverde non si è snaturata, affidando la gestione della squadra a Martin Schiller, tecnico austriaco classe 1982 con esperienza pluriennale in G-League, alla guida dei Salt Lake City Stars. Dopo un’annata di transizione, che ha portato comunque un campionato e una coppa di Lituania in bacheca, oltre all’11° piazzamento in Eurolega, ora lo Zalgiris Kaunas punta a migliorare in campo europeo. La chiave per farlo si chiama Emmanuel Mudiay: basterà l’ex Denver Nuggets per puntare ai playoff?
Le sfide contro Milano:
• Zalgiris Kaunas - AX Armani Exchange Milano: 22/12/2021, 19:00;
• AX Armani Exchange Milano - Zalgiris Kaunas: 28/01/2022, 20:30.
Coach: Martin Schiller (AUS, confermato)
Quando i Salt Lake City Stars lo hanno ingaggiato per guidare la squadra da capo allenatore in GLeague, Martin Schiller aveva sempre avuto esperienze da vice, sia con la Germania a EuroBasket 2015, sia con svariati altri club tedeschi. Quando a Kaunas hanno puntato su di lui per sostituire Sarunas Jasikevicius, non aveva mai avuto a che fare con un contesto grande come l’Eurolega. Eppure, in entrambe le due parentesi ha ottenuto buoni risultati, pur non avendo ancora compiuto 40 anni: i biancoverdi crescono con Schiller, Schiller cresce con lo Zalgiris
Marek Blazevic #1 (C, LIT, confermato)
Arrivato la scorsa estate dai rivali del Lietuvos Rytas, Marek Blazevic fa parte della nuova generazione di talenti del basket lituano. Classe 2001, centro mobile di 207 centimetri dotato di una discreta visione di gioco, è sceso in campo sei volte nella scorsa Eurolega, con 7 punti e 4 rimbalzi nella sfida casalinga al Panathinaikos.
Lukas Lekavicius #4 (C, LIT, confermato)
Nato con ogni probabilità con il biancoverde nelle vene, Lukas Lekavicius ha sempre legato il suo nome allo Zalgiris Kaunas, eccezion fatta per un biennio al Panathinaikos fino al 2019. Classe 1994, playmaker scaltro e rapido, ha debuttato sotto la guida di Gintaras Krapikas, è esploso con Saras
Jasikevicius e ora è un fattore in uscita dalla panchina per Martin Schiller. Tiratore letale, nel 2020/2021 ha raccolto 8.2 punti di media con il 50% dall’arco e l’86.4% a tempo fermo.
Josh Nebo #7 (C, USA, nuovo)
Il suo arrivo è passato un po’ sottotraccia, ma Josh Nebo ha più di qualche carta in regola per sfondare tra i centri della massima competizione europea. 24 anni, reduce dalla sua prima stagione in Europa con l’Hapoel Eilat, ha raccolto 13.5 punti e 9.9 rimbalzi di media a partita. Dotato di un atletismo spaventoso e di una buona applicazione difensiva, non è affatto scontato che con il passare del tempo possa superare il suo compagno di reparto Joffrey Lauvergne nelle gerarchie di Coach Schiller.
Emmanuel Mudiay #8 (G, COD/USA, nuovo)
È stato scelto al Draft NBA 2015 con la numero 7 dai Denver Nuggets e in 300 partite complessive in NBA ha confezionato un rendimento da 11.0 punti, 3.8 assist e 2.9 rimbalzi a partita. Eppure, nella scorsa stagione non ha trovato neppure una squadra disposta a concedergli un’occasione; così, Emmanuel Mudiay ha deciso di tornare a essere protagonista, indossando la divisa dello Zalgiris Kaunas. Indubbiamente, uno dei colpi più ambiziosi e interessanti per l’Eurolega che sta per cominciare.
Mantas Kalnietis #9 (G, LIT, nuovo)
A volte ritornano, specie dopo aver accumulato così tanta esperienza da poter sparare le ultime cartucce con un certo grado di certezza. Mantas Kalnietis è uno di questi: cresciuto nello Zalgiris Kaunas, è tornato a casa (per la seconda volta dopo il 2015/2016) al termine di un giro d’Europa che l’ha portato a vincere al Lokomotiv Kuban, all’ASVEL e all’Olimpia Milano. Con i russi, nella scorsa stagione ha raccolto 8.7 punti e 7.1 assist (1° della competizione) in Eurocup; ora, a 34 anni e dopo essere diventato il leader all-time in assist della Nazionale lituana, il numero 9 darà il cambio a Mudiay.
Paulius Jankunas #13 (A, LIT, confermato)
Leggenda. Non ci sono altri modi corretti per definire Paulius Jankunas e ciò che continua a rappresentare da ormai 18 anni sia per lo Zalgiris Kaunas che per tutto il panorama cestistico lituano. Leader all-time dell’Eurolega per partite giocate (375 a oggi) e rimbalzi catturati (1.965 a oggi), l’ala 37enne vanta 28 trofei vinti con i biancoverdi, che ha lasciato solamente per qualche mese per il Khimki, nel 2009/2010. Prima o poi, ci sarà un 13 ritirato da ammirare alla Zalgirio Arena.
Karolis Lukosiunas #16 (A, LIT, confermato)
In una compagine ricca di elementi esperti e con pochi giocatori sotto i 25 anni, Karolis Lukosiunas è una delle eccezioni che si contano sulle dita di una mano. Classe 1997, allo Zalgiris Kaunas dal 2019, è forse l’elemento che avrà meno spazio di tutti nella prossima stagione. Dovesse servire il suo contributo, però, si farà trovare pronto: lo testimoniano i 12 punti in uscita dalla panchina nell’ultima vittoria casalinga dei lituani contro l’ALBA Berlino.
Arturas Milaknis #21 (G, LIT, confermato)
Non ha il medesimo status di Paulius Jankunas, specialmente perché nel corso degli anni ha rappresentato altre due squadre lituane (il Kaunas Triobet nel 2008/2009 e il Prienai nel 2012/2013), ma anche il nome di Arturas Milaknis rimarrà negli annali del club. Guardia di 195 centimetri, classe 1986, ha specializzato il suo gioco per sopperire al naturale scorrimento del tempo: nell’ultima stagione ha tirato con il 47% dal perimetro, uscendo dalla panchina per 18’ a partita.
Janis Strelnieks #32 (G, LET, nuovo)
Le parole chiavi per questa stagione a Kaunas sono “imprevedibilità” ed “esperienza”. Se per la prima tutti gli occhi puntano verso Emmanuel Mudiay, sulla seconda ci si affida ai già citati Jankunas, Milaknis, Kalnietis e Lekavicius, ma anche a un volto nuovo come Janis Strelnieks. Reduce da un anno senza molto spazio in Russia, il lettone punta a ritrovare minuti e responsabilità importanti. In 157 partite di Eurolega nella sua carriera tra Budivelnik Kiev, Bamberg, Olympiacos e CSKA Mosca, ha raccolto 8.1 punti, 2.4 assist e 1.6 rimbalzi di media.
Tyler Cavanaugh #34 (A, USA, nuovo)
La scorsa stagione in Basketball Champions League e Liga ACB con Tenerife, Tyler Cavanaugh tornerà a giocare in Eurolega dopo l’esperienza annuale all’ALBA Berlino nel 2019/2020. Martin Schiller l’ha già allenato nel 2018/2019 in G-League, dove l’ala classe 1994 produsse un rendimento da 17.7 punti e 7.7 rimbalzi a partita. Porta fisico, un buon range di tiro e una certa affinità con l’allenatore austriaco.
Niels Giffey #55 (A, GER, nuovo)
Un altro nuovo arrivato, un altro ex ALBA Berlino: Niels Giffey, uscito da UConn University nel 2014, è tornato nella capitale tedesca, dove aveva trascorso due anni nelle giovanili, per non spostarsi più, perlomeno fino a quest’estate. Buon difensore, cerca sempre di farsi trovare pronto sul perimetro, dove nella scorsa stagione ha tirato con il 41.8%, collezionando 8.1 punti a partita.
Joffrey Lauvergne #77 (C, FRA, confermato)
Nella scorsa stagione, Joffrey Lauvergne sembrava rivitalizzato dopo due stagioni alquanto deludenti con il Fenerbahce: nella sua prima esperienza a Kaunas, per lui 10.6 punti e 5.6 rimbalzi a partita. Deve ancora migliorare - nonostante i 30 anni che compirà il 30 settembre prossimo, giorno dell’inizio dell’Eurolega 2021/2022 -, specie nella metà campo difensiva. Con l’arrivo di Emmanuel Mudiay, però, si va a ricomporre un asse che ha fatto vedere belle cose nel 2015/2016 ai Denver Nuggets.
Edgaras Ulanovas #92 (A, LIT, nuovo)
La sensazione è che, in fondo, anche lui stesso sappia di aver commesso un errore. O meglio, ha tentato di intraprendere una strada impervia fin dal primo giorno d’avventura. Edgaras Ulanovas, dopo aver lasciato lo Zalgiris Kaunas per tentare le sue carte al Fenerbahce, è tornato al punto di partenza al termine di una stagione in cui ha raccolto appena 4.5 punti a partita. Ci si aspetta molto più da uno dei talenti più genuini dell’attuale generazione lituana.
Baskonia - Spagna (10º RS Eurolega nel 20/21)
Con il ritorno di Valencia in Eurocup, rimangono tre le compagini spagnole nella massima competizione europea: dietro ai colossi Barcellona e Real Madrid, Baskonia è ben più di un’organizzazione consolidata in Eurolega. Ogni anno pronta a dire la sua nell’agguerrita lotta che si instaura da dicembre/gennaio in poi per un biglietto d’ingresso al grande ballo di fine stagione, nel 2020/2021 i baschi si sono dovuti accontentare di un 10° posto in regular season. Quella che sta per cominciare, però, sarà l’annata dei grandi cambiamenti: via Polonara, Henry, Vildoza, Dragic Diop, Jekiri e Fall, dentro Baldwin IV, Marinkovic, Granger, Fontecchio, Enoch e Nnoko, sempre con Dusko Ivanovic pronto a guidare dalla panchina.
Le sfide contro Milano:
• Baskonia - AX Armani Exchange Milano: 08/10/2021, 20:30;
• AX Armani Exchange Milano - Baskonia: 10/02/2022, 20:30.
Coach: Dusko Ivanovic (MNE, confermato)
Si scrive “Dusko Ivanovic”, si legge “storia della pallacanestro europea”. Ha girato fior fior di panchine del Vecchio Continente, legando principalmente il suo nome a Barcellona e, soprattutto, Baskonia: questa sarà la sua 12ª stagione a Vitoria, dove in passato ha conquistato 3 Liga ACB, 1 Supercoppa di Spagna e 4 Copa del Rey, raggiungendo in due occasioni la finale di Eurolega.
Sander Raieste #2 (A, EST, confermato)
Di proprietà del Baskonia dal 2018, Sander Raieste è uno dei talenti baltici della squadra di Vitoria, insieme ai vari Giedraitis, Sedekerskis e Kurucs. La guardia estone classe 1999 ha giocato per tre anni consecutivi in prestito, prima alla Fundación 5+11 e poi in patria, al Kalev/Cramo, dove ha giocato con l’ex Torino Tekele Cotton. Nel 2020/2021, per lui pochissimi sprazzi in Eurolega.
Ondrej Hanzlik #3 (A, CZE, nuovo)
Nato a Praga nel 2002, Ondrej Hanzlik è uno dei tanti talenti scovati dal Baskonia in giro per l’Europa e fatti svezzare a Vitoria, in una delle organizzazioni più efficienti del Vecchio Continente. In prestito in LEB Oro nell’ultima stagione, ha aiutato il Juaristi ISB a raggiungere la promozione in LEB Oro, siglando 8 punti a partita. Con la Repubblica Ceca U20, in più ha disputato un ottimo Europeo U20, con 15.2 punti di media.
Wade Baldwin IV #5 (G, USA, nuovo)
Dopo una stagione da bocciatura completa all’Olympiacos, Andrea Trinchieri ha puntato su di lui, dandogli le chiavi per mettere in moto l’attacco del Bayern Monaco. Il risultato? 5° posto in regular season di Eurolega, prima squadra tedesca a raggiungere i playoff e medie da 15.3 punti, 4 assist, 3 rimbalzi e 1.1 palle rubate a partita. Wade Baldwin IV cerca conferme al Baskonia, per dimostrare che quella vista in Grecia sia stata solo una sua versione passeggera.
Pavel Savkov #6 (A, RUS, nuovo)
Lo stesso destino occorso a Ondrej Hanzlik - un po’ come Schulte e Tilly all’ALBA Berlino -, ha visto protagonista anche Pavel Savkov, ben più centrale nelle rotazioni del Juaristi ISB: il 2002 russo ha confezionato un rendimento da 12.8 punti, 2.5 rimbalzi e 1.9 assist a partita, con il 40.8% dall’arco. Dusko sa farci con i giovani: chissà che Savkov non possa metterlo in difficoltà in più di un’occasione.
Tadas Sedekerskis #8 (A, LIT, confermato)
Nato in Lituania ma svezzato dal Baskonia, nonostante i 23 anni Tadas Sedekerskis vanta già svariate esperienze con le maglie di squadre sia spagnole che lituane. Il suo esordio con la prima squadra avviene nella stagione 2016/2017, ma è nella scorsa annata che Dusko Ivanovic gli affida sempre più responsabilità difensive. I 3.5 punti e 2.9 rimbalzi di media non restituiscono del tutto l’impatto che il numero 8 ha sulla tenuta della squadra basca: nel 2021/2022, il suo minutaggio è destinato a salire.
Vanja Marinkovic #9 (G, SER, nuovo)
Abituato ai grandi palcoscenici europei dai 17 anni, quando con il Partizan Belgrado esordiva in Eurocup, Vanja Marinkovic è uno dei nuovi acquisti del Baskonia nel pacchetto guardie. 6.3 punti a partita nelle ultime due stagioni in Eurolega con il Valencia e una potenziale crescita nei prossimi anni sotto la guida di Dusko Ivanovic: la guardia serbia, 24 anni, è da tenere d’occhio settimana dopo settimana.
Sidy Cissoko #10 (G, FRA, confermato)
Reduce da una stagione da 17.3 punti con il 53.4% dal campo con il Baskonia 2, Sidy Cissoko punta a ottenere le sue prime chance con la maglia della prima squadra. Francese classe 2004, anche lui ha giocato il FIBA European Challengers U18, senza portare a casa alcuna medaglia. Atletismo e tiro dalla distanza ma anche tantissimo su cui crescere.
Jayson Granger #11 (G, URU/ITA, nuovo)
Nei Paesi Baschi sono soliti affermare che chi passa di lì è destinato, in un modo o nell’altro, a tornarci. Beh, Jayson Granger non fa eccezione: il playmaker uruguaiano, reduce da un titolo di MVP della Finali in Bundesliga con l’ALBA Berlino, torna dove ha mostrato le sue doti per ben tre stagioni. Il Baskonia riabbraccia il suo numero 11, fondamentale nella vittoria della Liga ACB 2019/2020.
Simone Fontecchio #20 (A, ITA, nuovo)
Se l’Italia ha puntato delle sveglie in orari proibitivi a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, buona parte del merito è anche di Simone Fontecchio. Vero e proprio trascinatore della Nazionale al Preolimpico prima e ai Giochi Olimpici poi, per l’ala 25enne arriva l’occasione della carriera al Baskonia di Dusko Ivanovic, dopo aver vinto una Bundesliga e aver raccolto una stagione da 10.6 punti, 3.4 rimbalzi e 1.6 assist nel suo primo anno in Eurolega con l’ALBA Berlino.
Steven Enoch #23 (C, USA/ARM, nuovo)
Il rinnovamento totale optato dal Baskonia nel pacchetto lunghi passa anche dall’arrivo di Steven Enoch, centro statunitense naturalizzato armeno che nella scorsa stagione si era messo in mostra a Obradoiro, catturando medie da 9.6 punti e 4.3 rimbalzi in appena 15’ di utilizzo a partita.
Matthew Costello #24 (A, USA/CIV, nuovo)
Oltre a Enoch e Nnoko, il reparto lunghi del Baskonia vede un volto nuovo anche in Matthew Costello, reduce da un argento da protagonista con la Costa d’Avorio ad AfroBasket 2021. Reduce da una stagione in Eurocup con Gran Canaria da 10.2 punti, 6.5 rimbalzi e 1.8 stoppate a partita, con
il 45% dall’arco, il nuovo numero 24 del Baskonia è pronto all’esordio in Eurolega. In passato, ha avuto anche una breve parentesi ad Avellino.
Alec Peters #25 (A, USA, confermato)
In una chiacchierata con il suo ex compagno di squadra Kyle Hines nel podcast “A quarter” all’inizio dell’Eurolega 2020/2021, Alec Peters aveva detto di non vedere l’ora di ricoprire un nuovo ruolo nel Vecchio Continente. Dopo due anni in uscita dalla panchina con CSKA Mosca e Anadolu Efes, era arrivato il momento della leadership al Baskonia; ora, dopo aver egregiamente condiviso il campo con Achille Polonara, l’americano si prepara alla sua seconda stagione a Vitoria.
Rokas Giedraitis #31 (A, LIT, confermato)
Per buona parte dell’estate, il nome di Rokas Giedraitis è stato oggetto di voci e rumors riguardanti un possibile approdo in NBA. Alla fine, però, il lituano ha deciso di rimanere almeno un’altra stagione alla Buesa Arena, dove l’anno scorso ha confezionato un rendimento da 12.7 punti, 3 rimbalzi e 1.5 assist a partita, con il 54.7% dal campo. La guardia 29enne ha alle spalle, come alcuni dei suoi compagni di squadra, due stagioni all’ALBA Berlino.
Landry Nnoko #35 (C, CAM, nuovo)
Insieme a Steven Enoch, l’altro volto nuovo sotto canestro per Baskonia è Landry Nnoko, anch’esso ex ALBA Berlino. Il centro camerunense, che ha saltato buona parte della scorsa stagione per infortunio, in 10 partite ha collezionato 7.1 punti e 5.2 rimbalzi a partita. 208 centimetri, fa della verticalità e del gioco in P&R le sue armi migliori.
Arturs Kurucs #47 (G, LET, confermato)
Fratello del più noto Rodions, uno degli acquisti del nuovo Partizan Belgrado di Obradovic, Arturs Kurucs è cresciuto cestisticamente tra Lettonia e Baskonia. Tornato in patria in prestito nel 2019/2020, dove ha vinto un campionato con il VEF Riga collezionando 14.4 punti a partita, nella scorsa stagione sono arrivati i primi (pochissimi) minuti in Eurolega. Classe 2000, deve migliorare il suo rendimento per guadagnarsi la fiducia di Dusko Ivanovic.
Zenit San Pietroburgo - Russia (8º RS Eurolega nel 20/21)
Lo Zenit San Pietroburgo, nella sua prima apparizione in Eurolega datata stagione 2019/2020, terminava la regular season accorciata dalla pandemia all’ultimo posto, con 8 vittorie e 20 sconfitte. L’estate scorsa, in Russia è stata attuata una vera e propria rivoluzione: squadra in mano a Xavi Pascual, acquisti come Kevin Pangos, Billy Baron, Austin Hollins, Will Thomas, Alex Poythress e Arturas Gudaitis. Il risultato? Playoff raggiunti con un basket celestiale e Barcellona messo alle strette nel corso della serie playoff che ha poi qualificato i catalani alle Final Four. Quest’anno, se possibile, hanno fatto ancora meglio: a San Pietroburgo sono arrivati scorer temibili come Jordan Loyd e Shabazz Napier, oltre a figure valide come Jordan Mickey e Mindaugas Kuzminkas, è stata confermata l’ossatura della scorsa stagione e Coach Pascual ha rinnovato. È in arrivo un’altra annata da urlo?
Le sfide contro Milano:
• Zenit San Pietroburgo - AX Armani Exchange Milano: 19/11/2021, 18:00;
• AX Armani Exchange Milano - Zenit San Pietroburgo: 07/01/2022, 20:30.
Coach: Xavi Pascual (SPA, confermato)
Arrivato alla guida del club nel febbraio 2020 sostituendo il connazionale Joan Plaza, Xavi Pascual è entrato nella storia dello Zenit San Pietroburgo con la cavalcata fino ai playoff della scorsa stagione. Prima di impensierire il Barcellona, squadra che ha portato sul tetto d’Eurolega nel 2010, aveva portato i suoi a un 20-14 in regular season e a un 20-4 in VTB League, persa poi in finale contro il CSKA Mosca. Dopo aver firmato un rinnovo di altri tre anni alla guida dei russi, sarà ancora molto interessante seguire il tecnico iberico e il roster a sua disposizione.
Jordan Loyd #2 (G, USA, confermato)
Prima di approdare nell’Europa che conta, al Valencia prima e alla Stella Rossa poi, Jordan Loyd era noto ai più semplicemente per essere stato raffigurato in una delle istantanee più epiche nel recente passato in NBA: dopo il celeberrimo tiro vincente di Kawhi Leonard contro i Philadelphia 76ers, la guardia classe 1993 è al fianco dell’ex Spurs e di Joel Embiid negli attimi che precedono la sirena. Ora, dopo una stagione da leader assoluto in Serbia (17.3 punti, 3.6 rimbalzi e 3.2 assist), porterà la qualità offensiva che serve allo Zenit per fare il salto di qualità.
Denis Zakharov #3 (G, RUS, confermato)
Arrivato a San Pietroburgo all’inizio della passata stagione, dopo tre anni ad alto livello all’Enisey Krasnoyarsk, Denis Zakharov è stato impiegato pochissimo da Xavi Pascual in Eurolega. Con ogni probabilità, anche nel 2021/2022 avrà un discreto minutaggio a disposizione solo in VTB League.
Andrey Toptunov #4 (G, RUS, nuovo)
Playmaker dal brillante futuro davanti a sé, Andrey Toptunov è uno dei talenti più promettenti del panorama cestistico russo. Reduce da una stagione da 11.5 punti e 3.5 assist con il Burevestnik Yaroslav, ne ha siglati 35 contro l’Ufimets Ufa, diventando il più giovane di sempre a segnare così tanto nella storia del campionato russo. Con Jordan Loyd e Shabazz Napier come compagni di reparto, potrà imparare ancora di più.
Sergey Karasev #7 (G, RUS, nuovo)
Come accaduto con alcuni elementi all’Unics Kazan e con Alexey Shved al CSKA Mosca, anche Sergey Karasev rimane in Russia dopo il disfacimento del Khimki. Per il russo si tratta di un ritorno, visto che ha indossato la maglia dello Zenit dal 2016 al 2019, dopo aver tentato il grande salto in NBA prima con i Cleveland Cavaliers e poi con i Brooklyn Nets. Classe 1993, porta con sé esperienza e un’innata capacità di trovare il canestro in uscita dalla panchina.
Igor Volkhin #8 (A, RUS, confermato)
Arrivato nell’estate 2020 dal Khimki, Igor Volkhin rimarrà anche nella prossima stagione a disposizione di Xavi Pascual allo Zenit San Pietroburgo. Autore di un’ottima annata in prestito nella seconda divisione russa, con un rendimento da 18.0 punti e 3.4 rimbalzi di media con la seconda squadra della compagine moscovita, ha debuttato in Eurolega nella gara casalinga di regular season con il Barcellona. Quest’anno punta ad avere più occasioni, vicino ai 24 anni.
Dmitry Kulagin #9 (A, RUS, nuovo)
Prodotto del sistema giovanile del CSKA Mosca, Dmitry Kulagin vanta una vittoria in Eurolega proprio con i moscoviti nel 2016, in cui non ha trovato tanto spazio. Ingaggiato dal Lokomotiv Kuban, ha poi disputato tre stagioni ad altissimo livello in Eurocup, con l’ultima nel 2019/2020 da 10.9 punti, 4.1 rimbalzi e 3.6 assist a partita. Già con questa maglia nel 2014/2015, il russo classe 1992 arriva da un’annata senza squadra.
Billy Baron #12 (G, USA, confermato)
Se si dovessero elencare i migliori tiratori dell’Eurolega 2021/2022, sarebbe molto complesso escludere Billy Baron dalla lista. Ex Stella Rossa come il suo nuovo compagno di reparto Jordan Loyd, l’americano classe 1990 ha realizzato 9.6 punti a partita nell’anno passato. Rilascio perfetto e ottimi movimenti senza palla, per trovare spazio in uscita dai blocchi: uno dei migliori realizzatori in uscita dalla panchina per Xavi Pascual.
Anton Pushkov #14 (C, RUS, confermato)
Ormai un veterano in casa Zenit, visto che gioca a San Pietroburgo dal 2015, Anton Pushkov ha rinnovato fino al 2023. Centro di 32 anni, disputerà pochissime partite in Eurolega, avendo qualche minuto in più in VTB League per risparmiare uno tra Gudaitis e Mickey.
Maxim Karvanen #17 (A, RUS, confermato)
Ala classe 1999 made in Zenit, Maxim Karvanen non ha ancora debuttato in Eurolega sotto la guida di Xavi Pascual. Transitato per una stagione dal CSKA Mosca 2, è stato aggregato alla prima squadra dei biancoblù nella scorsa annata, disputando una sola gara in VTB League. A quasi 22 anni, cerca un turning point per la sua carriera.
Mindaugas Kuzminskas #19 (A, LIT, nuovo)
Dev’esserci un qualche tipo di congiunzione astrale tra la Lituania, Milano e la Russia: dopo la parabola di Arturas Gudaitis, il centro con il 77 viene raggiunto da Mindaugas Kuzminskas, veterano del basket europeo in arrivo dal Lokomotiv Kuban. L’ex New York Knicks torna in Eurolega dopo due anni in Eurocup, di cui l’ultimo in cui è stato protagonista di una fantastica serie playoff contro l’Unics Kazan.
Andrey Zubkov #20 (A, RUS, confermato)
Anche lui ex Khimki, ma giunto a San Pietroburgo nel 2019, Andrey Zubkov ha dato un contributo importante ai successi dei russi nell’ultima stagione. In uscita dalla panchina, per lui 5.1 punti, 2.1 rimbalzi e 1.1 assist a partita con buoni movimenti in post. La sua esperienza pluriennale tra Eurocup ed Eurolega sarà ancora d’aiuto.
Alex Poythress #22 (A, USA, confermato)
Dopo la sua prima esperienza europea con il Galatasaray, in cui con 13.3 punti di media in 7 apparizioni aveva dimostrato di meritare i piani alti della pallacanestro europea, nella scorsa annata Alex Poythress si era trasferito allo Zenit. Nonostante un infortunio che ne ha interrotto le buone prestazioni in Russia, alla fine ha mostrato ottime cose anche contro la capolista della regular
season: nei playoff con il Barcellona, per lui 9 punti e 4.6 rimbalzi, oltre a una verticalità in attacco e difesa con pochi eguali nella massima competizione europea.
Mateusz Ponitka #25 (A, POL, confermato)
La scorsa stagione, come anticipato, in casa Zenit è stata un vero e proprio successo. E ciò è accaduto anche grazie alle prestazioni di Mateusz Ponitka, sempre a cavallo tra le luci dei riflettori e l’azione nell’ombra, senza dare riferimenti agli avversari. Il polacco, che è stato costretto a saltare i playoff con il Barcellona, ha avuto un vero e proprio exploit nella scorsa annata, con medie da 8.4 punti, 5.2 rimbalzi e 3.2 assist a partita.
Conner Frankamp #33 (G, USA/GEO, nuovo)
Il backcourt dello Zenit San Pietroburgo si rinforza con l’arrivo di Conner Frankamp, comboguard statunitense che ha giocato a Murcia nel 2020/2021, producendo un rendimento da 15.7 punti e 2.5 assist a partita. Uscito da Wichita State, ha accumulato esperienze in Bulgaria (dove con il Beroe ha segnato 19.4 punti a gara con il 49.6% dall’arco) e in Grecia; questa sarà la sua prima annata in Eurolega, presumibilmente uscendo dalla panchina al fianco di Billy Baron.
Jordan Mickey #55 (C, USA, nuovo)
La sua parabola non si discosta molto da quella di Devin Booker, anch’esso ampiamente limitato nel caos societario e strutturale in cui versava il Khimki nella passata stagione. Jordan Mickey è stato senza alcun dubbio uno dei migliori della disastrata compagine russa nel 2020/2021, con un rendimento da 15.6 punti, 5.8 rimbalzi e 1.5 stoppate a partita. Ora Xavi Pascual potrà farne ciò che vuole in un pacchetto lunghi già competitivo, con Alex Poythress e Arturas Gudaitis.
Shabazz Napier #67 (G, USA/PRI, nuovo)
Dopo l’addio di Kevin Pangos, che nella prossima stagione giocherà in NBA, lo Zenit aveva l’arduo compito di sostituire il magico canadese in cabina di regia. Il tempo ce lo dirà, ma probabilmente sono anche riusciti a effettuare un upgrade, perlomeno parlando in termini realizzativi: dopo una carriera trascorsa in America tra svariate franchigie, Shabazz Napier debutterà in Eurolega con la compagine di San Pietroburgo. Dopo essersi presentato con 33 punti e 4 assist contro l’Unics Kazan in Supercoppa di Russia, però, l’americano ha subito un grave infortunio alle articolazioni della caviglia destra: salterà sicuramente l’inizio della stagione, si spera in un recupero più breve del previsto.
Arturas Gudaitis #77 (C, LIT, confermato)
Abbiamo imparato a conoscerlo a Milano, dove con l’Armani Exchange ha trascorso tre stagioni. In particolare, catartica era stata la 2018/2019, in cui aveva raccolto 12.5 punti, 7.1 rimbalzi e 1.0 stoppata, tirando con il 63.9% dentro l’area. A San Pietroburgo, il suo P&R con Kevin Pangos è stato a tratti infermabile nella scorsa stagione: infortuni permettendo, il centro lituano potrebbe togliere non poche soddisfazioni al tecnico spagnolo.
Fenerbahce - Turchia (7º RS Eurolega nel 19/20)
Dei playoff condizionati dal Covid-19 al termine di una stagione alquanto complessa, un mercato estivo arrembante e in linea con le richieste di Igor Kokoskov, che poi però lascia tutti come un
fulmine a ciel sereno per entrare nello staff tecnico di Jason Kidd ai Dallas Mavericks: gli ultimi mesi del Fenerbahce sono un giro sulle montagne russe, tra incassi duri da digerire e un ottimo lavoro da parte della dirigenza, Maurizio Gherardini in primis. Alla fine, in panchina si passa da un serbo all’altro: dopo aver conquistato lo Scudetto con la Virtus Bologna, per Sasha Djordjevic si apre un nuovo capitolo in quella che per tanti anni è stata la casa del suo maestro, Zeljko Obradovic. E c’è un italiano con il numero 33 da tenere d’occhio…
Le sfide contro Milano:
• Fenerbahce - AX Armani Exchange Milano: 12/11/2021, 18:45;
• AX Armani Exchange Milano - Fenerbahce: 03/02/2022, 20:30.
Coach: Sasha Djordjevic (SER, nuovo)
La stagione 2020/2021 sulla panchina della Virtus Bologna è stato un viaggio a braccetto con Dante per Sasha Djordjevic: l’annuncio dell’esonero, il ritorno in panchina pochi giorni dopo, il mancato approdo in Eurolega con l’eliminazione in semifinale di Eurocup contro l’Unics Kazan e lo schiacciante 4-0 in finale Scudetto contro la sua ex Milano. Ora, comincia a sorpresa - per come si è arrivati a questo accordo, dopo la fuga lampo di Kokoskov - la sua avventura al Fenerbahce.
Metecan Birsen #1 (A, TUR, nuovo)
Cresciuto nel settore giovanile del Fenerbahce, Metacan Birsen si era allontanato dai gialloblù nel 2014 per trovare spazio altrove. In ordine, ha vestito le maglie di: Eskisehir, Istanbul BB, Sakarya Buyuksehir, Anadolu Efes e Pinar Karsikaya, con cui ha disputato l’ultima Basketball Champions League. Ora, dopo un rendimento da 8.9 punti e 5.4 rimbalzi nell’ultimo campionato turco - nei cui playoff ha incontrato proprio il Fener, con un’ottima prestazione da 19 punti, 7 rimbalzi e 4 assist nell’unica vittoria del Pinar -, l’ala 26enne torna a casa.
Sehmus Hazer #2 (G, TUR, nuovo)
Sehmus Hazer è stato l’ultimo nuovo arrivato in ordine cronologico, e rappresenta una presa funzionale alla causa se si guarda al suo potenziale, già espresso in larga parte nell’ultimo anno al Beşiktaş: 14.9 punti, 3.8 rimbalzi, 4.1 assist e 1.4 palle rubate nel campionato turco. 22 anni, attacca il ferro con prepotenza e dispone di un’ottima visione di gioco.
Marial Shayok #3 (G, CAN, nuovo)
Il suo acquisto è passato un po’ in sordina rispetto agli arrivi dei vari Pierria Henry, Achille Polonara e Devin Booker, ma Marial Shayok potrebbe dimostrarsi un gran realizzatore in uscita dalla panchina. Guardia 26enne, è stato scelto alla 53 dai Philadelphia 76ers nel Draft 2019; lo scorso anno, al Bursaspor, ha dominato con 18.9 punti, 6.9 rimbalzi e 4.2 assist di media.
Ismet Akpinar #5 (G, GER/TUR, nuovo)
Nato e cresciuto in Germania da una famiglia turca, Ismet Akpinar ha collezionato esperienze in entrambi i paesi: Amburgo, Wedel, ALBA Berlino, Ulm e Bayern Monaco da una parte, Besiktas, Bahcesehir e ora Fenerbahce dall’altra. Nell’ultima stagione, per lui 10.8 punti e 2.1 assist di media nelle nove apparizioni complessive in Eurocup, con il 100% ai tiri liberi. Sotto la guida di Sasha
Djordjevic, uscirà dalla panchina in quella che sarà la sua seconda parentesi in Eurolega dopo cinque gare giocate ai tempi dell’ALBA.
Melih Mahmutoglu #10 (G, TUR, confermato)
Classe 1990, Melih Mahmutoglu ha inciso il suo nome nella storia recente del Fenerbahce. Dopo anni in uscita dalla panchina per sostituire Kostas Sloukas, quest’anno la storia si ripeterà molto probabilmente con Pierria Henry. Playmaker con buone doti sul P&R centrale, l’anno scorso ha perso un po’ di verve offensiva: Djordjevic dovrà essere bravo a rivitalizzarlo.
Tarik Biberović #13 (A, BOS/TUR, confermato)
Con buona parte della squadra indisponibile per Covid-19, le tre sfide di playoff contro il CSKA Mosca sono state un banco di prova non indifferente per Tarik Biberovic, che ha mantenuto un rendimento da 7.3 punti e 3.7 rimbalzi, con un ottimo 69.2% dentro l’area. Ora, probabilmente, non avrà 18’ a disposizione a partita per mostrare le sue abilità, ma il Fener vuole far crescere ulteriormente l’ala turca classe 2001.
Nando De Colo #19 (G, FRA, confermato)
Che si tratti di Cholet, Valencia, CSKA Mosca o Fenerbahce, non si può descrivere il basket europeo di questo inizio di secondo millennio senza includere la figura di Nando De Colo. Il 34enne, che da Tokyo 2020 si è portato a casa un argento con la sua Francia e in passato ha vestito anche le maglie di San Antonio Spurs e Toronto Raptors, è una vera e propria leggenda dell’Eurolega: ne ha vinte 2 con i russi, cerca la prima con il Fener. Nel 2020/2021 è stato inserito nel secondo quintetto AllEuroleague, dopo essere stato il 6° miglior marcatore della stagione con 15.8 punti a partita.
Pierria Henry #20 (G, USA/SEN, nuovo)
È uno dei due nuovi arrivi in casa Fener che hanno preso il volo dalla Buesa Arena di Vitoria alla Ülker Sports Arena di Istanbul: il primo è uno dei nostri, il secondo è stato conteso a lungo tra NBA e le migliori compagini d’Europa. Alla fine, Pierria Henry è arrivato in Turchia, pronto a prendersi il ruolo di playmaker titolare al fianco di Nando De Colo: nell’ultima annata al Baskonia, per lui tanti clutch moments, oltre a delle medie da 10.5 punti, 7.3 assist (2° solo a Alexey Shved con 7.7), 3.2 rimbalzi e 1.7 palle rubate (1° in Eurolega).
Dyshawn Pierre #21 (A, CAN, confermato)
Abbiamo imparato ad apprezzarne le gesta nei suoi tre anni con la Dinamo Sassari, in cui era al contempo il principale realizzatore offensivo e uno dei migliori difensori del nostro campionato. Quando è giunta la chiamata del Fenerbahce nell’estate 2020, ci si aspettava un impatto a rilento, vista la sua inesperienza nel contesto Eurolega. Invece, specialmente nell’ultima fase della stagione, Dyshawn Pierre è stato una pedina inamovibile nello scacchiere dei turchi, in ambo i lati del campo: lo testimonia il suo minutaggio (24’ a gara), il 4° più alto della squadra dietro a Vesely, De Colo e Guduric.
Danilo Barthel #22 (A, GER, confermato)
Dopo 12 anni in Germania, con i più significativi con il Bayern Monaco, nella scorsa estate Danilo Barthel ha accettato il passaggio al Fenerbahce. Fortemente voluto da Kokoskov, il tedesco ha
espresso solo a tratti le sue doti da stretch forward: ottimo nella prima parte di stagione (losing effort da 22 punti contro il Real Madrid), è andato calando nella seconda. Ciononostante, rimane un lungo versatile e flessibile, in grado di prendersi svariate responsabilità.
Marko Guduric #23 (G, SER, confermato)
Nella stagione 2020/2021, c’è stato un Fenerbahce a.G. e d.G.: prima del ritorno a Istanbul di Marko Guduric, reduce da un’esperienza sottotono ai Memphis Grizzlies, la compagine allenata da Igor Kokoskov aveva un record di 5 vittorie e ben 10 sconfitte. A fine anno, invece, sono arrivati a giocarsi una serie di playoff contro il CSKA Mosca dopo aver concluso la regular season al 7° posto. Il serbo, che è tornato a vestire il 23, nella seconda parte della scorsa stagione ha collezionato 12.2 punti, 2.7 rimbalzi e 2.3 assist a partita.
Jan Vesely #24 (C, CZE, confermato)
Se si parla del passato recente del Fenerbahce, non si può non includere nel discorso l’impatto che Jan Vesely ha portato sulla sponda gialloblù del Bosforo dopo il suo arrivo nel 2014 dai Denver Nuggets. Il centro ceco, 31 anni, vuole dire la sua dopo una stagione condizionata da una corposa serie di acciacchi fisici.
Devin Booker #31 (C, USA, nuovo)
Tranquilli: non si tratta della guardia americana in forza ai Phoenix Suns. Ironia a parte, Devin Booker potrebbe risultare uno dei nuovi volti più interessanti in casa Fenerbahce, nonostante sia reduce da una stagione complessa (per tutti i componenti di quella squadra) al Khimki, in cui ha comunque totalizzato un rendimento da 13.1 punti, 5.7 rimbalzi e 2.1 assist a gara. Con Vesely, Polonara e Barthel, crea un pacchetto lunghi di altissimo livello.
Achille Polonara #33 (C, ITA, nuovo)
Quando ha lasciato la Dinamo Sassari per affrontare la sfida in Eurolega al Baskonia, nessuno avrebbe immaginato che Achille Polonara, due anni dopo, sarebbe stato uno degli acquisti più interessanti della sessione di mercato del Fenerbahce. Arriva in Turchia dopo un’annata da 12.2 punti con il 44.3% dall’arco, 6.6 rimbalzi (2° migliore dietro agli 8 di Edy Tavares), 1.2 palle rubate e 0.9 stoppate di media, oltre a un’estate pazzesca con la Nazionale.
Ahmet Duverioglu #44 (C, JOR/TUR, confermato)
Chiamato in causa quando Vesely era indisponibile e chiuso nel finale di stagione dall’arrivo di Kyle O’Quinn, Ahmet Duverioglu ricoprirà anche in quest’annata il ruolo di comprimario nel pacchetto lunghi. Difficilmente avrà tanto spazio, ma i suoi 209 cm in uscita dalla panchina possono essere funzionali in determinati frangenti.
Real Madrid - Spagna (6º RS Eurolega nel 19/20)
Passano gli anni, ma la competitività del Real Madrid in Eurolega non passa mai. O meglio: nell’ultima stagione ha rischiato - vuoi per l’addio anticipato di Facundo Campazzo, vuoi per una serie di infortuni che hanno compromesso l’integrità della squadra (vedi Anthony Randolph) - di non accedere ai playoff, fatto che non è mai avvenuto sotto la guida tecnica di Pablo Laso, in procinto di cominciare la sua 11ª stagione sulla panchina dei Blancos. Alla fine, gli iberici sono andati a un passo
dall’eliminare la squadra che avrebbe poi sollevato il trofeo, l’Anadolu Efes. Dopo un mercato oculato, le Merengues sono pronte a tornare ai vertici d’Europa.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Real Madrid: 16/12/2021, 20:30;
• Real Madrid - AX Armani Exchange Milano: 10/03/2022, 20:45.
Coach: Pablo Laso (SPA, confermato)
Ha giocato, vincendo forse meno di quanto avrebbe voluto ma imparando i segreti di quella che sarebbe stata la sua carriera più importante, quella arrivata una volta appese le scarpette al chiodo. Si è seduto in panca, e qui si che ha vinto (e continua a vincere) tanto: 5 Liga ACB, 6 Copa del Rey, 7 Supercoppe di Spagna, 2 Eurolega e 1 Coppa Intercontinentale. Tutti con il Real Madrid, che allena dal lontano 2011. Pablo Laso è una leggenda del basket contemporaneo, e non vuole fermarsi qui: le Merengues sono pronte a dare tutto per un ritorno alle Final Four: sarebbe la settima volta, per Pablito.
Nigel Williams-Goss #0 (G, USA, nuovo)
Dopo l’addio di Facundo Campazzo e una serie di problematiche fisiche per Sergio Llull, il Real Madrid era rimasto con il solo Nicolas Laprovittola e con un Carlos Alocen alle prime armi per affrontare la scorsa campagna europea. In questa sessione di mercato, però, è arrivato quello che al 99% sarà il playmaker titolare delle Merengues: si tratta di Nigel Williams-Goss, reduce da una parentesi spaziale in Eurocup con il Lokomotiv Kuban. Per lui, 21.7 punti (58.1% da due e 54.5% da tre), 6 assist e 2.3 rimbalzi nei quarti di finale contro l’Unics Kazan.
Fabien Causeur #1 (A, FRA, confermato)
Uno dei quattro francesi di questa squadra, decisamente il più navigato con questa canotta rispetto ai suoi tre connazionali, che verranno descritti tra poche righe. Fabien Causeur è stato e continua a essere il gregario al servizio delle stelle, sempre pronto a dare il suo contributo quando il pallone inizia a scottare nei possessi decisivi. Lo dimostrano le prestazioni da leader nelle Final Four 2018 a Belgrado: 11.5 punti di media e 5/5 dal perimetro contro CSKA Mosca e Fenerbahce.
Juan Núñez #2 (G, SPA, confermato)
Il futuro che avanza, specie in un reparto dove sarà affiancato tanto da Carlos Alocen quanto da Matteo Spagnolo, una volta rientrato dal prestito alla Vanoli Cremona: Juan Núñez, classe 2004, è uno dei volti più interessanti nella cantera dei Blancos, pronto ad accumulare le prime esperienze in prima squadra sia in Liga ACB che in Eurolega.
Anthony Randolph #3 (A, USA/SLO, confermato)
Fa male scrivere queste parole, ma la sensazione è che sarà molto difficile rivedere Anthony Randolph ai livelli a cui ci ha abituato in passato tra Lokomotiv Kuban, Real Madrid e Slovenia. L’ala classe 1989, cresciuto a Pasadena ma naturalizzato sloveno, non è più lo stesso dopo gli infortuni del 2020, con il più grave avvenuto a dicembre: rottura del tendine d’Achille e stagione finita. Ci si augura di vederlo in pianta stabile nelle rotazioni di Laso, ma mantenete basse le aspettative per non rimanere delusi.
Thomas Heurtel #4 (G, FRA, nuovo)
Il secondo dei quattro francesi che vestiranno la canotta del Real Madrid in questa stagione ha dovuto affrontare svariate spiacevoli vicissitudini prima di calcare il parquet del WiZink Center: l’anno scorso, una volta mandato in frantumi il rapporto lavorativo con il Barcellona, non è riuscito a unirsi immediatamente ai Blancos, nonostante il bisogno di rinforzi in cabina di regia. Transitato dall’ASVEL, il veterano della competizione è pronto a dare il suo contributo.
Rudy Fernandez #5 (A, SPA, confermato)
Rudy e Sergio, Fernandez e Llull: dopo l’addio alla pallacanestro di Felipe Reyes, sono loro gli ultimi rimasti in attività tra i volti iberici del Monte Rushmore delle Merengues. L’ex Badalona, Portland Trail Blazers e Denver Nuggets, 36 anni, verrà impiegato sempre meno dall’inizio e sempre più in momenti specifici delle partite, con Laso che ne ridurrà comprensibilmente il minutaggio. Ciò non toglie che, fin quando il fisico regge, Rudy Fernandez rimanga sempre un mastino difficile da fronteggiare.
Alberto Abalde #6 (A, SPA, confermato)
Dopo Rudy, il suo erede designato: Alberto Abalde, ala classe 1995 crescita nel Joventud Badalona, ha tutte le carte in regola per seguire il percorso tracciato dal suo connazionale, tanto al Real Madrid quanto in Nazionale. Arrivato nella capitale nell’estate 2020, dopo quattro anni a Valencia, ha raccolto medie da 7.5 punti, 2.7 rimbalzi e 2.3 assist a gara, con il 43.5% dal perimetro.
Ubran Klavzar #7 (G, SLO, confermato)
Non ha l’appeal dei suoi coetanei Sediq Garuba ed Eli Ndiaye, ma anche Ubran Klavzar è una vera e propria gemma nel settore giovanile del Real Madrid. Realizzatore puro, potrebbe benissimo aver preso lezioni da Jaycee Carroll: nell’ultimo anno, per lui 16.3 punti con il 57.3% dal campo e un migliorabile 42.7% dal perimetro in maglia Real Madrid 2. Quest’anno è stato aggregato alla prima squadra, è sloveno e veste la numero 7: dettagli del genere fanno la differenza…
Adam Hanga #8 (A, HUN, nuovo)
Lo smacco del mercato risponde al nome di Adam Hanga, reduce da quattro stagioni al Barcellona e nuovo arrivato nello spogliatoio del Real Madrid. Porterà abnegazione difensiva e tanti punti in transizione, oltre a una poliedricità non indifferente sul ruolo da ricoprire in campo. Difficile, ma chissà che non possa riproporre la versione vista con la maglia del Baskonia, quando l’ungherese era una delle ali piccole migliori d’Europa.
Tristan Vukcevic #11 (C, SER/SVE, confermato)
Lo stesso discorso fatto per Juan Núñez vale anche per Tristan Vukcevic, figlio dell’ex Virtus Bologna e Olimpia Milano Dusan Vukcevic. Il centro serbo con cittadinanza svedese, classe 2003 e nato a Siena, ha però già debuttato in Eurolega con il Real Madrid: Pablo Laso l’ha lanciato dall’inizio in Gara 1 della serie playoff contro l’Efes, a testimonianza della stima che prova nei suoi confronti. Crescere con compagni di reparto come Tavares e Poirier lo aiuterà.
Carlos Alocen #12 (G, SPA, confermato)
Uno dei talenti più promettenti della nuova generazione iberica, chiamata a un compito alquanto complesso: cercare, almeno in parte, di emulare ciò che ha fatto la Roja dei vari Navarro, Gasol e compagnia. Rimanendo ancorati al presente, però, si può dire come Carlos Alocen sia ormai saldamente integrato nei meccanismi di Pablo Laso, che nella prossima stagione continuerà a dargli molta fiducia. Nel suo primo anno in Eurolega, per il classe 2000 un rendimento da 3.9 punti, 2.3 assist e 1.4 rimbalzi.
Sediq Garuba #16 (A, SPA, confermato)
Da un Garuba all’altro, si fa in fretta: dopo che Usman ha preso il volo in direzione Houston Rockets, anche Sediq si affaccia alla prima squadra di Pablo Laso. Uno dei prospetti più interessanti dell’intero settore giovanile dei Blancos, il numero 16 - come il fratello - è stato un fattore nell’ultimo ANGT U18 vinto contro il Barcellona. Se il DNA fa il suo dovere, spunterà un’altra piovra al Wizink Center.
Vincent Poirier #17 (C, FRA, confermato)
Era già arrivato durante il corso del 2020/2021, ma non aveva potuto aiutare i Blancos nella fase finale europea, nonostante ce ne fosse un disperato bisogno. A ogni modo, accantonata la scorsa stagione, Vincent Poirier è a tutti gli effetti un’aggiunta di spessore per il Real Madrid, considerando anche il suo processo di inserimento nello spogliatoio, ormai concluso.
Jaycee Carroll #20 (G, USA/AZE, confermato)
I più fortunati appassionati di pallacanestro abruzzesi potranno dire di averlo visto giocare dal vivo, visto che nel 2008/2009 Jaycee Carroll mandava a segno ogni cosa gli passasse tra le mani con la maglia di Teramo. Poi, dopo due stagioni di ambientamento in Spagna con Gran Canaria, il grande salto al Real Madrid, da cui non si è più separato. Semplicemente uno dei tiratori più forti nella storia dell’Eurolega, ancora incerto sul suo futuro: dovesse continuare anche nella prossima stagione a sparare triple a ripetizione, sarebbe la sua 11ª annata con i Blancos.
Walter Tavares #22 (C, CPV, confermato)
Difesa, intimidazione e una montagna di muscoli: se volete descrivere Walter Samuel Tavares da Veiga in poche parole, ecco a voi. Il centro capoverdiano, reduce da un 4° posto ad AfroBasket 2021, è stato per due volte il Difensore dell’Anno in Eurolega, e va alla caccia della tripletta. Nella scorsa stagione, per lui 11.4 punti, 8 rimbalzi e 1.8 stoppate, ma anche un infortunio che ne ha condizionato la forma fisica nei playoff contro l’Efes.
Sergio Llull #23 (G, SPA, confermato)
L’incipit utilizzato per descrivere il Real Madrid potrebbe essere copiato parola per parola per Sergio Llull: gli anni passano, ma il 23 dei Blancos non passa mai, e ne sa qualcosa il Barcellona. Il leader della squadra, 34 anni il prossimo 15 novembre, è stato decisivo (ancora una volta) nel campo dove nel 2017 si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro: nella finale della Supercoppa di Spagna, ne ha messi 19 da fuoriclasse, decisivi per la rimonta dei suoi. È il 23° trofeo con il Real: ne arriveranno altri nei prossimi mesi?
Guerschon Yabusele #28 (A, FRA, nuovo)
Il quarto e ultimo transalpino della rosa a disposizione di Pablo Laso è anche quello che potrebbe vivere la stagione della consacrazione definitiva in Europa. Dopo anni complessi tra Cina e Boston Celtics, Guerschon Yabusele ha lasciato un’impronta significativa nella sua prima annata in Eurolega con l’ASVEL: un rendimento da 11.0 punti e 4.2 rimbalzi, che gli è valso la convocazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Può essere un grattacapo importante per le difese avversarie.
Eli Ndiaye #30 (A, SPA, confermato)
Se Garuba è stato un fattore nell’ANGT U18 di Valencia, Eli Ndiaye ne è stato il vero e proprio conquistatore: 19 punti, 8.5 rimbalzi, 2.8 assist e 3.5 palle rubate di media. Senegalese di nascita con cittadinanza spagnola, il classe 2004 ha tutte le carte in regola per diventare uno dei volti del futuro per il panorama cestistico iberico.
Trey Thompkins #33 (A, USA, confermato)
La sensazione è che ogni allenatore vorrebbe con sé un giocatore come Trey Thompkins, e Pablo Laso se lo coccola ormai da sei anni. Scelto alla numero 37 al Draft NBA 2011 dai Los Angeles Clippers, l’ala classe 1990 ha lasciato l’America per disputare la sua prima stagione in Eurolega con la maglia del Nizhny Novgorod, in cui ha letteralmente dominato; la chiamata del Real Madrid - e di tante altre big - era la prevedibile conseguenza, con l’ex Georgia Bulldogs, oro al Mondiale U19 del 2009 con Klay Thompson e Gordon Hayward, che continua a essere un fattore in uscita dalla panchina per gli iberici: nel 2020/2021, per lui medie da 10.1 punti e 4.1 rimbalzi, con il 61.2% in area, il 42.4% dall’arco e il 94.7% (!) in lunetta.
Jeffery Taylor #44 (A, SVE/USA, confermato)
Non ha la stessa prestanza fisica né il talento offensivo di Trey Thompkins, ma quando si tratta di mantenere il vantaggio nei minuti cruciali della gara, difficilmente Pablo Laso lascia in panchina Jeffery Taylor. Il veterano della competizione, al Real Madrid dal 2015, si è messo in luce a Vanderbilt University, prima di essere scelto alla 31 dagli Charlotte Bobcats al Draft NBA 2012. Dopo la rottura del tendine d’Achille e una squalifica di 24 giornate, il suo minutaggio cala drasticamente, e la parentesi in G-League agli Austin Spurs non aiuta. Dunque il passaggio in Europa, i trofei con i Blancos e la fiducia di Pablo Laso, che pone sempre il veto a una sua eventuale partenza.
Bayern Monaco - Germania (5º RS Eurolega nel 20/21)
Svariati addetti ai lavori, ai nastri di partenza della stagione 2020/2021, davano il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri largamente fuori dalla zona playoff in Eurolega. D’altronde, i bavaresi avevano assemblato un roster fatto di poche certezze (Vladimir Lucic è tra queste, indubbiamente) e tante incognite, come Wade Baldwin IV e Jalen Reynolds. Invece, il tecnico italiano ha confezionato un capolavoro, costruendo settimana dopo settimana un gruppo capace di sfiorare le Final Four contro una corazzata come Milano. Ora, dopo un mercato che ha diviso tra chi lo ritiene oculato e chi non adeguato ai risultati della passata stagione, i tedeschi puntano nuovamente ai primi 8 posti della massima competizione europea.
Le sfide contro Milano:
• Bayern Monaco - AX Armani Exchange Milano: 26/10/2021, 20:45;
• AX Armani Exchange Milano - Bayern Monaco: 18/03/2022, 20:30.
Coach: Andrea Trinchieri (ITA, confermato)
Ha fatto la gavetta, prima da vice all’Olimpia Milano e poi da capo allenatore nelle serie inferiori nostrane. Ha portato in alto Cantù e in altissimo sia l’Unics Kazan che Bamberg. Come se non bastasse, stava costruendo qualcosa di magico con il Partizan Belgrado, prima che una pandemia lo fermasse, e ha confezionato un piccolo capolavoro alla sua prima stagione con il Bayern Monaco. Andrea Trinchieri è una certezza, e non si può che esserne orgogliosi.
Nick Weiler-Babb #0 (G, USA, confermato)
Non sempre i numeri sono la modalità migliore per valutare l’impatto di un giocatore nelle dinamiche di una squadra. Nick Weiler-Babb, ne è l’esempio lampante, visto che il suo rendimento statistico (6.3 punti, 3.2 rimbalzi e 2.2 assist) vale decisamente meno di quanto ha dato in campo nella scorsa stagione al Bayern Monaco. Eccellente difensore, capace di limitare anche avversari fisicamente differenti da lui, è stato fermato solo da infortunio all’inizio della serie playoff contro Milano. Nella prossima annata sarà fondamentale nei momenti salienti delle gare dei tedeschi.
DeShaun Thomas #1 (A, USA, nuovo)
Nonostante l’ultima stagione l’abbia passata a collezionare statistiche personali in Giappone, DeShaun Thomas potrebbe risultare uno degli acquisti azzeccati dell’ultima sessione di mercato. L’ala americana, che nella sua ultima esperienza europea con il Panathinaikos aveva prodotto un rendimento stellare (13.9 punti e 4.4 rimbalzi a partita), sarà un valore aggiunto non indifferente per il Bayern Monaco che cerca un nuovo piazzamento ai playoff.
Corey Walden #2 (G, USA/SER, nuovo)
Andrea Trinchieri l’aveva lanciato, nel suo Partizan Belgrado schiacciasassi durante l’Eurocup 2019/2020, e ora Corey Walden torna sotto la guida del tecnico italiano. Comboguard statunitense di 29 anni, nell’ultima annata Eurolega con la Stella Rossa ha collezionato 10.5 punti, 1.8 rimbalzi e 2.3 assist di media. Sarà lui a prendere in mano la cabina di regia dei bavaresi.
Othello Hunter #8 (C, USA/LBR, nuovo)
Jalen Reynolds torna al Maccabi Tel Aviv? Il Bayern Monaco non fa neanche troppi sforzi, chiedendo informazioni agli israeliani su Othello Hunter, ormai chiuso tanto dall’americano quanto da Ante Zizic. Difficile emulare la stagione dell’ex numero 8 dei bavaresi, ma il veterano ex Siena e Real Madrid - tra le altre - conosce come le sue tasche questa competizione, e vuole regalarsi un ultimo stint da protagonista tra i lunghi d’Europa. Nel 2020/2021, annata complessa a Tel Aviv, ha trovato 8 punti e 5.3 rimbalzi di media a partita.
Joshua Obiesie #9 (G, GER, nuovo)
Il Bayern guarda al recente passato per cercare di emularlo, ma sa che per continuare a essere grandi bisogna volgere lo sguardo al futuro. Per questo motivo, uno dei nuovi acquisti a Monaco di Baviera è quello di Joshua Obiesie, che nelle ultime tre stagioni si è fatto ammirare a Wurzburg. Per la guardia classe 2000, nell’ultima Bundesliga
Ognjen Jaramaz #10 (G, SER, nuovo)
Andrea Trinchieri l’ha voluto fortemente, dopo che nel 2019/2020 al Partizan aveva osservato da vicino il suo potenziale. Nella passata stagione, sempre in Eurocup con i serbi, aveva ulteriormente migliorato le sue cifre rispetto all’anno precedente, trovando un calo solamente nella percentuale dal perimetro. Il tiro da 3, infatti, è uno dei pochi difetti di Ognjen Jaramaz, playmaker di 193 centimetri pronto ad alternarsi con Corey Walden in cabina di regia.
Vladimir Lucic #11 (A, SER, confermato)
I tifosi bavaresi hanno tremato tutta estate, al pensiero che qualche big in giro per l’Europa potesse strappare Vladimir Lucic al Bayern Monaco. E il rischio c’era, se si dà un’occhiata a ciò che ha raccolto nel 2020/2021: inserito nel primo quintetto All-Euroleague con medie da 13.6 punti (percentuali folli come il 58.7% da due, il 44.1% dall’arco e l’86.4% ai liberi) e 4.8 rimbalzi, MVP della Coppa di Germania, trascinatore fino all’ultimo secondo della serie playoff contro Milano, con una Gara-3 da 27 punti e 10 rimbalzi. Il serbo ha trovato in Germania l’ambiente ideale dove sprigionare il suo enorme talento, già visto ampiamente con Partizan e Valencia.
Jason George #12 (G, GER, confermato)
A differenza di un altro giovane in rampa di lancio al Bayern Monaco, l’italiano Sasha Grant, Jason George non è stato mandato in prestito altrove nell’ultima sessione di mercato. Ciò significa, probabilmente, che Andrea Trinchieri intende osservare quotidianamente i suoi progressi, puntando magari a dargli qualche minuto anche in Eurolega. Guardia classe 2001, il tedesco è uno dei leader della seconda squadra dei tedeschi, con cui l’anno scorso ha segnato 20.3 punti a gara.
Andreas Obst #13 (G, GER, nuovo)
Il suo nome non è di quelli eclatanti, che catturano l’attenzione dei più; l’acquisto di Andreas Obst, però, rischia di essere uno dei più interessanti dell’intero panorama europeo. La guardia tedesca classe 1996, reduce da un Preolimpico e da dei Giochi Olimpici ad alto livello, ha disputato le ultime due stagioni a Ulm; in particolare, nell’Eurocup 2020/2021 ha mantenuto un rendimento da 11 punti, 2.3 rimbalzi e 2.2 assist di media, con il 51.3% (!) da tre. Cecchino infallibile, bravissimo a costruirsi conclusioni aperte muovendosi senza palla, non va per nulla sottovalutato.
Nihad Dedovic #14 (G, BOS/GER, confermato)
Abituato a ricevere tutte le attenzioni del pubblico quando si parlava di Bayern Monaco, nel 2020/2021 ciò non è accaduto a Nihad Dedovic. Fuori dai giochi per buona parte della stagione a causa di un continuo fastidio fisico al ginocchio, il bosniaco ex Virtus Roma ha visto in calo il suo rendimento. La sua leadership dentro lo spogliatoio e un’esperienza decennale ad alto livello in Europa ne fanno però un elemento funzionale per Andrea Trinchieri, che si augura di averlo al meglio nell’annata che sta per cominciare, alla ricerca di ulteriori possibili soddisfazioni.
Paul Zipser #16 (A, GER, confermato)
Una delle storie più belle dell’estate cestistica è il rinnovo contrattuale fino al 2024 offerto dal Bayern Monaco a Paul Zipser. Il motivo non riguarda solo le indubbie capacità sul parquet del tedesco, che ha giocato dei playoff contro Milano ad altissimo livello (9.8 punti e 3.6 rimbalzi di media), ma anche il suo stato di forma attuale: sul finale della scorsa stagione, infatti, il 27enne ha
subito un’emorragia al cervello che l’ha costretto a un’operazione d’urgenza. Ora, fortunatamente, Paul sta recuperando.
Augustine Rubit #21 (A, USA, nuovo)
Reduce da una buona ma non indimenticabile stagione da 8.1 punti e 4.2 punti allo Zalgiris Kaunas, Augustine Rubit torna in Germania per arricchire il reparto lunghi del Bayern Monaco. Già in Bundesliga con Tubinga nel 2014/2015, con Ulm fino al 2017 e con Bamberg fino al 2019, ha successivamente giocato con l’Olympiacos e i lituani. A 32 anni, porta con sé la maturità giusta e un’ottima presenza sotto canestro.
Christian Skladanowski #22 (A, GER, confermato)
Altra squadra, altro giovane classe 2004: Christian Skladanowski viene da un anno al Bayern 2, che milita nel terzo campionato professionistico tedesco. Solo qualche breve lampo, con la sua miglior partita che è stata anche l’ultima che ha disputato in stagione. Molto difficile vederlo inserito nelle rotazioni di Trinchieri.
Marvin Ogunsipe #26 (A, AUS/GER, nuovo)
Reduce da un prestito biennale agli Hamburg Towers, che nella prossima stagione disputeranno l’Eurocup, Marvin Ogunsipe torna alla casa madre per completare le rotazioni di Coach Trinchieri. Lungo classe 1996, troverà pochissimi minuti nel 2021/2022, salvo eventuali sorprese.
Zan Sisko #31 (G, SLO, confermato)
Con alle spalle esperienze esclusivamente in patria, eccezion fatta per un biennio al Cibona Zagabria, Zan Sisko arrivava al Bayern Monaco nel 2019 con delle buone premesse sul suo conto. Lo sloveno, giunto in Germania come un investimento per il futuro, si è dimostrato pronto a ogni evenienza sotto la guida di Andrea Trinchieri, che a maggio, il mese più caldo della stagione, l’ha sfruttato molto. Si prepara alla sua terza stagione in Eurolega come uno dei playmaker più interessanti in uscita dalla panchina tra le squadre che puntano all’ottavo posto in regular season.
Darrun Hilliard #32 (G, USA, nuovo)
Nell’ultima stagione con il CSKA Mosca, la seconda in Russia dopo aver lasciato il Baskonia nel 2019, Darrun Hilliard ha trovato non poche difficoltà. Specialmente nelle sfide contro le dirette contendenti e nelle fasi salienti della stagione, la guardia statunitense di 28 anni è sembrata in forte calo rispetto alla stagione 2019/2020. Una nuova sfida per Andrea Trinchieri, pronto a farlo tornare lo scorer di un tempo come fatto con Wade Baldwin IV.
Gavin Schilling #34 (C, GER, nuovo)
Cresciuto ad Ulm, Gavin Schilling è esploso nella scorsa Bundesliga indossando la maglia di Braunschweig, con cui ha raccolto medie da 10.9 punti e 7.5 rimbalzi in 34 apparizioni totali. Uscito da Michigan State University nel 2018, sarà parte integrante delle rotazioni del pacchetto lunghi per il Bayern Monaco 2021/2022.
Sebastian Hartmann #42 (G, GER, confermato)
Prendete ciò che è stato detto su Christian Skladanowski e applicatelo su Sebastian Hartmann, aumentando leggermente le aspettative: anche lui arriva dal Bayern Monaco 2, ma con un piccolo bottino da 5.6 punti e 1.4 assist a partita.
Leon Radosevic #43 (C, CRO/GER, confermato)
Arrivato a Monaco di Baviera nel 2018, Leon Radosevic è uno degli elementi con più esperienza nella compagine allenata da Andrea Trinchieri. Con un passato anche a tinte italiane con l’Olimpia Milano, il centro croato con passaporto tedesco ha contribuito al raggiungimento dei playoff da parte del Bayern nella scorsa stagione, giocando sia da 4 che da 5 in grado di aprire il campo. Nonostante il passare degli anni, è indubbio il suo miglioramento dall’arco: dopo aver mandato a segno una sola tripla in carriera prima del 2020, nella scorsa stagione ha ottenuto un 16/41 in Bundesliga e un 7/22 in Eurolega.
Aleksa Vucetic #44 (G, SER, confermato)
Il più inesperto dei tre giovanissimi in maglia Bayern Monaco risponde al nome di Aleksa Vucetic, ma al contrario di Skladanowski e Hartmann non è tedesco. Guardia serbia dalla grande rapidità, anche lui ha giocato in terza divisione nel 2020/2021, ma con solamente un paio di apparizioni.
CSKA Mosca - Russia (2º RS Eurolega nel 20/21)
Alla vigilia della stagione 2020/2021, nonostante un Efes reduce da una porzione di stagione in pieno controllo e il nuovo Barcellona di Sarunas Jasikevicius, sembrava chiaro che la compagine con più probabilità di alzare il trofeo al termine dell’annata fosse il CSKA Mosca. Una squadra con Mike James, Nikola Milutinov, Tornike Shengelia e Will Clyburn, oltre ai vari Daniel Hackett, Johannes Voigtmann e via discorrendo, era l’assoluta favorita per la vittoria dell’Eurolega. Invece, il risultato finale è stata una medaglia di legno alle Final Four di Colonia, vuoi per vicissitudini personali, vuoi per infortuni. Quest’anno, Itoudis vuole ripartire dalle certezze Hackett, Shengelia e Lundberg, dal recupero di Milutinov e dagli arrivi di Grigonis e Shved.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - CSKA Mosca: 30/09/2021, 20:30;
• CSKA Mosca - AX Armani Exchange Milano: 21/01/2022, 18:00.
Coach: Dimitris Itoudis (GRE, confermato)
Se si parla di allenatori che hanno segnato la storia recente dell’Eurolega, non si può escludere dal discorso Dimitris Itoudis, che prima delle Final Four 2021 ha rinnovato con il CSKA Mosca fino al 2023. Il greco, con alle spalle 13 anni di formazione come vice al Panathinaikos, ha prima disputato un’ottima prima stagione sulla panchina del Bandirma Banvit, e poi accettato la chiamata dei russi nel 2014. Da lì in poi, 6 VTB League e 2 Eurolega, di cui l’ultima nel 2019 trascinato da Will Clyburn e Cory Higgins. Ora, dopo un quarto posto a Colonia, il greco cerca un’altra annata ricca di successi in quella che è diventata la sua seconda casa, Mosca.
Iffe Lundberg #1 (G, DAN, confermato)
I 20.4 punti e 5.4 assist con lo Zielona Gora in VTB League gli erano valsi la chiamata del CSKA Mosca nel corso della passata stagione. Ora Iffe Lundberg, tentato anche dall’NBA, ha firmato un
prolungamento contrattuale di 2 anni con un’opzione per il terzo, ed è pronto a una vera e propria breakout season con i moscoviti. Nella sua prima avventura in Eurolega, per lui 11.3 punti (14 alle Final Four) e 2.2 assist di media, con un clamoroso 67.7% dentro l’area. Il 26enne si divertirà e farà divertire, potete starne certi.
Joel Bolomboy #3 (A, RUS/USA, confermato)
Sebbene sia nato a Donetsk e sia cestisticamente cresciuto in America, dove ha anche ottenuto le prime esperienze da professionista con gli Utah Jazz, i Milwaukee Bucks e le rispettive franchigie di sviluppo in G-League, Joel Bolomboy è cittadino russo e rappresenta la Nazionale guidata da Sergej Bazarevic. Sarà anche per questo che, da quando nel 2018 ha indossato per la prima volta la maglia del CSKA Mosca, a lui è riservato un posto speciale nei cuori dei tifosi. Affetto a parte, il numero 3 offre un certo dinamismo in entrambi i lati del campo, oltre a una spiccata propensione a difendere il ferro.
Alexander Khomenko #4 (G, RUS, confermato)
Il numero 4 del CSKA Mosca, 23 anni il 4 gennaio prossimo, è uno dei talenti più incoraggianti per il panorama cestistico russo. Con la squadra di Itoudis non ha trovato grande spazio, ma con la seconda compagine dei moscoviti ha confezionato 21 punti, 3.5 rimbalzi, 4 assist e 5.5 palle rubate in due apparizioni.
Ivan Ukhov #7 (G, RUS, confermato)
Lo stesso discorso fatto per Alexander Khomenko vale per Ivan Ukhov, anche se bisogna aumentare gli anni di tre unità e le apparizioni in Eurolega di qualche decina. Nella scorsa stagione, per lui minuti importanti (17’ a partita) nelle Final Four di Colonia, dove ha raccolto 5 punti e 2 assist di media.
Vladimir Ivlev #8 (A, RUS, confermato)
Reduce da un’annata da 6.2 punti e 6 rimbalzi nell’ultima Eurocup con il Parma Basket, Vladimir Ivlev si prepara al suo debutto con la maglia del CSKA Mosca in Eurolega, dopo che nel 2014/2015 l’aveva assaporata al Nizhny Novgorod. Non vi aspettate, però, che l’ala russa classe 1990 possa portare a casa tanti minuti sul parquet.
Daniel Hackett #10 (G, ITA, confermato)
Quando faceva impazzire i tifosi avversari in tutti i parquet d’Italia con la maglia della Mens Sana Siena, in molti prevedevano un futuro ad alto livello in Europa per Daniel Hackett. Dopo aver indossato le divise di Milano, Olympiacos e Bamberg, però, l’italoamericano ha trovato nel CSKA Mosca il lido ideale dove esprimere al meglio le sue capacità, sia sul campo che nello spogliatoio. Nelle fasi finali della scorsa stagione, è uscita come non mai la sua leadership, vitale per spingere i moscoviti fino a Colonia: migliorato sensibilmente al tiro, il 10 è stato l’ultimo ad arrendersi anche nella semifinale contro l’Efes, con 17 punti che hanno fatto tremare i turchi.
Semen Antonov #11 (A, RUS, confermato)
Semen Antonov, che in estate ha raggiunto un accordo per rimanere a Mosca fino al 2024, ha la capacità speciale di farsi trovare pronto ogniqualvolta Itoudis lo chiami in causa. Fa poco, ma lo fa
benissimo, ed è questo che piace al tecnico greco. Classe 1989, in passato all’Atvodor Saratov e al Nizhny Novgorod con ruoli decisamente più centrali, veste la maglia del CSKA dal 2016.
Johannes Voigtmann #17 (A, GER, confermato)
Sono sicuro che, se chiedeste ad alcuni allenatori europei quale sia il giocatore da rotazione che vorrebbero avere nella propria squadra, molti di loro risponderebbero “Johannes Voigtmann”. Sì, perché il colosso tedesco di 211 centimetri sa fare praticamente tutto: dà il massimo in difesa, cattura tanti rimbalzi (4.9 nel 2020/2021) e segna con percentuali pazzesche (8.5 punti di media con il 61.1% dentro l’area, il 46.4% dall’arco e l’86.3% ai liberi nella scorsa stagione. Sebbene avesse tante richieste in giro per l’Europa, ha deciso di rimanere a Mosca.
Will Clyburn #21 (A, USA, confermato)
L’MVP delle Final Four e vincitore dell’Eurolega nella stagione 2018/2019 pareva essere un giocatore pronto al grande salto in NBA, dove avrebbe senza dubbio detto la sua. Poi, però, Will Clyburn è stato vittima di un infortunio al legamento crociato anteriore che lo ha costretto a saltare il resto della stagione. Tornato nel 2020/2021, ha prodotto un rendimento da stella, con 14 punti e 3.8 rimbalzi a partita che nei playoff contro il Fenerbahce sono diventati rispettivamente 21 e 5.3, ma in alcune sfide di regular season si è visto solo un lontano parente del dominatore con la numero 21.
Tornike Shengelia #23 (A, GEO, confermato)
Con in passato esperienze NBA con i Brooklyn Nets e i Chicago Bulls, Tornike Shengelia nella scorsa estate ha lasciato il Baskonia dopo sei anni in cui ha dimostrato di essere uno dei 4 più forti d’Europa. Dopo aver vinto al fotofinish la Liga ACB nel 2019/2020, è arrivata la chiamata del CSKA Mosca, con cui punta a vincere anche in Eurolega; nella scorsa stagione, per lui alcune uscite da “solo sull’isola” e delle medie da 11.2 punti, 4.9 rimbalzi, 2.3 assist e 1.2 palle rubate a partita.
Andrei Lopatin #28 (A, RUS, confermato)
Cresciuto nelle giovanili del CSKA Mosca, per Andrei Lopatin si è arrivato il cosiddetto desiderio di “giocare con i grandi”. Il classe 1998, 208 centimetri, non ha però avuto modo di mostrare il suo talento, visto che nel 2020/2021 sono stati solo 6’48” i minuti in cui è sceso in campo, per due partite complessive. Anche in questa stagione, probabilmente, non si alzerà spesso dalla panchina.
Nikola Milutinov #33 (C, SER, confermato)
Tutto sembrava apparecchiato per un dominio assoluto del CSKA Mosca nella scorsa stagione, perlomeno fino alla sfida casalinga contro il Bayern Monaco di fine gennaio. In quella partita Nikola Milutinov - che fino a quel momento viaggiava a 9.8 punti e 8.6 rimbalzi (di cui 4.4 offensivi) di media, e aveva frantumato il record di rimbalzi in attacco con 16, contro l’Olimpia Milano - ha subito un infortunio alla spalla destra, tanto grave da non permettergli di concludere l’annata.
Marius Grigonis #40 (G, LIT, nuovo)
Se il CSKA Mosca cercava un tiratore d’élite da aggiungere al roster di Dimitris Itoudis, ha trovato un ottimo indiziato in Marius Grigonis. Secondo all-time in Eurolega per percentuale ai liberi (92%), il giocatore lituano è reduce da una stagione ad altissimo livello allo Zalgiris Kaunas, con 13.4 punti
(45.6% dal perimetro) e 3.3 assist di media, oltre a un paio di partite decise dalle sue giocate. Upgrade per lui, upgrade per i moscoviti.
Nikita Kurbanov #41 (A, RUS, confermato)
Se diamo un’occhiata ai capitani che hanno posato con il trofeo a poche ore dalle Final Four 2021, ossia Nikita Kurbanov per il CSKA, Pierre Oriola per il Barcellona, Andrea Cinciarini per Milano e Dogus Balbay per l’Efes, notiamo un elemento comune: tutti hanno avuto poche responsabilità in campo per la propria squadra nella passata stagione. Tutti tranne uno: senza Nikita Kurbanov, il CSKA Mosca non è la stessa squadra. Per personalità, attaccamento alla maglia, cuore, quando c’è in campo il 41 i russi hanno una marcia in più.
Alexey Shved #91 (G, RUS, nuovo)
“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?”. Canta Lucio Battisti, dirige il maestro Alexey Shved, tornato al CSKA Mosca che l’ha lanciato nel grande basket dopo quella che probabilmente è l’annata peggiore della sua carriera. O meglio, l’annata peggiore se si guarda al record di squadra: un 4-30 specchio delle enormi difficoltà strutturali che ha affrontato il Khimki nel 2020/2021. Individualmente, invece, il russo si è rivelato ancora una volta un realizzatore instancabile: 19.8 punti (vincitore dell’Alphonso Ford Trophy, come miglior realizzatore della competizione) e 7.7 assist a partita. Mike James saluta, Alexey Shved torna: Dimitris Itoudis saprà integrarlo al meglio?
Barcellona - Spagna (1º RS Eurolega nel 20/21)
Hanno dominato in lungo e in largo la regular season dell’Eurolega 2020/2021, ma al grande appuntamento di Colonia non hanno saputo sfruttare pienamente le proprie doti. Sconfitta Milano in una semifinale al cardiopalma, il Barcellona si è piegato allo strapotere dell’Anadolu Efes in finale, trascinato dall’MVP Vasilije Micic. La prima versione dei blaugrana firmati Saras Jasikevicius ha mostrato un approccio e una tenuta difensivi senza eguali nella competizione, ma hanno pagato un Nikola Mirotic fin troppo lontano dai suoi giorni migliori. Quest’anno, nonostante la perdita di Adam Hanga ma con alcune aggiunte di valore, cercano il riscatto; in quella che si candida come la miglior Eurolega, però, non sarà per niente facile.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Barcellona: 04/11/2021, 20:30;
• Barcellona - AX Armani Exchange Milano: 11/01/2022, 21:00.
Coach: Sarunas Jasikevicius (LIT, confermato) Dopo aver vinto tutto il possibile (e aver condotto lo Zalgiris alle Final Four dopo una cavalcata memorabile) a Kaunas, il tecnico lituano ha deciso di tornare laddove il suo nome da giocatore aveva iniziato a circolare con insistenza tra quelli dei playmaker più forti d’Europa. Alla sua prima annata sulla panchina del Barcellona, Sarunas Jasikevicius si è portato a casa una Liga ACB, una Copa del Rey e una finale di Eurolega: niente male, ma in Catalogna sperano nel Triplete.
Brandon Davies #0 (C, USA/UGA, confermato)
Nella serie di playoff contro lo Zenit, sulla carta niente di insormontabile per i blaugrana, il Barcellona ha quasi rischiato di non volare a Colonia contro l’ex Kevin Pangos e compagni. A salvarlo
ci ha pensato Brandon Davies, colui che aveva fatto innamorare Jasikevicius quando proteggeva il ferro a Kaunas: 14.8 punti e 6.8 rimbalzi, con il 47.6% dal campo e 4/4 dall’arco. Quando le partite contano, il centro americano si accende ancor di più.
Sertac Sanli #5 (C, TUR, nuovo)
Dopo il passaggio di Sertac Sanli al Barcellona, secondo quanto detto da Ergin Ataman il presidente turco Erdogan avrebbe chiesto al centro turco: “Perché dovresti lasciare i campioni per i vicecampioni?”. Beh, in effetti è una domanda sensata, visto che il trasferimento alla corte di Saras arriva dopo la vittoria dell’Eurolega proprio contro il Barcellona. Forse la necessità di nuovi stimoli, forse la voglia di emergere anche in Spagna come fatto la scorsa stagione all’Efes, in cui è stato un elemento fondamentale.
Sergi Martinez #8 (A, SPA, confermato)
Se Leandro Bolmaro non avesse tentato il grande salto in NBA con i Minnesota Timberwolves, con Rokas Jokubaitis e Sergi Martinez formerebbe un promettente trio in rampa di lancio. Invece, al Barcellona di Saras Jasikevicius rimangono il lituano e lo spagnolo, che nel 2020/2021 è stato definitivamente aggregato in prima squadra, con cui in Eurolega ha mantenuto un rendimento da 1.9 punti e 2.1 rimbalzi di media. Il 22enne spagnolo ha la fiducia dell’ambiente: continuerà a migliorare.
Rolands Smits #10 (A, LET, confermato)
Vincitore del premio come Matricola dell’Anno nell’Eurocup 2016/2017 con la maglia del Montakit Fuenlabrada, Rolands Smits è di proprietà del Barcellona dal settembre 2017, anche se il suo esordio in blaugrana è arrivato solo nel 2018. Con ruolo e minutaggio differenti rispetto al passato, il lettone di formazione spagnola si è dimostrato un elemento di spessore per il Barcellona delle ultime annate. In particolare, nell’ultima stagione ha avuto tante responsabilità con Saras in panchina, confezionando la sua miglior stagione in Eurolega con i catalani: 5.5 punti e 3.2 rimbalzi a partita, con un approccio su ambo i lati del campo che va oltre i numeri.
Nigel Hayes #14 (A, USA, nuovo)
La componente “lituana” di questo Barcellona non si ferma a Sarunas Jasikevicius e agli ex biancoverdi Brandon Davies e Rokas Jokubaitis, altro acquisto di questa sessione estiva. Dopo due anni di Zalgiris Kaunas, infatti, anche Nigel Hayes porta i suoi talenti in Catalogna: con lui arrivano fisicità, un buon range di tiro e 8.0 punti e 3.7 rimbalzi di media nella sua ultima stagione in Eurolega.
Pierre Oriola #18 (C, SPA, confermato)
Capitano, catalano, blaugrana: questi i tre modi più adatti per definire chi sia Pierre Oriola e cos’abbia rappresentato da quando nel 2017 ha vestito per la prima volta la maglia del Barcellona. Nonostante abbia accumulato una serie di esperienze in buona parte della Spagna - di cui l’ultima a Valencia, dove ha vinto la Liga ACB nel 2016/2017 -, è con il Barcellona che il nativo di Tàrrega, classe 1992, ha sempre desiderato giocare. 128 partite e 5.7 punti di media in Eurolega dopo, il centro blaugrana è pronto alla sua quinta stagione consecutiva nella massima competizione europea: sarà quella giusta per alzare al cielo di Berlino il trofeo più desiderato del Vecchio Continente?
Nicolas Laprovittola #20 (G, ARG/ITA, nuovo)
Il triangolo sull’asse Barcellona-Madrid, aperto con Adam Hanga e Thomas Heurtel al Real, si chiude con Nicolas Laprovittola al Barça. Il playmaker argentino, dopo una stagione con tanti minuti dopo l’addio di Facundo Campazzo, ha vissuto un’Olimpiade individualmente ottima ma con l’Albiceleste che ha deluso in larghi tratti della competizione. Ora condividerà il parquet con uno dei migliori d’Europa in cabina di regia, Nick Calathes.
Alex Abrines #21 (A, SPA, confermato)
Con l’addio di Hanga e il mancato arrivo di un vero e proprio sostituto dell’ungherese, tutto sembrava propendere per un incremento significativo nel minutaggio di Alex Abrines. Lo spagnolo, invece, ha subito una lesione femoro-rotulea al ginocchio sinistro durante la preparazione prestagionale e dovrà stare fuori circa quattro mesi. Sarà il rinforzo inaspettato da gennaio in poi?
Cory Higgins #22 (G, USA, confermato)
Senza molti dubbi, il giocatore più importante nell’annata 2020/2021 per il Barcellona. L’americano, il cui padrino è un certo Michael Jordan, nella scorsa stagione ha prodotto un rendimento da 13.1 punti, 2.4 assist, 2.2 rimbalzi e 1.1 palle rubate a partita, oltre al tiro glaciale contro l’Armani Exchange che è valso ai catalani il passaggio del turno nelle Final Four.
Kyle Kuric #24 (G/A, USA/SVK, confermato)
Credo di non sfociare nell’eresia affermando che Kyle Kuric sia il miglior tiratore d’Europa: nella scorsa stagione, 56.2% dal perimetro su 3.1 tentativi a partita, 96.1% (!) dalla lunetta e 55.1% dentro l’area. Numeri clamorosi, che diventano impressionanti nelle fasi calde della stagione: dalla prima gara di playoff fino alla finale di Colonia non ha mai sbagliato un tiro libero, e nella serie contro lo Zenit ha totalizzato complessivamente un 10/16 da due e un 8/12 da tre. Bollente.
Rokas Jokubaitis #31 (G, LIT, nuovo)
Il talento più incoraggiante per il panorama cestistico lituano allenato da un connazionale tra i migliori in Europa in quello che fa: Rokas Jokubaitis è stato lanciato da Saras allo Zalgiris Kaunas, e ora il Coach lo ha voluto al Barcellona prima di lasciarlo libero di dire la propria in NBA, visto che è stato scelto alla 31 dai New York Knicks nel Draft 2021. Si tratta della sua prima esperienza fuori dalla Lituania, dove nella scorsa stagione ha avuto un rendimento da 7 punti e 2.5 assist di media in Eurolega.
Nikola Mirotic #33 (A, MON/SPA, confermato)
Il 6 luglio 2019, il panorama cestistico europeo veniva scosso da una bomba tremenda di mercato: Nikola Mirotic, cresciuto nel Real Madrid e con a curriculum esperienze ai Chicago Bulls, New Orleans Pelicans e Milwaukee Bucks, aveva appena lasciato l’NBA per sposare il progetto del Barcellona. Ora è indubbiamente uno dei migliori giocatori d’Europa, ma va alla caccia sia dell’Eurolega che del titolo di MVP, entrambi di Micic nell’ultima stagione. Il montenegrino naturalizzato spagnolo, nell’ultima massima competizione europea, ha prodotto medie da 15.6 punti e 5.9 rimbalzi, con il 59.3% dal campo.
Ibou Badji #41 (C, SEN, confermato)
Il più vecchio dei tre giovanissimi aggregati alla prima squadra di Sarunas Jasikevicius, ma non per questo il più pronto. Con qualche grado in meno di James Nnaji, Ibou Badji si affaccia al mondo del professionismo come un lungo che ha tanto da migliorare, ma che al contempo vanta un istinto difensivo che fa paura. A ottobre fa 19 anni: se il tecnico lituano gli darà qualche chance, dovrà coglierle al volo.
Rafa Villar #45 (G, SPA, confermato)
Se Badji e Nnaji sono due dei probabili centri del futuro blaugrana, Rafa Villar è un playmaker che ancora deve trovare il palcoscenico dove iniziare a brillare di luce propria. Pochi punti nelle mani e tante difficoltà al tiro, ma la sensazione che la strada del miglioramento sia ancora lunga per il 17enne.
James Nnaji #46 (C, NIG, confermato)
Nonostante la sconfitta contro i Blancos nell’ultimo ANGT U18 disputato a Valencia, nel miglior quintetto della fase finale c’è stato spazio anche per un blaugrana. James Nnaji, centro nigeriano classe 2004, ha dominato sotto canestro: 14.3 punti con il 76.7% (!) dal campo, 9.3 rimbalzi e 4.3 (!) stoppate nelle quattro gare contro Stella Azzurra, Mega SoccerBet, Valencia e Real Madrid. Il suo futuro è in Catalogna.
Nick Calathes #99 (G, USA/GRE, confermato)
Quando Sarunas Jasikevicius è arrivato a Barcellona la scorsa estate, la richiesta principale era chiara, chiarissima: serve un maestro in cabina di regia, capace di armare i vari Mirotic, Higgins e Davies. Con Pangos in uscita verso lo Zenit e Heurtel in rotta di collisione, il Barcellona si è piombato su Nick Calathes, icona del Panathinaikos. Il greco, 33 anni il prossimo febbraio, continuerà a dettare i ritmi dell’attacco blaugrana, rimanendo al contempo un tassello fondamentale del puzzle difensivo.
Anadolu Efes - Turchia (3º RS e Campioni Eurolega nel 20/21)
Per Ergin Ataman, Allenatore dell’Anno nell’Eurolega 2020/2021, quella dell’anno scorso è stata la seconda competizione europea di fila vinta dalla sua squadra, vista l’interruzione anticipata della stagione 2019/2020, in cui l’Anadolu Efes stava letteralmente triturando la concorrenza. Ad ogni modo, seppur senza sostenitori, a Colonia si sono potute disputare le Final Four, e i turchi si sono sbarazzati del CSKA Mosca prima e del Barcellona poi, nonostante avessero incontrato non poche difficoltà all’inizio della regular season. Ora cercano una conferma, ancora.
Le sfide contro Milano:
• AX Armani Exchange Milano - Anadolu Efes: 15/10/2021, 20:30;
• Anadolu Efes - AX Armani Exchange Milano: 24/03/2022, 18:30.
Coach: Ergin Ataman (TUR, confermato)
Saporta Cup con Siena, EuroChallenge con il Besiktas, Eurocup con il Galatasaray e Eurolega con l’Efes: Ergin Ataman ha vinto tutto quello che poteva vincere, ai piani alti del panorama cestistico europeo. E non solo: 5 campionati turchi, 5 coppe di Turchia, 8 Coppe del Presidente. Il tecnico classe 1966 è ormai una vera e propria leggenda del basket del Vecchio Continente, nonostante la
sua forte personalità possa far storcere il naso ad alcuni. Dopo quella che a suo modo di vedere è stata la sua “seconda vittoria dell’Eurolega”, i suoi uomini si candidano per un tris.
Shane Larkin #0 (G, USA/TUR, confermato)
Un anno siete i protagonisti assoluti della vostra squadra, l’anno successivo i titoli dei giornali, i tweet e le luci della ribalta sono tutti per il vostro compagno di reparto: come vi comportereste? Il vostro rendimento ne risentirebbe? Beh, Shane Larkin ha vissuto una situazione analoga con l’Efes conquistatore del 2020/2021. Nonostante il dominio di Vasilije Micic, l’americano si è messo al servizio della squadra, diminuendo il suo contributo realizzativo (15.1 punti contro i 22.2 del 2019/2020) ma al contempo mantenendo lo status di killer nella finale contro il Barcellona.
Rodrigue Beaubois #1 (G, FRA, confermato)
Avere davanti due come Shane Larkin e Vasilije Micic, oltre a un ulteriore compagno di reparto come Krunoslav Simon, non ha per nulla intimorito Rodrigue Beaubois, anzi. Il 33enne, veterano della massima competizione europea, ha trovato nel 2020/2021 una stagione memorabile, da membro del club 50/40/90: 10.6 punti e 1.8 assist a partita, con il 53.2% dentro l’area, il 49.3% dal perimetro e il 90.9% ai liberi.
Chris Singleton #2 (A, USA, confermato)
Togliete Chris Singleton all’Efes nella gara decisiva della serie playoff contro il Real Madrid, la quinta e ultima in casa, e probabilmente avreste visto la squadra di Pablo Laso nelle Final Four di Colonia. L’ex Washington Wizards, Lokomotiv Kuban, Panathinaikos e Barcellona, 32 anni il prossimo novembre, è il classico elemento che produce tanto senza farsi notare. In quella gara, però, i suoi 26 punti e 8 rimbalzi sono stati un punto esclamativo fondamentale nel bestseller dei turchi nell’Eurolega 2020/2021.
Yigitcan Saybir #3 (A, TUR, confermato)
Non ha avuto modo di contribuire al successo dei suoi in campo europeo, ma Yigitcan Saybir, ala grande di 22 anni, ha dimostrato di non essere solo il futuro della squadra di Ergin Ataman. In campo nazionale, infatti, è stato un fattore per la vittoria del titolo turco: nella semifinale dell’anno passato contro il Besiktas, ha messo a referto 18 punti.
Dogus Balbay #4 (G, TUR, confermato)
Al contrario di Nikita Kurbanov ed esattamente come Andrea Cinciarini, Dogus Balbay è stato il capitano della squadra campione d’Europa senza quasi mai scendere in campo. Con i turchi dal 2011, quando è uscito da University of Texas, ha vissuto l’intero processo di crescita dell’Efes, dagli anni delle sabbie mobili al trionfo del 2021.
Tolga Gecim #8 (A, TUR, confermato)
Schierato in poche occasioni da Ergin Ataman, Tolga Gecim ha rinnovato per un anno il proprio accordo con la società turca. L’ala di 206 centimetri, 25 anni, ha vinto la sua prima Eurolega nella scorsa stagione.
Erten Gazi #11 (G, CIP/TUR, confermato)
Tornato in Turchia dopo qualche anno negli Stati Uniti, Erten Gazi non ha trovato quasi mai spazio in un reparto ricco di qualità come quello delle guardie dell’Efes. Appena 9 partite disputate, con circa 5’ di utilizzo medio: gregario a dir poco.
Adrien Moerman #18 (A, FRA, confermato)
La forza di un gruppo vincente passa anche dalle conferme di chi non ottiene tutte le attenzioni dei media, ma che ricopre un ruolo fondamentale - per abnegazione, intelligenza cestistica e tanto altro - seppur senza essere un catalizzatore di statistiche. Questo è il caso di Adrien Moerman, vicino all’addio ma poi confermato per un’altra stagione all’Efes. Il francese, vitale nella penultima gara di regular season contro il Baskonia, ha siglato 6.4 punti e raccolto 4.6 rimbalzi di media nell’annata del trionfo.
Bugrahan Tuncer #19 (G, TUR, confermato)
Non è stato parte integrante del roster campione d’Europa, ma Bugrahan Tuncer rimarrà all’Anadolu Efes anche nella prossima stagione. In campo in solo 16 partite di Eurolega nella scorsa stagione, si è dimostrato un valore aggiunto in campo nazionale, dove ha mantenuto medie da 10.5 punti, 4.1 assist e 1.9 rimbalzi a gara.
Tibor Pleiss #21 (C, GER, confermato)
Per buona parte delle ultime due stagioni, il ruolo di centro titolare all’Anadolu Efes se lo sono giocati Tibor Pleiss e Bryant Dunston. Dal momento dell’infortunio del tedesco, però, è emersa la necessità di schierare Sertac Sanli, che ha confezionato la sua miglior stagione in carriera; con l’arrivo di Filip Petrusev, è probabile che il cerchio si restringa ancora una volta per il numero 21, che però è rimasto in Turchia per dare il suo contributo anche dalla panchina.
Vasilije Micic #22 (G, SER, confermato)
Ha vinto tutto quello che poteva vincere (MVP della Regular Season, MVP delle Final Four, vincitore dell’Eurolega 2020/2021) nella scorsa stagione europea, oltre ad aver fatto incetta di trofei anche in Turchia. E nonostante l’appagamento, è pronto a riconfermarsi dopo aver siglato un rinnovo contrattuale di tre anni, a cifre record: Vasilije Micic guarda l’Europa dall’alto.
James Anderson #23 (A, USA, confermato)
Essenza del 3&D nella compagine turca, James Anderson è ormai un veterano della competizione europea. Dopo aver girovagato per l’NBA tra San Antonio, Houston e Philadelphia, il classe 1989 ha ricoperto un ruolo importante nelle fortune di Zalgiris Kaunas, Darussafaka e Khimki. Dal 2018 all’Efes, ha finora vinto cinque trofei con questa maglia.
Filip Petrusev #33 (C, SER, nuovo)
Per un Sertac Sanli che parte, c’è un Filip Petrusev che arriva; e difficilmente l’Anadolu Efes avrebbe potuto muoversi meglio di così. Il centro serbo, cresciuto tra Stella Rossa, Partizan, Baskonia e Gonzaga, è stato scelto alla 50 dai Philadelphia 76ers nell’ultimo NBA Draft, dopo essersi messo in luce con il Mega SoccerBet: a fine stagione, il suo bottino recitava “MVP dell’ABA Liga, Miglior Giovane dell’ABA Liga e 1° quintetto ABA Liga”, oltre a medie da 23.6 punti, 7.6 rimbalzi, 3.8 assist
e 1.8 stoppate a uscita, con il 41.9% dal perimetro. Il P&R Micic-Petrusev divertirà tutti, esclusi i tifosi della squadra che settimanalmente incontrerà i campioni in carica.
Bryant Dunston #42 (C, USA/ARM, confermato)
Se Sertac Sanli l’anno scorso e Filip Petrusev quest’anno sono la sublimazione dell’attacco dell’Anadolu Efes sotto canestro, Bryant Dunston non può che esserne la medesima versione in difesa. Esploso con Varese e affacciatosi all’Eurolega con l’Olympiacos, ha trovato la gloria in Turchia, dove ormai è presente in pianta stabile dal 2015. Due info notevoli su di lui: ha il record di stoppate all-time nella competizione (251 e counting) e ha vinto il Campionato Europeo dei piccoli Stati con l’Armenia nel 2016.
Krunoslav Simon #44 (G, CRO, confermato)
Torino, estate 2016: Krunoslav Simon infrange i sogni azzurri al Preolimpico e trascina la Croazia ai Giochi Olimpici di Rio. Colonia, primavera 2021: Krunoslav Simon, a poco meno di un mese dai 36 anni, vince la sua prima Eurolega in carriera, al termine dell’ennesima stagione ad altissimo livello, con medie da 10.3 punti e 3.3 assist a gara. Ergin Ataman continua a fidarsi di uno dei tiratori più temibili d’Europa per spaccare un certo tipo di partite.