Il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini è intervenuto oggi a Trento al ‘Festival dello Sport’ organizzato dalla Gazzetta dello Sport partecipando al Forum dal titolo “50 anni di LBA, il basket che ci lega” al quale hanno partecipato anche Frank Vitucci, coach dell’’Happy casa Brindisi, Diego Flaccadori della Dolomiti Energia Trentino e Peppe Poeta, play della Vanoli Cremona. Nel dibattito, condotto da Andrea Tosi e Davide Chinellato, Gandini ha ripercorso questo suo primo anno e mezzo alla guida della LBA, analizzando prima il contesto agonistico in cui ci sta sviluppando la sua presidenza e poi quello che ha visto LBA e i club combattere le conseguenze della pandemia che ha colpito il paese.
“Mi pare che il livello del campionato appena iniziato sia cresciuto in questi mesi e che vi siano stati notevoli passi avanti: le squadre hanno fatto grandi sforzi per raggiungere i loro obiettivi, sono stati ingaggiati giocatori importanti, con il ritorno di atleti e allenatori già protagonisti in Europa ed per il movimento questo è certo vitale per attrarre gli appassionati.
Veniamo da lunghi mesi di pandemia che hanno colpito tutti, con una stagione interrotta e un’altra disputata a porte praticamente chiuse che hanno inciso pesantemente sui club considerato che il nostro sistema si basa principalmente sugli incassi da botteghino e sulle sponsorizzazioni, a loro volta legate alla presenza del pubblico nei palasport e per questo pesantemente penalizzate. Tutti hanno sofferto ma al tempo stesso sono stati capaci di portare a termine la stagione e assegnare lo scudetto: ora siamo ripartiti con davanti un futuro certo più roseo”
Un futuro che va di pari passo con la riapertura degli impianti che da questa settimana vedrà i palasport al 60% di capienza in un cammino verso la riapertura totale:
“L’obiettivo resta quello del 100% - ha detto Gandini – in linea con quanto sta avvenendo nel paese con l’80% di persone ormai vaccinate, l’adozione del green pass e la progressiva riapertura di tutte le attività. Siamo all’interno di un percorso che accettiamo e condividiamo anche se non siamo ancora soddisfatti ma credo che avere raddoppiato in poche settimane la capienza nei palasport sia un passo importante. Lo facciamo con l’esperienza di chi ha saputo gestire già all’inizio della scorsa stagione una parziale ripartenza che è poi stata fermata dai dati della pandemia. Ora il Sottosegretario allo Sport Vezzali ha la delega che gli permette di ampliare questo limite in un cammino che continueremo a seguire con attenzione, pronti a sollecitare le istituzioni per una apertura completa, in assoluta sicurezza. Ora è importante lavorare insieme per eliminare la percezione del pericolo trasmessa dal messaggio che spingeva a vaccinarsi ma al tempo stesso limitava gli accessi e riabituare le persone a tornare nei palasport “.
Ripercorrendo la storia del nostro basket e della Lega che lo guidato negli ultimi 50 anni, festeggiati il 27 maggio 2020, Gandini ha parlato anche della evoluzione delle proprietà dei club, che in questi anni ha visto il nuovo modello dei consorzi alla guida dei club, in alternativa a quello dei proprietari unici.
“Dalla sua storia il basket ha sempre avuto una tradizione che ha legato le sue squadre ad imprenditori unici, penso a Giovanni Borghi a Varese e a tanti che sono venuti dopo di lui.. Oggi questa tradizione continua ad essere incarnata da Giorgio Armani, Massimo Zanetti, Beniamino Gavio o prima ancora da Luigi Brugnaro che convivono con quella nuova dei consorzi che sono una espressione del territorio e un esempio dei tempi che cambiano. Sono due prospettive diverse tra loro ma importanti: nel caso dei consorzi, sono necessari quando non vi è un capofila, l’importante è che permettano di proseguire l’attività di una società nel modo migliore possibile in rapporto alle risorse che il territorio esprime”.
Il campionato è ripartito nel segno della grande rivalità tra Virtus Bologna e Olimpia Milano che sono già state protagoniste nella finale di Supercoppa:
“Sulla carta sono le due squadre più attrezzate – ha dichiarato Gandini - ma ve ne sono anche altre costruite per fare bene. Le rivalità tra due grandi storiche del nostro basket può aiutare tantissimo il movimento anche perchè Virtus e Olimpia sono due realtà traversali che possono aspirare ad una audience nazionale e diventare così trainanti per il movimento. Perché ciò che conta è lavorare insieme con un unico obiettivo: riportare il basket ad essere disciplina determinan te nel paese”.