Alessandro Gentile e Giancarlo Ferrero sono stati tra i protagonisti della puntata settimanale di “Basket Zone”, magazine prodotto da Discovery+/Eurosport. I due sono stati coinvolti in una divertente intervista doppia e tra i vari aneddoti usciti fuori c’è il primo ricordo legato al basket. Per Gentile è: “Le partite in casa in giardino con mio fratello Stefano in estate” mentre per Ferrero “Un autocanestro realizzato appena dopo la rimessa”.
Si parla anche di giudizio più duro ricevuto nelle giovanili. Per il numero 5 è stato: “A Bologna, under 16, coach Giordano Consolini mi prendeva in giro perché ero un po’ sovrappeso e quindi lento”. Per il numero 21 invece: “Sopravvalutato, fortunato ad essere lì… queste cose che vengono dette a chi deve fare un passo alla volta e quindi ogni passo sembra chi gli sia stato regalato”.
E invece il giudizio che ha fatto più piacere? Gentile: “L’ho ricevuto da Marco Crespi dopo aver vinto le finali con Milano. Lui allenava Siena e mi disse che l’Olimpia aveva vinto soprattutto per merito mio”. Ferrero: “A me fa piacere ogni volta che mi viene detto che posso essere un esempio con tutti i miei limiti”.
Idolo di gioventù? Per Alessandro: “Dejan Bodiroga. Giocava con mio padre. Lo guardavo come un Dio, sembrava in grado di fare tutto”. Per Giancarlo: “Manu Ginobili, perché essendo mancino provavo ad imitarlo ma con risultati così e così [ride, ndr]”.