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Jordan Parks MVP della 10° Giornata di Serie A Unipolsai

L'americano ha trascinato la GeVi Napoli al quarto successo di fila

Jordan Parks MVP della 10° Giornata di Serie A Unipolsai

Premio di miglior giocatore assegnato per la prima volta in stagione ad un componente della compagine campana che fino a qui si sta distinguendo come squadra rivelazione del campionato e con ambizioni di Final Eight. Il classe 1994 ha superato nelle preferenze del pubblico la guardia tiratrice Amedeo Della Valle (Germani Brescia) e l'ala grande Mike Daum (Bertram Derthona Basket).

 

Giocatore dotato di grande estro ed energia - tra i protagonisti della promozione in Serie A di Napoli - sta dimostrando senza troppi problemi di essere uno dei pezzi pregiati del campionato. La sua esplosività è stata un fattore chiave per il successo a domicilio contro un'agguerrita Vanoli Basket Cremona alla ricerca di riscatto dopo la sconfitta casalinga subita nel turno precedente. Scheggia impazzita su entrambi i lati del campo, segna punti decisivi in contropiede ma è sotto le proprie plance a fare la differenza nei minuti finali cancellando l'attacco avversario e conquistando di diritto la palma di migliore della contesa. L'ala cresciuta nello stato di New York ha ammaliato il PalaBarbuto con una doppia doppia di sostanza siglando 18 punti e raccogliendo 12 rimbalzi - divisi in maniera equa tra difensivi (7) e offensivi (5) – prima di catapultarsi sugli attaccanti di Cremona rubando loro 2 palloni e stoppando il potenziale -1 a metà quarto quarto. Nei 29 minuti spesi sul parquet (secondo più utilizzato dei campani) non sono mancate le assistenze per i compagni (2) oltre ai numerosi falli subiti (7) con cui ha messo in pericolo le rotazioni di coach Galbiati. Una prestazione a tutto tondo che ci fa dimenticare la serata storta al tiro dalla distanza (0/5) considerato il 54.5% dalla media e il 25 di valutazione con cui ha concluso la sua gara.

 

Votato dal 42.9% degli spettatori come MVP del match, il prodotto di North Carolina Central non ha bisogno di giocate da highlights per eccellere, la sua presenza sui 28 metri si nota costantemente grazie a piccoli gesti che possono passare inosservati ad inizio gara, ma utili all'economia del gioco con lo scorrere del cronometro. Partita in crescendo quella del numero 11 della GeVi Napoli, l'esclusione nel secondo quarto è servita per fargli scattare dentro quella scintilla con cui ha colpito ed affondato ogni singola speranza di vittoria della Vanoli. Difende il proprio canestro con anima e corpo, cattura rimbalzi e fa da scudo per i compagni subendo ogni sorta di colpo da parte degli avversari che gli valgono otto tiri liberi (di cui sei a buon fine); quando il motore è caldo, sale ulteriormente di giri e le sue penetrazioni diventando una vera gatta da pelare per la difesa cremonese. Dulcis in fundo l'ultimo quarto di gioco: si mette a disposizione della squadra con visione di gioco da playmaker navigato, gli spettatori lo vedono tuffarsi su ogni pallone vagante per il palazzetto e la stoppata con cui chiude la via del canestro a Jalen Harris è la ciliegina sulla torta di una prestazione a trecentosessanta gradi.

 

Dopo l'assenza nella settima giornata di campionato, Jordan Parks è tornato nelle vesti di homo novus. Essenziale nelle rotazioni di coach Sacripanti, l'americano è apparso più focalizzato sull'andamento della partita e meno impulsivo nel gettarsi contro l'avversario: infatti, lo dimostra la differenza dei falli commessi nelle prime sei uscite (3.3 a partita) con quelli delle ultime tre gare (1.3), sinonimo di quanto si stia evolvendo come two-way player. Terza doppia doppia registrata in Serie A - la prima quest'anno dopo le due arrivate nella stagione 2019-2020 con la maglia di Treviso – grazie alla doppia cifra alla voce punti (18) e rimbalzi (12), di questi 5 sono stati presi sotto il canestro avversario, massimo in carriera per lui. Il giocatore che stiamo vedendo a Napoli è la versione deluxe rispetto a quello visto in maglia De'Longhi, più pulito tecnicamente, ma più aggressivo nell'attaccare il canestro e dunque maggiormente prolifico. A dimostrazione del suo essere fondamentale alla causa GeVi, lo statunitense è il più utilizzato (28.7 minuti di media) ed è incaricato di prendersi maggiori responsabilità al tiro (4 canestri realizzati su 7.3 tentativi a partita); con l'assenza di Frank Elegar è diventato una preziosa risorsa anche a rimbalzo dove ne colleziona 6.2 ad allacciata di scarpa (5.1 difensivi e 1.1 offensivi).

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