News

Reynolds: “Trento il posto migliore per crescere e mettermi in mostra. Le Olimpiadi con Team USA? Esperienza fantastica”

L’americano della Dolomiti Energia è stato intervistato su “Tuttosport”

Reynolds: “Trento il posto migliore per crescere e mettermi in mostra. Le Olimpiadi con Team USA? Esperienza fantastica”

Cameron Reynolds, pilastro della Dolomiti Energia Trentino, si racconta a tutto campo su “Tuttosport” intervistato da Piero Guerrini. Le prime parole sono dedicate al suo ambientamento a Trento: “Mi piace la città e com’è organizzata, ho poca strada per arrivare agli allenamenti, il traffico non può innervosi­re nessuno, è la migliore op­portunità per crescere e met­termi in mostra. Ho scelto la Dolomiti Energia perché ho deciso di metter­mi in gioco in Europa, ma­gari riuscirò a tornare nel­la NBA, ma ora non ci pen­so, piuttosto mi concentro su Trento. Ci sono giocato­ri che si sono costruiti una carriera vincente in Europa. Prima di venire qui ho chiesto informazione a Luke Maye, che ora è a Manresa. Mi ha raccontato della sua esperienza e mi ha detto di coglierla al volo".

Poi Reynolds ha raccontato delle sue 24 presenze in NBA: “Quando sono riuscito a gio­care una partita ho realizza­to il sogno della mia vita, tro­vandomi nel mondo e con i grandi giocatori che ammi­ravo in tv. Per questo ho pro­vato a restarci, ma nella Nba giocano i migliori 450 gio­catori del mondo, è diffici­le. Cos'è decisivo? Contano le opportunità, conta trova­re una franchigia che creda e investa in te. Poi certo, bi­sogna cogliere l'occasione, ma prima bisogna averla".

Infine, una cartolina che si è portato dietro allenandosi la scorsa estate con la Nazionale americana: "Uno dei migliori ricordi che ho legato al basket è l’esse­re stato parte della Naziona­le statunitense nelle qualifi­cazioni mondiali, ho anche giocato tanto, segnando 14 punti di media. E soprattut­to essere rimasto nel team che preparava la Naziona­le olimpica. Quella è stata un'esperienza fantastica, sono rimasto 6­7 giorni e ho potuto seguire Draymond Green, Kevin Durant, Zach LaVine, autentici fenomeni, mi sono sentito come uno studente a scuola. Cercavo di imparare il più possibile e di dare una mano tenden­do alta l'intensità. Ho potuto vivere anche l'esperienza dell'Olimpiade da vicino, anche se non si pote­va fare molto a causa del­le restrizioni per contene­re la pandemia. Ma ripete­rei subito tutto”.

Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor