Gianluca Gazzoli, conduttore su Radio Deejay, ambassador della Nazionale e alla guida di “Basket Zone” su DMAX, sarà testimonial e speaker della Frecciarossa Final Eight di Pesaro. Su “Sportweek”, Gazzoli ha raccontato da dove si è acceso questo fuoco: “Ero piccolo. Papà mi porto a vedere la Mecap Vigevano: il frastuono, l’atmosfera, le coreografie dei tifosi mi gasarano. Mi flesharano”.
Il basket gli ha salvato la vita: “Giocavo e stavo male. Mi diagnosticarono problemi al cuore, avevo 15 anni. Da allora vivo con un defibrillatore inserita nel petto. Non ne avevo mai parlato fino ad aprile, quando Mondadori ha pubblicato Scosse, in cui racconto la storia che non avevo mai trovato il coraggio di rivelare, per pudore per evitare strumentalizzazioni. Vorrei che il libro aiutasse chi lo legge a trasformare le proprie debolezze in forza come ho fatto io”.
Gazzoli ha poi ricordato l’incontro recente con Giannis Antetokounmpo (“Lo sfido uno contro uno: mi schiaccia in testa, il video è diventato virale"), Kareem Abdul Jabbar (“personaggio mitologico, vedevo una aura di santità intorno alla sua testa”) o Dirk Nowitzki.
Insomma, per Gianluca “Il basket è lo sport trasversale per eccellenza: vi confluiscono altri mondi-musica, moda…- e tutti sono racchiusi in esso”. Questa sua passione potrà essere ulteriormente esacerbata nell’imminente Frecciarossa Final Eight.