REGGIO CALABRIA – Poteva e doveva essere la serata della gioia più immensa per aver conquistato l'ormai famosa quota 26 che avrebbe garantito la matematica certezza della salvezza e invece al fischio di chiusura di Reatto e Duranti il gelo ha avvolto i quasi tremila presenti. Negli ultimi cinque minuti della partita, con Roseto in vantaggio di otto punti, i tifosi del Pentimele si erano eretti a protagonisti grazie alla magie di un fantastico Delfino che è riuscito a mettere a segno ben dieci punti, aprendo le porte della speranza. Questa volta però la dea bendata ha girato le spalle a Zorzi e alla sua squadra negando un tiro pesante a Williams, a una manciata di secondi dalla fine, che avrebbe potuto significare, così come contro Biella, un'altra vittoria in extremis. La Viola, però, se si esclude la superba prova del golden boy argentino, non aveva fatto molto per meritarsi un po' di fortuna. Un approccio non sufficiente per affrontare una squadra che non ha fatto vedere nulla di trascendentale e che Montecchia e compagni avrebbero potuto battere se avessero giocato tutti al limite della sufficienza. Dalla panchina questa volta non è arrivato alcun aiuto e gli uomini in campo hanno giocato una partita indecifrabile. Delfino che non finisce mai di stupire, Montecchia che gioca la sua onesta partita assieme a Eubanks e poi il vuoto o quasi. Lo stesso Tomidy è stato irriconoscibile, nonostante il coach gli avesse concesso ben 18 minuti di riposo: 9 rimbalzi, un 33% al tiro con 7 punti all'attivo. Troppo poco per le potenzialità dell'irlandese che ha sentito la necessità, alla fine della partita, di essere presente in sala stampa. Comunque tutto questo non cancella il fatto che la Viola ha perso l'occasione più ghiotta di tutto il campionato per tirarsi fuori dalla zona bassa della classifica e aprire il cassetto dei sogni, leggi play-off, vincendo a Udine e poi in casa con la Skipper. Invece lo schiaffo della cruda realtà ha riportato tutti con i piedi per terra a leccarsi le ferite causate da una prova scialba, incolore, nella quale non è stata sufficiente la verve di Delfino. Le due partite che rimangono ora diventano ancora più importanti poiché la squadra di Zorzi dovrà sempre conquistare i due punti della sicurezza. Ma le avversarie dei neroarancio non potranno regalare niente e la Viola dovrà ritrovare concentrazione e forza caratteriale per tornare ad essere quel gruppo compatto che è riuscito a vincere partite importanti. Domani, nel penultimo turno della stagione regolare, le tre avversarie dirette dei reggini hanno un turno difficile poiché l'Adecco Milano va a Siena, la Mabo Livorno ospita Trieste che lotta per il settimo posto, mentre la Fillattice dovrà vedersela a Faenza con la lanciatissima Oregon Cantù.
Francesco Calafiore
Francesco Calafiore