Nel bel mezzo di un’annata NBA non semplicissima per i suoi Atlanta Hawks (decimi nella Eastern Conference con un record di 29-31), Danilo Gallinari rilascia una lunga intervista a Lorenzo Meazza sul quotidiano lodigiano “Il Cittadino”, tirando subito le somme sulla stagione corrente: “Siamo partiti male, così come era successo lo scorso anno, e speriamo che, parallelamente, riusciremo a raddrizzare anche questa stagione. Dopo la grande annata 2020/2021 avevamo altissime aspettative che non stiamo rispettando, ma siamo ancora in tempo per svoltare. A gennaio 2021 è stato l'avvicendamento in panchina a cambiare la stagione, ora speriamo che un bel record di vittorie consecutive possa dare il via a un nuovo corso. Come gli Hawks anche la mia stagione è stata caratterizzata da alti e bassi, però io sono sempre più concentrato sui risultati di squadra e spero in un bilancio positivo a fine stagione. Da quando sono ad Atlanta il mio ruolo è cambiato: non sono più un giocatore da quintetto, una delle prime armi offensive della squadra; ora parto dalla panchina e ho meno minuti. E non è stato facile abituarsi. Ora devo fare tutto quello che mi viene richiesto per aiutare la squadra a vincere e a far crescere i giovani”.
In estate il contratto di Danilo con gli Hawks terminerà ma la ricerca di una nuova squadra non ostacolerà la sua presenza in Azzurro: “Io ci sono e ci sono sempre stato per la Nazionale e l'ho chiarito anche con i vertici della federazione. Mi è capitato già in passato di trovarmi in estati nelle quali era in ballo il mio contratto, ma non per questo ho rinunciato all'azzurro".
Infine, Gallinari parla delle sue due passioni, Milan nel calcio e l’Olimpia Milano nel basket: "Le seguo sempre, sono costantemente aggiornato su risultati e classifiche e spero che concludano le rispettive stagioni alla grande come le hanno iniziate. Sono molto contento per i miei compagni in azzurro Nik Melli e Gigi Datome, che stanno giocando molto bene, così come anche per Devon Hall, che ho conosciuto e apprezzato quando militavamo entrambi agli Oklahoma City Thunder. Adoro invece che il mio Milan sia guidato da un mio compaesano, o quasi, come Sandro Tonali, che sono convinto possa stare in rossonero per tanti anni e fare la storia del Diavolo”.