La Carpegna Prosciutto Pesaro è pronta a riaccogliere Lorenzo Pizza come co-proprietario. Il titolare dell’azienda Italservice e patron dell’omonima formazione di calcio a 5 ha parlato del suo amore per la VL: “L'amore per la Vuelle non è mai tramontato, visto che dopo essere stato nel 2017 nel cda, ho comunque sempre continuato ad avere rapporti e frequentazioni con Ario Costa e Luciano Amadori. Con entrambi mi sono sempre confrontato, anche su alcune situazioni riguardanti il calcio a 5 e abbiamo sempre parlato di tutti”, ha dichiarato sul “Corriere Adriatico Pesaro”.
Pizza era già nel Consorzio prima del divorzio: “Forse nel 2017 non ero ancora pronto”, continua su “Il Resto del Carlino - Pesaro”, “ero più impulsivo, avevo meno esperienza come dirigente sportivo e magari non ispiravo ancora alla Vuelle la fiducia che sento adesso da parte loro. Sono passati cinque anni, ho fatto un percorso, anche se in uno sport diverso e dal minor impatto. Ma confrontandoci con Ario ci siamo accorti che i problemi da risolvere sono gli stessi e questo ci ha fatto capire reciprocamente che la mia formazione è aumentata, sono più maturo e riservato, e posso provare a spendermi sul fronte basket con più conoscenze di come funziona una società”.
Il nuovo dirigente conclude parlando del ruolo che avrà nel presente e nel futuro del club: “Per questa stagione entrerò come sponsor mettendo il nome dell'azienda sui rotori, poi il prossimo anno dovrei affiancare Ario Costa nel ruolo di vicepresidente ed eventualmente l'anno successivo prendere la presidenza. Non voglio fare le cose di fretta e ho bisogno di un po' di tempo, anche per vedere come verrò accolto dai consorziati". Di sicuro Pizza resterà alla guida dell'Italservice. "Sì, non lascio il calcio a cinque perché abbiamo costruito un patrimonio importante a livello giovanile, visto che sono coinvolte 250 famiglie, ma sicuramente ci sarà un ridimensionamento”.
Infine, un messaggio ai tifosi della Vuelle: “Sono incredibili, da ammirare, perché non abbandonano mai la squadra nonostante i risultati. Se entro lo faccio per alzare il livello della squadra. Fino a dove non lo so, sarebbe spavaldo sbilanciarsi in un campionato dove ci sono potenze come Armani e Zanetti. La mia soddisfazione più grande sarebbe quella di veder riesplodere la passione, il palazzo tornare a riempirsi, i giovani formare una curva, insomma vedere gratificati gli sforzi che farò. Nel futsal più di così non posso fare: ho vinto, ho portato qui dei campioni del mondo eppure la risposta del pubblico non arriva. Non c'è niente da fare: Pesaro è la città del basket”.