Su “La Gazzetta dello Sport”, il patron della Germani Brescia Mauro Ferrari ha parlato ad Andrea Tosi del suo arrivo e dell'importanza sempre maggiore del proprio ruolo nel club: “Ho esordito nel 2015 col mio marchio per affiancare la famiglia Bonetti-Bragaglio, mi sono subito innamorato di uno sport meraviglioso. Il merito è anche di mia moglie che seguiva il basket da prima di me. È stata lei a spingermi a diventare proprietario e, da ultimo, a ingaggiare Amedeo Della Valle. Ricordo una trasferta a Reggio Emilia contro Amedeo, una testa di capelli enorme, che ci faceva sempre canestro. Mia moglie mi disse: "Se vuoi vincere devi prendere quel ricciolone lì". Allora costava una cifra, la scorsa estate è diventata un'operazione fattibile e ho speso tutto me stesso per portarlo a Brescia coi risultati che vediamo”
Poi l’attenzione si sposta al big match di questa domenica alle 17.30 contro l’A|X Armani Exchange: “Battere Milano sarebbe il premio per tutti, club, staff, squadra e tifosi. Negli ultimi 4 mesi abbiamo perso solo due partite; a novembre in campionato e a febbraio in Coppa Italia sempre contro l'Olimpia però reggendo fino a pochi minuti dalla fine. Stavolta se teniamo 40' ce la possiamo fare. Sono fiducioso".
"Siamo vigili sul mercato - chiosa Ferrari - e quando avremo il terzo posto in tasca faremo altre valutazioni. Seguiamo un lungo flessibile, Kuzminskas è tra i 4-5 profili esaminati. Ma niente fretta”.