Stefano Tonut dell’Umana Reyer Venezia è stato il quinto ospite di “LBA Conversation”, il podcast della Lega Basket che fa scoprire le vite dei protagonisti della Serie A dando la parola ai diretti interessati. A Gaia Accoto e Niccolò Trigari, l’attuale MVP in carica del campionato ha raccontato dell’onore di essere accostato ad altre leggende italiane che hanno ricevuto questo premio come Carlton Myers, Gianluca Basile, Danilo Gallinari e Gigi Datome: “È un’emozione importante ma non ti riesci ancora a rendere conto di quanto hai appena realizzato. È un piacere immenso, un riconoscimento importantissimo per la carriera che ho avuto e i risultati del club. Ne sarò ancora più orgoglioso tra qualche anno. Lo scorso anno è stato “particolare” dal punto di vista statistico ma comunque non era e non è un obiettivo che ricerco sempre, anche considerando il sistema della nostra squadra”.
Nonostante fosse un “figlio di papà” l’ascesa di Stefano è stata ben più lunga è tortuosa di quanto si possa immaginare: “Per chi come me non si sente destinato a grande gloria, dico sempre che il fatto di divertirsi è la cosa principale. Se non ti diverti è difficile andare avanti. La scelta tra pallacanestro e calcio in gioventù è derivata dal fatto del divertimento, da come stavo in campo e con i miei compagni. Per il fatto di non aver mai mollato hanno sicuramente influito i miei genitori e poi anche perché mi rendevo io stesso che ne risentivo a stare senza allenamento magari per uno o due giorni. Oltre al divertirsi c’è comunque il non mollare mai. Ovviamente ci sono state parecchie porte chiuse in passato ed ho cercato di aprirle anno dopo anno”.
L’intera lunga puntata, con anche gli interventi di papà Alberto e del suo attuale coach Walter De Raffaele, è disponibile su tutte le piattaforme di podcasting.