Pietro Aradori, reduce dalla propria miglior prestazione stagionale da 27 punti contro Cremona, ha rilasciato delle dichiarazioni a Massimo Selleri su “Il Resto del Carlino - Bologna”, commentando in primis lo scontro salvezza conquistato: “Domenica i nostri avversari sono partiti forte, poi mi è entrata una tripla e mi sono gasato grazie al clima in cui abbiamo giocato. Per il resto sapevamo che sarebbe stata una battaglia e così è stato: se il mio tabellino dice che sono stato quello con la mano più calda, è altrettanto vero che è stata una vittoria di squadra. Ci siamo compattati e alla fine abbiamo conquistato i due punti. Questa è l'unica cosa che vale veramente”.
Aradori poi spende elogi per il pubblico tornato a riempire al 100% anche il PalaDozza: “Tutto molto bello, sia per il clima che hanno creato i nostri tifosi sia per il fatto che questo è un segnale che si sta tornando alla normalità. Già con il 60 per cento noi sentivamo la spinta della curva, ma avere la sensazione che ci sia il PalaDozza che gioca con te è un'emozione difficile da spiegare. Per un giocatore è il massimo avere un pubblico che ti sostiene anche se tante cose sono andare storte in questa stagione”.
Infine, Pietro lancia lo sprint salvezza: “Io ci credo, anzi noi ci crediamo. Dobbiamo giocare 6 finali a partire di quella di domenica a Venezia e dobbiamo vincerne almeno 3 se non addirittura 4. Questo significa che dobbiamo avere un rendimento superiore a quello che abbiamo avuto durante il campionato. In pratica dobbiamo vincere la metà delle gare che fino a qui abbiamo vinto. Sicuramente non è facile ma la squadra ha dimostrato di avere molto carattere e di vincere anche in situazioni non facili come quella di Treviso o di Trieste”.